Facebook ormai allineato nella repressione del revisionismo

FACEBOOK PRESENTA UNA NUOVA CASELLA DI CONTROLLO DEI FATTI PER COMBATTERE IL NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO[1]

27 gennaio 2021

(JTA[2]) – Le persone in cerca di informazioni sull’Olocausto su Facebook saranno ora invitate a visitare un sito web sul genocidio curato dal World Jewish Congress e dall’UNESCO, l’Organizzazione Culturale, Scientifica ed Educativa delle Nazioni Unite.

A partire da mercoledì, che è il Giorno Internazionale della Memoria dell’Olocausto, gli utenti vedranno una casella, denominata “Imparare sull’Olocausto” quando cercheranno parole relative all’Olocausto. Caselle analoghe con risorse compaiono dopo che l’utente abbia ricercato argomenti come la pandemia COVID-19 e le elezioni americane.

“L’Olocausto è stata la persecuzione e l’uccisione organizzata di sei milioni di ebrei, insieme ad altri gruppi presi di mira, dai nazisti e dai loro collaboratori durante la seconda guerra mondiale”, recita la casella.

“Imparare dall’Olocausto può aiutare a evitare futuri genocidi e altri atti di odio basati sulla religione, l’etnia o altre differenze”.

C’è un link a aboutholocaust.org, un sito congiunto del WJC e dell’UNESCO.

Il Presidente del WJC Ronald Lauder ha detto che il nuovo strumento può aiutare a contrastare l’ignoranza dell’Olocausto presso i giovani. Uno studio condotto lo scorso autunno sulle opinioni della Generazione Z sul genocidio ha rilevato una diffusa mancanza di conoscenza dell’argomento: l’11% degli interrogati pensava che gli ebrei abbiano provocato l’Olocausto.

“È triste e sconcertante che 75 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale, circa il 50% del mondo non sappia nemmeno che l’Olocausto è avvenuto, o che gli ebrei vennero presi di mira in Europa con lo scopo di realizzare un genocidio”, disse Lauder in una dichiarazione.

Un altro fattore che ha determinato il provvedimento è la proliferazione del discorso di odio sui social media. Facebook è stata sotto attacco in anni recenti per non aver contrastato adeguatamente il discorso di odio, l’incitamento e la disinformazione. Lo scorso luglio, una campagna sponsorizzata dalla Conference on Jewish Material Claims Against Germany [Conferenza sulle rivendicazioni materiali ebraiche contro la Germania] ha prodotto video di sopravvissuti dell’Olocausto che esortavano il direttore di Facebook Mark Zuckerberg ad intraprendere misure energiche per cancellare i contenuti di negazionismo dell’Olocausto dal sito.

Facebook ora lavora per rimuovere il discorso di odio, incluso il negazionismo dell’Olocausto.

“In un’epoca di odio e di intolleranza crescenti, dedicare del tempo a leggere e a riflettere su cosa accadde agli ebrei e altri in Europa è più importante che mai”, ha detto la direttrice operativa di Facebook Sheryl Sandberg, che è ebrea, in un comunicato stampa.

Monica Bickert, vice-presidente di Facebook per le politiche sui contenuti, ha parlato mercoledì in un convegno organizzato congiuntamente da The Paley Center for Media e dalla Claims Conference, intitolata “Il ruolo dei media nel combattere il negazionismo dell’Olocausto, la disinformazione e l’antisemitismo”.

“Stiamo pensando non solo di rimuovere contenuti odiosi; stiamo ora rimuovendo tutto ciò che nega o che distorce l’Olocausto”, ha detto Bickert al convegno, i cui conferenzieri includevano anche la sopravvissuta dell’Olocausto Eva Schloss e Sara Bloomfield, direttrice del US Holocaust Memorial Museum. “Una parte realmente importante è utilizzare la tecnologia. Abbiamo bisogno di assicurare che stiamo sfruttando il potere molto positivo dei social media per educare”.

FINE DELL’ARTICOLO DELLA JEWISH TELEGRAPHIC AGENCY

Free speech - Big tech and censorship | Leaders | The Economist

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.jta.org/quick-reads/facebook-debuts-new-fact-check-box-to-combat-holocaust-denial

[2] JTA sta per Jewish Telegraphic Agency.

One Comment
    • ROSA RITA
    • 3 Febbraio 2021

    DIRE ALLUCINANTE E’ DIRE POCO MA MOLTO POCO. QUANDO RIPARTIAMO CON LA SCHIAVITU’ PSICOLOGICA, OLTRECHE’ POLITICA?????????????????????

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