Conferito a Wolfgang Fröhlich il Premio Internazionale Robert Faurisson per l’anno 2021

Gericht: Stein-Insasse leugnet Nazi-Gräuel: Verurteilt - NÖN.at

Wolfgang Fröhlich

WOLFGANG FRÖLICH TITOLARE 2021 DEL PREMIO INTERNAZIONALE ROBERT FAURISSON

Assegnato ogni anno a partire dal 2019 nel mese di gennaio in ricordo del compleanno del professor Faurisson, l’ingegnere chimico Wolfgang Fröhlich (70 anni) ha ricevuto il “Prix International Robert Faurisson” 2021 per le sue ricerche scientifiche e per il suo combattimento personale a partire dagli anni 1990. Wolfgang Frölich risiede a Vienna in Austria, è sposato ed è stato incarcerato complessivamente per 15 anni per aver difeso le proprie idee.

Wolfgang Frölich è questo ingegnere chimico austriaco specialista dei trattamenti legati all’utilizzo dei prodotti chimici impiegati per delle ragioni sanitarie, che non ha cessato, malgrado una repressione sempre più violenta esercitata nei suoi confronti da parte di un regime corrotto, di militare per dimostrare quanto la tesi ufficiale secondo cui più di tre milioni di ebrei vennero uccisi durante la guerra in camere o in camion a gas, sia tecnicamente insostenibile.

Egli è colpevole del solo delitto di aver contravvenuto ad una censura che, in democrazie come l’Austria, la Germania e la Francia o anche in Svizzera, proibisce – in disprezzo della libertà di opinione e della ricerca scientifica – di esprimere pubblicamente, su certi dati storici relativi al periodo 1939-1945, un’opinione non conforme all’ideologia dominante. Per aver contravvenuto a questa censura Wolfgang Frölich è stato incarcerato complessivamente per 15 anni, di cui 11 anni e 6 mesi senza interruzione a partire dal settembre 2007.

Bisogna sapere che Wolfgang Frölich è stato sottoposto a 5 processi al termine dei quali è stato sistematicamente condannato per infrazione alle prescrizioni dell’articolo 1, paragrafo 3 della Verbotsgesetz (legge di interdizione), una legge nel suo genere unica al mondo, e per la quale non è necessario spiegare agli austriaci di quale interdizione si tratti. Ecco cosa dice in effetti l’articolo 1 paragrafo 3 di cui non ha cessato di essere vittima Wolfgang Frölich: “Saranno puniti con le pene previste dal paragrafo 3 [da 5 a 10 anni di incarcerazione, e fino a 20 anni se il delinquente è ritenuto particolarmente pericoloso (sic)] chiunque – mediante pubblicazione, radio, o altro supporto mediatico o qualunque altro mezzo gli permetta di accedere ad un pubblico numeroso – neghi, minimizzi grossolanamente, approvi o cerchi di giustificare il genocidio o altri crimini nazionalsocialisti contro l’umanità”.

In una lettera privata indirizzata ad un corrispondente dopo la sua liberazione, Wolfgang Frölich ha ammirevolmente riassunto il suo combattimento per la verità, a prezzo di conseguenze che ci possono sembrare incredibili, ma che sono però nella norma poiché nessuno o quasi si indigna per esse pubblicamente.

[…]

Dipl.-Ing. Wolfgang Fröhlich

Mauerbachstrasse37/13

A-1140 WIEN (AUSTRIA)

 

Lei senza dubbio ha già sentito parlare della mia liberazione. E già la diceria si è diffusa: io avrei “rinunciato”! È sicuramente un non senso assoluto. Chiunque mi conosce sa che questo non succederà mai. Certo, ho dovuto promettere alla Corte di non comunicare più in avvenire con gli organi dello Stato, anche se, in quanto cittadino, il mio dovere è di portare a conoscenza delle autorità i malfunzionamenti dello Stato. D’altronde, i miei corrieri di informazione agli organi dello Stato non sono mai stati diffusi ai sensi della legge austriaca sulla proibizione [sulla censura], cosa che il tribunale di Krems avrebbe dovuto ritenere per acquisito! Con ogni evidenza, si vuole evitare in alto loco che i funzionari austriaci discutano di questo affare, e constatino così che il popolo è stato ingannato, il che era da lungo tempo il mio piano: vi sono solo burocrati “idioti” che seggono nelle amministrazioni. Nel complesso, questa evoluzione è dunque assolutamente positiva. In ciò che mi riguarda, vi è tuttavia una connotazione negativa: dopo 25 anni di terrorismo da parte dell’Austro-Stasi, mi trovo ora di fronte alle questioni spinose della mia sopravvivenza economica!

La mia denuncia del 14 febbraio 2019 ha contribuito a mettere fine alla mia incarcerazione politica in maniera straordinariamente repentina. Mi è stato riferito che l’accusa formulata nella denuncia penale in questione avrebbe potuto provocare un’agitazione considerevole tra le “persone credulone” (Gutmenschen). Bisogna sapere che sono stato costretto a considerare riservato questo argomento decisivo fino ad oggi perché ero vincolato dai miei impegni nei confronti dei miei ex compagni di classe ebrei dell’Università della tecnologia di Vienna, che per anni mi avevano fornito sostegni finanziari e logistici. Oggi, dopo così tanto tempo, essi sono fuori della portata della giustizia politica austriaca, il che rende caduca la mia promessa di non associarli alla mia causa. Io non menziono in alcun modo i loro nomi nella mia denuncia.

La giustizia politica non aveva che due opzioni per eliminare (temporaneamente) “il problema Frölich”. Una possibilità sarebbe stata quella di far esaminare il mio rapporto tecnico [sulla questione delle camere a gas] come è previsto dal StPO (Codice di procedura penale), questo conformemente alla legge, ai Diritti dell’uomo, alla Costituzione e al diritto alla libera ricerca scientifica, o altrimenti, senza attendere 25 anni, di dichiararmi irresponsabile al momento dell’atto a causa di un grave disturbo della personalità (ecc.) secondo l’articolo 11 StGB (Codice penale) al fine di concludere in favore di un’assenza di colpevolezza. Conclusione logica: i guaritori autoproclamati [i ciarlatani, gli impostori] hanno dunque terrorizzato un “folle” e la sua famiglia per un quarto di secolo, sperperando così decine di milioni di denari pubblici!

Imbarazzante! Molto imbarazzante!

A quanto pare, era troppo allettante utilizzare questo vecchio trucco staliniano.

Ma vi sono state delle difficoltà, poiché è stato necessario un totale di dieci perizie psichiatriche per ottenere il risultato voluto poiché bisognava trovare uno psichiatra docile ai voleri della giustizia politica per fabbricare una perizia compiacente nel senso desiderato dall’accusa. Qualunque psichiatra serio avrebbe chiesto prima di tutto se, conformemente al Codice di procedura penale (StPO), le mie tesi fossero state confutate da un esperto [in ingegneria chimica], nel caso in cui questo esperto sarebbe arrivato alla conclusione che il mio rapporto tecnico era il frutto di uno spirito delirante!

Distinti saluti, anche alla vostra famiglia e a tutti coloro che difendono la verità come fondamento di un mondo più giusto.

P.S.: Il procuratore di Krems aveva depositato una richiesta – che è stata respinta – allo scopo di farmi internare in un’istituzione di pazzi criminali anormali: non si è vergognato di pretendere, nella sua arringa conclusiva, che il mio operato era altrettanto pericoloso della propaganda dello Stato islamico!

FINE

Grazie in anticipo a chi vorrà fornirgli un sostegno ampiamente meritato. Dopo la sua liberazione, Wolfgang Frölich è stato fatto oggetto di molteplici abusi amministrativi, a causa dei suoi precedenti. Contro ogni previsione, Wolfgang Frölich persevera nel suo combattimento coraggioso per la giustizia e per la verità.

One Comment
    • Non sono un Dicci'
    • 21 Gennaio 2021

    La religione olocaustica serve al potere sovranazionale al fine di distruggere lo Stato,lo statalismo e la nazione,al fine di garantire il dominio dei privati,delle oligarchie e della elite sopranazionale sulla società. È funzionale a mantenere la de-sovranizzazione delle nazioni ed al mantenimento delle dinamiche della partitocrazia,mentre i tabernacoli dei nuovi templi sono consacrati ad Ayn Rand.

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