Israele non ha intenzione di imporre sanzioni alla Russia o agli oligarchi, affermano funzionari

US Secretary of State Antony Blinken (L) meets with Foreign Minister Yair Lapid in Riga, Latvia, on March 7, 2022. (Olivier Douliery/Pool/AFP)

ISRAELE NON HA INTENZIONE DI IMPORRE SANZIONI ALLA RUSSIA O AGLI OLIGARCHI, AFFERMANO FUNZIONARI

Lapid e altri organi governativi stanno lavorando per chiudere le scappatoie, ma non hanno la capacità legale di dichiarare sanzioni – cosa che Gerusalemme attualmente non vuole fare in ogni caso.

Di Lazar Berman, 15 marzo 2022

Israele non sta attualmente preparando sanzioni contro Mosca o contro oligarchi russi, ha detto un alto funzionario israeliano a The Times of israel martedì.

I chiarimenti sono arrivati il giorno dopo che il Ministro degli Esteri Yair Lapid aveva dichiarato in Slovacchia che “Israele non sarà la soluzione per aggirare le sanzioni imposte alla Russia dagli Stati Uniti e dagli altri paesi occidentali”.

Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha twittato, dopo i commenti costui, di accogliere “notizie da @YairLapid che Israele sosterrà le sanzioni contro la Russia”.

Ma tale sostegno non significa l’imposizione di sanzioni israeliane, hanno detto i funzionari. Invece, le dichiarazioni di Lapid sono in linea con la presa di posizione di Israele su questo punto, in cui [lo stato ebraico] ha cercato di mantenere linee aperte di comunicazione sia con Mosca che con Kiev mostrando nel contempo sostegno alle posizioni occidentali senza necessariamente unirsi ad esse.

Non c’è attualmente nessun ente legale in Israele che permetta sanzioni israeliane su beni e cittadini di uno stato che non è definito per legge come un paese nemico.

Una tale legge potrebbe teoricamente essere approvata in futuro.

Inoltre, Israele non può vietare a cittadini israeliani come Roman Abramovich di entrare nel paese se non c’è un mandato di arresto contro di loro, né può legalmente confiscare le loro proprietà in Israele.

Abramovich, che è soggetto alle sanzioni britanniche, è stato avvistato lunedì sera al terminal VIP dell’aeroporto Ben Gurion, mentre lasciava Israele per la Russia dopo aver apparentemente trascorso meno di 24 ore nel paese. Un account Twitter che traccia il movimento dei sei velivoli di Abramovich ha mostrato che un Gulfstream G650 appartenente ad Abramovich è atterrato a Tel Aviv intorno alle 21:00 ora locale domenica, decollato da Mosca.

Roman Abramovich

Invece, Gerusalemme sta concentrando i suoi sforzi per garantire che gli individui e le banche russe non utilizzino Israele come mezzo per aggirare le sanzioni occidentali.

“Stiamo applicando misure che faranno in modo che questo non sia un luogo dove le persone possano fondamentalmente destreggiarsi”, ha detto un alto funzionario. “Non potrete fregare le sanzioni”.

Il Ministero degli Esteri sta lavorando con la Banca di Israele, il Ministero delle Finanze, il Ministero dell’Energia, il Ministero dell’Economia, le autorità aeroportuali e altri su ogni nuova misura che deve essere implementata.

“Ci sono scappatoie che puoi provare a sfruttare in Israele”, ha spiegato il funzionario. “Quindi si tratta di chiuderle.”

Un esempio è che i russi non potranno parcheggiare i loro jet privati in Israele indefinitamente per impedire che vengano sequestrati altrove.

Anche le banche in Israele capiscono chiaramente che si mettono a rischio se permettono di venire utilizzate per aggirare le sanzioni.

Dopo essersi seduto con il direttore generale del ministero degli Esteri Alon Ushpiz, l’editorialista di Yedioth Ahronoth Nadav Eyal ha scritto durante il fine settimana che “qualcuno ha richiamato l’attenzione del sistema finanziario israeliano su ciò che è stato scritto su di loro e sulle implicazioni”.

Tali implicazioni, ha affermato Eyal, stanno facendo infuriare gli Stati Uniti e sono foriere di gravi complicazioni per tutte le banche che pensano di ricevere somme significative dai russi sanzionati.

“Penso che faremo un passo alla volta”, ha detto l’alto funzionario. “Continueremo a lavorare con i nostri partner”.

 

Il Ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid

Nella conferenza stampa congiunta di lunedì a Bratislava con la sua controparte slovacca Ivan Korcok, Lapid si è impegnato a non permettere che Israele sia un mezzo per aggirare le sanzioni, e ha condannato l’offensiva militare russa.

“Israele, come la Slovacchia, condanna l’invasione russa dell’Ucraina, ed esorta a porre termine ai combattimenti”, ha detto. “Non c’è giustificazione per la violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina, e non c’è giustificazione per gli attacchi contro la popolazione civile”.

Israele, ha giurato Lapid, “farà tutto quello che può per sostenere gli sforzi di mediazione, per fermare le uccisioni e per restaurare la pace. Stiamo lavorando insieme con il nostro più grande alleato, gli Stati Uniti, e con i nostri amici europei per impedire la continuazione di questa tragedia”.

In seguito all’invasione russa, i paesi occidentali hanno applicato schiaccianti sanzioni contro la Russia, e gli Stati Uniti e numerose altre nazioni hanno applicato sanzioni contro gli oligarchi.

La Russia è stata esclusa dai sistemi bancari internazionali, facendo crollare il valore del rublo. Un numero crescente di aziende occidentali sta interrompendo le proprie attività nel paese.

Tuttavia, Israele non si è unita alle sanzioni occidentali contro gli oligarchi russi.

Victoria Nuland

Il Sottosegretario statunitense per gli Affari Politici Victoria Nuland ha detto venerdì che Israele si dovrebbe unire alle sanzioni occidentali, e mettere al bando gli oligarchi russi. “Voi non volete diventare l’ultimo rifugio per il denaro sporco che alimenta le guerre di Putin”, ha detto Nuland.

Venerdì, Channel 12 ha riferito che 14 jet privati presi a noleggio sono volati dalla Russia in Israele dopo l’invasione dell’Ucraina avvenuta il 24 febbraio, una possibile indicazione che alcuni ricchi russi stanno cercando modi per aggirare le sanzioni imposte per punire il loro paese a causa dell’attacco.

I Primi Ministri Bennett e Putin

I buoni rapporti di Israele sia con l’Ucraina che con la Russia gli ha permesso di assumere il ruolo di mediatore tra i due paesi.

Il Primo Ministro Naftali Bennett si era incontrato personalmente con il Presidente russo Vladimir Putin all’inizio del mese e ha avuto diverse conversazioni telefoniche sia con lui che con il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Bennett ha parlato al telefono con Zelensky sabato, dopo che Zelensky aveva proposto che Gerusalemme ospiti colloqui sul cessate il fuoco tra l’Ucraina e la Russia e aveva asserito che Israele potrebbe esercitare un “ruolo importante” negli sforzi per porre termine alla guerra.

I dettagli sugli sforzi di mediazione di Israele sono rimasti oscuri. Sabato ha visto un alto consigliere di Zelensky negare la notizia che Israele aveva spinto il leader ucraino ad accettare un’offerta di Putin che vedrebbe Kiev fare significative concessioni per far cessare l’invasione della Russia.

Funzionari israeliani hanno lasciato intendere che Gerusalemme non ha preso una posizione, né ha portato avanti una proposta per un cessate il fuoco. Piuttosto, essi affermano che il ruolo di Bennett è stato quello di chiarire le posizioni delle parti in causa l’una nei confronti dell’altra e nei confronti di altri attori globali.

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