Alto funzionario di Trump: i politici diventano “molto ricchi” sostenendo Israele

Il colonnello Douglas Macgregor

ALTO FUNZIONARIO DI TRUMP: I POLITICI DIVENTANO “MOLTO RICCHI” SOSTENENDO ISRAELE[1]

Il colonnello Douglas Macgregor, uno dei numerosi fedeli di Trump recentemente installati al Pentagono, afferma che la lobby pro-Israele negli Stati Uniti sta cercando di trascinare l’America in guerra

Di Amir Tibon, ripubblicato da Haaretz

L’alto funzionario della Difesa statunitense Douglas Macgregor, che è stato recentemente installato al Pentagono da lealisti partigiani del Presidente Donald Trump, è stato criticato per aver detto che i politici americani diventano “molto, molto ricchi” sostenendo Israele, mentre le organizzazioni pro-Israele definiscono i suoi commenti “antisemitici”.

Nel 2019, Washington si innervosì dopo che la deputata Ilhan Omar (democratica del Minnesota) praticamente fece la stessa esatta osservazione, twittando che il sostegno per Israele negli Stati Uniti è “una questione di Benjamin(s)”, un riferimento a Benjamin Franklin, la cui immagine appare sui biglietti da 100 dollari.

Omar venne stigmatizzata da membri del Congresso di entrambi i partiti, e venne accusata dalle organizzazioni ebraiche americane, come pure da Trump, di diffondere antisemitismo.

Tuttavia, fino a sabato mattina, gli autorevoli senatori americani che nel 2019 avevano stigmatizzato i commenti di Omar quasi subito, sono tutti rimasti zitti riguardo ai commenti di Macgregor.

Macgregor, un colonnello dell’esercito in pensione, è andato anche oltre rispetto a Omar, sostenendo bellamente che i politici che sostengono Israele sono indotti a ciò solo dal denaro, e che la lobby pro-Israele negli Stati Uniti sta cercando di trascinare l’America in guerra.

Macgregor è stato nominato consigliere del nuovo segretario alla difesa di Trump, Christopher Miller. La sua nomina fa parte di una purga di leader professionali, non partigiani al Dipartimento della Difesa, e della loro sostituzione con ferventi sostenitori di Trump, una purga che ha avuto luogo da quando si prevede che Trump abbia perso le elezioni presidenziali in favore di Biden, la settimana scorsa.

I commenti di Macgregor sull’influenza della lobby pro-Israele negli Stati Uniti erano stati riferiti dapprima dalla CNN, venerdì. Il network aveva citato un’intervista concessa da Macgregor l’anno scorso, in cui egli disse che il Segretario di Stato Mike Pompeo “si aspetta i soldi dalla lobby israeliana, dai sauditi e da altri”.

Parlando dell’ex consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, John Bolton, che come Pompeo è un acceso sostenitore della destra israeliana e dell’iniziativa degli insediamenti [gli insediamenti coloniali di Israele], Macgregor ha detto: “Bolton è diventato molto, molto ricco ed è nella posizione in cui è a causa del suo sostegno incondizionato alla lobby israeliana. Egli è il loro uomo sul terreno, alla Casa Bianca”.

Quando gli è stato chiesto se i politici che sono conosciuti per il loro sostegno a Israele, come il senatore Lindsey Graham (repubblicano della Carolina del Sud) vogliono andare in guerra contro l’Iran, Macgregor ha risposto: “Dovete guardare alle persone che fanno donazioni a questi individui”.

Egli ha aggiunto che l’AIPAC [American Israel Public Affairs Committee] ha “enormi quantità di denaro che nel corso di molti anni hanno coltivato un’enorme influenza sul Congresso”.

Precedentemente, quest’anno, Trump aveva nominato Macgregor come ambasciatore degli Stati Uniti in Germania, ma la sua nomina era stata bloccata dopo che i media avevano riferito dichiarazioni in cui egli aveva criticato il governo tedesco.

Non è chiaro il motivo per cui Trump abbia spinto negli ultimi giorni per una revisione completa dei posti di comando al Pentagono. Una possibile spiegazione suggerita da diversi media statunitensi è che lo sconfitto Trump vuole completare il ritiro di tutte le forze americane fuori dall’Afghanistan, e potenzialmente anche dalla Siria, prima di lasciare l’incarico. Macgregor ha espresso sostegno per tali mosse in passato.

Stigmatizzando i commenti di Macgregor, il deputato Ted Deutch (democratico della Florida), uno dei più importanti membri ebrei del Congresso, ha scritto su Twitter: “La sola risposta appropriata da parte di questa Casa Bianca a questi commenti antisemitici provenienti da qualcuno che ha un’idea distorta dell’Olocausto deve essere un rapido licenziamento e una totale condanna”.

Facendo eco ai sentimenti di Deutch, Jonathan Greenblatt della Anti-Defamation League, ha ammonito che “Non c’è posto nel nostro governo per queste teorie del complotto brutte e antisemitiche secondo cui ricchi ebrei controllano il governo”.

L’AIPAC, considerata la più potente lobby pro-Israele negli Stati Uniti, ha definito i commenti di Macgregor “disinformati e illegittimi” e ha detto che le sue parole non dissuaderanno l’organizzazione dal continuare il proprio lavoro.

Nota del redattore: il Times of israel riferisce:

“In un’intervista del 2012 con l’organo di stato russo RT [Russia Today], Macgregor disse che la lobby pro-Israele ha un’”enorme influenza” e vuole che vengano intraprese delle azioni militari contro l’Iran.

“Io penso che l’American Israel Public Affairs Committee [AIPAC] e i suoi elementi subordinati o affiliati rappresentino enormi quantità di denaro che nel corso di molti anni hanno coltivato un’enorme influenza sul Congresso”, egli ha detto.

“Penso che ci siano molte persone sulla Collina [Capitol Hill] che rientrano in due categorie: una categoria che è interessata al denaro e che vuole essere rieletta, e costoro non vogliono correre il rischio che le varie lobby che spingono per azioni militari contro l’Iran diano denaro ai loro concorrenti”, ha detto Macgregor.

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://israelpalestinenews.org/senior-trump-official-politicians-get-very-rich-by-supporting-israel/

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