L’esercito israeliano rapisce ragazzo libanese II

L’esercito israeliano rapisce ragazzo libanese II

ISRAELE RESTITUISCE IL PASTORE LIBANESE RAPITO DOPO AVERLODURAMENTE PICCHIATO’

Di Patrick Galey, 2 Febbraio 2010[1]

BEIRUT – Il pastore libanese che era stato arrestato dai soldati israeliani mentre custodiva il suo gregge è stato restituito lunedì alle forze di pace dell’Onu, dopo ore di detenzione a sud della Linea Blu[2]. Un comunicato dell’esercito libanese ha detto che “Alle 2 del mattino, il cittadino Rabih Mohammad Zahra è stato riottenuto dopo che la notte scorsa era stato rapito da una pattuglia israeliana”.

“Zahra durante la detenzione è stato gravemente pestato e i segni erano chiaramente visibili sul viso e sul collo”, ha aggiunto il comunicato. Le foto di Zahra lunedì non mostravano segni visibili di lesioni.

È stato consegnato a membri dell’UNIFIL e poi all’esercito libanese (LAF).

La National News Agency (NNA) ha riferito che una squadra congiunta di ispettori LAF-UNIFIL ha ispezionato l’area da cui Zahra era stato prelevato e ha annunciato che è stato arrestato in territorio libanese.

Ha aggiunto che Zahra ha detto che i soldati israeliani lo hanno picchiato e gli hanno chiesto informazioni sulle attività degli Hezbollah.

I media israeliani hanno detto che Zahra era stato trovato con un arma, quando è stato arrestato.

Sull’incidente, il Libano ha sporto reclamo alle Nazioni Unite, incidente che una dichiarazione del Ministero degli Esteri ha definito “una chiara violazione della Risoluzione 1701 e della sovranità territoriale libanese, come pure un aggressione a un cittadino libanese”.

L’UNIFIL ha aperto un’inchiesta sull’incidente, ha detto lunedì il portavoce della forza di pace.

“Il comandante dell’UNIFIL si è subito messo in contatto con le parti. La nostra preoccupazione immediata era di assicurare il rilascio del civile. Nelle prime ore del mattino [l’esercito israeliano] ha consegnato il prigioniero all’UNIFIL al valico di Ras Naqoura. L’UNIFIL a sua volta lo ha consegnato alle autorità libanesi”, ha detto il portavoce Neeraj Singh.

“Nel frattempo, l’UNIFIL ha aperto un’inchiesta per stabilire le circostanze dell’incidente, incluso il luogo esatto dove l’uomo è stato preso. L’indagine è in corso”.

Il deputato del blocco Sviluppo e Liberazione, Qassem Hashem, ha criticato l’UNIFIL per l’incidente di lunedì, dicendo che la forza di pace non ha fatto abbastanza per prevenire l’arresto di Zahra.

Hashem ha detto alla televisione An-Manar che l’incidente equivale ad un attacco a un cittadino libanese, aggiungendo che l’UNIFIL non fa abbastanza per prevenire le incursioni israeliane in Libano.

“Né l’UNIFIL né altre forze riescono a dissuadere Israele. È come se l’UNIFIL si limitasse solo a contare le violazioni israeliane”, ha detto.

Le Shebaa Farms, che comprendono 25 km quadrati, sono ubicate alla congiunzione tra Libano, Siria e Israele e sono state occupate da Israele nel 1967.

Questa zona montana è ricca di preziose riserve d’acqua e Israele aveva già arrestato cittadini di questa zona.

La NNA ha riferito che l’arresto di domenica ha provocato lunedì un’attività frenetica su entrambi i lati della Linea Blu, poiché Israele ha spinto le pattuglie meccanizzate vicino al recinto che si estende lungo il confine e le truppe UNIFIL e LAF hanno schierato diverse pattuglie sul lato libanese.

Il coordinatore speciale ONU per il Libano Michael Williams, dopo un incontro a Beirut con il Ministro degli Esteri Ali Shami, ha detto di essere “molto felice” che Zahra sia stato restituito al Libano.

“Abbiamo visto rapporti secondo cui un cittadino libanese è stato arrestato ieri dagli israeliani…ma siamo lieti di dire che nelle prime ore del mattino il cittadino libanese è stato rilasciato ed è tornato in Libano”, ha detto Williams.

“Siamo lieti che questo cittadino libanese sia ora tornato a casa al sicuro in Libano”, ha aggiunto.

La Linea Blu – il confine, fissato dall’Onu, del ritiro dell’esercito israeliano dal Libano – non è segnato chiaramente nelle zone vicine al confine israelo-libanese. In anni recenti, numerosi incidenti hanno visto persone passare involontariamente da un paese all’altro, la maggior parte delle volte con il bestiame in cerca d’acqua.

L’arresto di Zahra costituisce una violazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu – redatta alla fine della guerra di Israele contro il Libano del Luglio-Agosto 2006.

Essa stabilisce che i confini sovrani del Libano siano rispettati e non violati, ciò di cui Israele si fa normalmente beffe, con violazioni quasi quotidiane dello spazio aereo libanese sopra il Libano del sud.

Williams ha anche parlato dei suoi recenti incontri con ufficiali israeliani, che gli hanno comunicato i loro sforzi per far cessare queste violazioni della Linea Blu.

“Speriamo che si facciano progressi per passare dalla fine delle ostilità a un cessate il fuoco più duraturo”, ha detto Williams.
[1] http://www.dailystar.com.lb/article.asp?edition_id=1&categ_id=2&article_id=111357
[2] La Linea Blu è la frontiera israelo-libanese.

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