Chi si preoccupa di Horst Mahler?

Chi si preoccupa di Horst Mahler?

Horst Mahler

Da Bocage ricevo e pubblico:
Chi si preoccupa di
Horst Mahler ?
Si tratta di un uomo incarcerato nel 2009 per una pena di 11
anni di reclusione in una prigione tedesca, sebbene non abbia aggredito,
violentato, ucciso e nemmeno derubato.
Per un delitto di opinione in un Paese considerato
democratico. Anche se ritenessimo tutto quello che ha scritto come ignobile,
indegno, delirante, insopportabile, come possiamo non essere scioccati e
disgustati dalla pesantezza e la disproporzione di suddetta pena?
Il tutto nel silenzio e nell’indifferenza generale. Gli
stessi che applaudirono fragorosamente alla sua liberazione e reintegrazione
negli apparati berlinesi dopo le attività di Horst Malher all’interno della
Frazione Armata Rossa negli anni ‘70, adesso godono a saperlo al fresco.
Eppure, non parliamo di rapine, di azioni terroriste, di far evadere membri
della banda Baader, ma di parole, scritti e dichiarazioni revisioniste. Non si
tratta nemmeno di soffermarsi sul fondo di tali affermazioni perchè è vietato
il dibattito e l’evocazione di tali fatti storici, ma semplicemente di
sottolineare l’empietà di una giustizia più implacabile con i delinquenti del
pensiero e della storia che con i pedofili, i predatori sessuali e i venditori
di morte.
Ma non è forse il modo migliore di donare credito a tali
tesi revisioniste, le reprimere con tanta violenza, con tale smisuratezza?
Se la libertà di espressione si applicasse solamente a idee
convenienti, accettabili, rassicuranti, valide, socialmente accettate, essa non
avrebbe alcuna ragione di essere, ma sarebbe solo un gingillo assurdo agitato
dai professionisti dell’indignazione a geometria variabile.
In un momento in cui ci si stupisce del “coraggio” di Eric
Zemmour, minacciato da una multa di 5000 € e si arrossisce di collera davanti
al divieto di uno spettacolo di Dieudonné, chi si indigna o si preoccupa della
sorte di un uomo messo dietro le sbarre per 11 anni – 11 anni! – per aver
contestato la veridicità di taluni fatti storici?
Quale verità è così fragile che occorre colpire con tale
violenza chi osa metterla in causa? Dove sono i difensori del diritto al
blasfemo e i paladini dello spirito Charlie? Eppure, non si tratta di politica
o di ideologia ma semplicemente di inchiesta e di giustizia. Se dicessi che le
piramidi d’Egitto non siano mai state costruite o che nessuno sia morto durante
la Saint-Barthélémy, forse sarei ridicolo o pazzo ma meriterei più di dieci
anni di reclusione?
Non ci sarebbero forse altri modi per smontare la follia o
la stupidità delle mie tesi?
Ogni uomo davvero devoto alla causa della libertà di
pensiero e del diritto di parola dovrebbe gettarsi a capofitto sulla causa di
Horst Malher, poichè non avremmo più alcun diritto di lamentarci si ci
venissero un giorno applicate queste misure che lasciamo applicare ad altri.
Solo perchè sono cattivi e sporchi, ovviamente.

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