Negato il visto per la Serbia al vignettista iraniano Masud Shojaei

NEGATO IL VISTO PER LA SERBIA AL VIGNETTISTA MASUD SHOJAEI PRESUNTIVAMENTE PER MOSTRE NEGAZIONISTE DELL’OLOCAUSTO[1]

9 agosto 2021

TEHERAN – Il vignettista iraniano Masud Shojaei-Tabatabai ha detto che la Serbia ha rifiutato di concedergli un visto presuntivamente per le sue mostre negazioniste dell’Olocausto.

Parlando domenica con l’agenzia MNA[2], egli ha detto che era stato invitato a presiedere in Serbia la giuria del 21° Salone Kragujevac delle vignette contro la guerra.

Egli ha detto anche che gli organizzatori gli avevano inviato un biglietto d’aereo per la Serbia e avevano predisposto tutti i preparativi per la sua partecipazione all’evento, ma l’ambasciata ha detto che egli non aveva nessuna possibilità di ottenere un visto per entrare nel paese.

“Sono stato trattato molto male oggi dal personale all’ingresso dell’ambasciata della Serbia a Teheran”, ha detto Shojaei-Tabatabai.

“Si sono rifiutati di fornire qualsiasi spiegazione e non mi hanno nemmeno permesso di entrare nell’ambasciata”, ha aggiunto.

“Per me, mostrare rispetto per un iraniano è più importante di qualsiasi cosa e, a causa delle questioni sull’Olocausto e di ragioni politiche, mi aspettavo un tale trattamento”, ha osservato Shojaei-Tabatabai.

Egli ha annunciato agli organizzatori della mostra di vignette contro la guerra di essere pronto a collaborare con loro on line.

Shojaei-Tabatabai aveva in precedenza organizzato l’International Holocaust Cartoon Contest (Concorso internazionale di vignette sull’Olocausto) in due edizioni in collaborazione con l’Art Bureau of the Islamic Ideology Dissemination Organization (Dipartimento delle Arti dell’Organizzazione per la diffusione dell’ideologia islamica).

La seconda edizione del concorso ebbe luogo nel 2016 dopo un intervallo di 10 anni poiché egli ha detto: “Non cerchiamo di negare l’Olocausto ma di ritrarre l’oppressione dei palestinesi e di dire che riteniamo che il regime sionista è stato la radice di tutte le difficoltà che i palestinesi hanno dovuto sopportare”.

Nel 2017, egli è stato nominato artista dell’anno della rivoluzione islamica da parte del Dipartimento delle Arti per i suoi sforzi di organizzare il Concorso internazionale di vignette sull’Olocausto.

Dopo la difesa, da parte del Presidente francese Emmanuel Macron, delle vignette offensive contro il Profeta Maometto nell’ottobre 2020, Shojaei-Tabatabai aveva annunciato il suo progetto di organizzare un’altra edizione della mostra come risposta alle considerazioni di Macron.

Come direttore della Sezione Arti Visive del Dipartimento delle Arti, egli ha anche organizzato il “Palestine Is Not Alone International Cartoon Caricature and Poster Contest” (Concorso internazionale manifesti, caricature e vignette La Palestina Non È Sola) in aprile.

“Poiché abbiamo iniziato a organizzare concorsi internazionali di vignette sulla Palestina e sull’Olocausto, i media israeliani hanno affermato che noi neghiamo l’Olocausto. Ma noi non lo abbiamo mai negato. Semplicemente abbiamo chiesto perché debba essere il popolo palestinese a pagare il prezzo per l’Olocausto”, egli disse all’epoca.

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.tehrantimes.com/news/463885/Cartoonist-Masud-Shojaei-denied-Serbian-visa-allegedly-over-Holocaust

[2] Nota del traduttore: MNA è un acronimo che sta per Mehr News Agency.

One Comment
    • Fakour90
    • 19 Agosto 2021

    Un atto di grande inciviltà e debolezza da parte di questi soggetti serbi.

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