Gilad Atzmon: Un breve esame di alcuni fatti relativi alla vaccinazione di massa

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UN BREVE ESAME DI ALCUNI FATTI RELATIVI ALLA VACCINAZIONE DI MASSA[1]

Di Gilad Atzmon, 30 gennaio 2021

Il caso di Israele, che è fino ad oggi il primatista mondiale nella gara della vaccinazione di massa, non lascia un grande spazio di manovra agli scettici. Da quando Israele ha lanciato la sua grande campagna di vaccinazione a dicembre, sta sperimentando un aumento esponenziale di casi e di morti dovute al COVID-19. Ormai, la Variante Inglese è diventata il ceppo COVID dominante in Israele. il sistema sanitario israeliano è sull’orlo del collasso.

Nel mio articolo Guinea Pigs United[2] facevo notare che l’aumento dei casi e delle morti è collegato con la distribuzione dei vaccini. In Israele, le comunità ebraiche ortodosse che sono state vaccinate in massa hanno visto i casi di COVID aumentare di 16 volte, mentre gli arabi israeliani che in genere si sono astenuti dalla vaccinazione hanno visto i numeri dei casi COVID diminuire sensibilmente.

Ma Israele non è un caso a sé stante. Alcuni altri Stati hanno seguito un percorso analogo e la loro situazione sta diventando catastrofica come la crisi che stiamo vivendo nello Stato Ebraico.

Avrei voluto credere che non è troppo tardi per la Gran Bretagna la possibilità di rinviare l’attuale campagna di vaccinazione di massa ed esaminare rigorosamente l’eventuale correlazione tra vaccinazione di massa e varianti. Per coloro che se lo chiedono, io non sono contro i vaccini o le moderne prassi mediche, ma sostengo che prima che una nazione decida di iniettare una nuova sostanza nei suoi muscoli, dovrebbe verificare ciò che questa sostanza è e quali sono le esatte implicazioni del caso. È cruciale verificare, per esempio, se l’aumento delle mutazioni letali che abbiamo visto in Gran Bretagna è legato alla vaccinazione di massa e ai protocolli vaccinali che sono in corso nel regno a partire dalla scorsa estate. Il rapido cambiamento nell’età degli ammalati di COVID-19 che vediamo in Israele e in Gran Bretagna è parimenti collegato con la vaccinazione di massa. Conosciamo quali sono le conseguenze dei vaccini sulle donne incinte e sugli embrioni?

Non è certo un segreto che coloro che sembrano essere entusiasti dei vaccini sostengono anche di essere favorevoli alla “buona scienza” o anche alla scienza “reale” come essi spesso si riferiscono ad essa. I fatti statistici che sono collegati alla vaccinazione di massa non sono molto promettenti. Esaminando la situazione nei paesi che sono impegnati nella vaccinazione di massa come Israele, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e gli Emirati Arabi Uniti, viene fuori che questi paesi hanno visto un chiaro declino dei casi e delle morti da COVID durante la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Tuttavia, solo pochi giorni dopo che questi paesi avevano lanciato le loro campagne vaccinali, i numeri dei casi e delle conseguenti morti da COVID sono saliti alle stelle.

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Per un confronto, bisognerebbe anche esaminare il caso dei vicini della Gran Bretagna come la Francia, il Belgio e l’Olanda. Questi paesi sono soggetti a fattori climatici, urbani e demografici simili, e tuttavia la curva del COVID in questi paesi ha assunto un andamento completamente opposto: le morti e i casi di COVID che erano in declino a partire dalla metà di novembre e dall’inizio di dicembre sono ancora in calo. Nessuno di questi paesi ha visto un aumento acuto dei casi, tanto meno delle morti, nel periodo dato (dicembre, gennaio).

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Mentre stavo scrivendo queste righe sono stato informato del fatto che anche il Portogallo sta fronteggiando una crisi COVID. Un breve esame dei suoi ultimi dati rivela che la sua curva COVID è identica a quella della Gran Bretagna e di Israele. Io ho ovviamente supposto che l’attuale aumento acuto dei casi COVID sia collegato in qualche modo al vaccino. Un veloce controllo su internet ha rivelato che il Portogallo ha iniziato la sua campagna di vaccinazione di massa il 27 dicembre. Come potete vedere nel grafico sottostante, fino a quella data i numeri dei casi COVID quotidiani erano in chiara diminuzione. Tuttavia, 3 giorni dopo che la campagna di vaccinazione di massa era iniziata il numero dei casi ha iniziato a crescere in modo esponenziale. Il sistema sanitario del Portogallo è ora sull’orlo del collasso. La sua situazione è identica a quella di altri paesi che hanno favorito il percorso della vaccinazione di massa.

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Sull’ottimismo

Entrambi i governi britannico e israeliano riferiscono quasi una volta al giorno di qualche “segno positivo” che potrebbe suggerire che la “fine della pandemia” è proprio dietro l’angolo. Queste notizie vengono solitamente sostenute da affermazioni su una “diminuzione dei casi”. Non c’è bisogno di menzionare che i rapporti sul terreno solitamente contraddicono queste suggestioni ottimistiche. Ma poiché siamo in una modalità scientifica, esaminiamo le “statistiche”.

Una veloce occhiata ai “numeri” britannici e israeliani rivelano che i numeri dei nuovi casi alla fine di gennaio sono in netta diminuzione, e questa sembra essere una notizia positiva, ma il numero delle morti quotidiane continua a crescere. Questo è molto preoccupante.

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Tuttavia, un rapido esame delle statistiche COVID europee e mediorientali di paesi come l’Austria, la Francia, la Germania e la Giordania rivela che i grafici che rappresentano i numeri dei nuovi casi e delle morti quotidiane sono quasi identici nella forma. Come spieghiamo allora la peculiare anomalia che viene riferita in Israele e in Gran Bretagna: un “declino” dei casi da un lato, un aumento esponenziale acuto delle morti dall’altro?

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Una (maldestra) spiegazione possibile è che nei paesi vaccinati in massa meno persone stanno contraendo il COVID, tuttavia per coloro che lo contraggono il virus è molto più mortifero. Questo starebbe a significare che se il vaccino produce qualche risultato positivo per i vaccinati (come l’immunità), l’impatto generale sull’intera società è assolutamente devastante: il numero delle morti sta crescendo rapidamente.

Un’altra spiegazione che ritengo sia molto più probabile è che i governi sia britannico che israeliano stanno conducendo meno test. Questo ovviamente conduce ad una riduzione del numero dei nuovi casi verificati. Potrebbe essere una buona cosa per i titoli del Guardian o del Jewish Chronicle ma purtroppo non ferma la malattia o il suo impatto letale.

In Israele, la vaccinazione di massa è stata il geniale strattagemma politico di Bibi [Netanyahu], se non fosse che non ha funzionato molto bene (finora). È più che probabile che anche Trump abbia puntato su un’approvazione del vaccino prima delle elezioni. Come sappiamo, Pfizer in effetti annunciò il suo “successo” poco dopo le elezioni. Non c’è bisogno di dire che Boris Johnson condivide una o due caratteristiche con Bibi e Trump. È più che probabile che negli Stati Uniti, in Israele e in Gran Bretagna la vaccinazione di massa è stata utilizzata come uno strumento politico. Peculiarmente, sono le masse progressiste e sinistrorse ad essere le più entusiaste sui vaccini distribuiti ad esse dalle icone politiche di destra più bizzarre del nostro tempo.

Cos’è che induce certe nazioni a trasformarsi in terreni di prova con alcune possibili gravi implicazioni?

Cos’è che induce certe nazioni al vaccino e tuttavia spinge altre ad essere vigilanti e sospettose? Cercherò di rispondere a queste domande cruciali nel mio prossimo articolo.

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://gilad.online/writings/2021/1/30/a-brief-examination-of-some-facts-related-to-mass-vaccination

[2] Nota del traduttore: l’articolo in questione è stato da me tradotto ed è disponibile al seguente link: https://www.andreacarancini.it/2021/01/gilad-atzmon-cavie-unite/

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