Gilad Atzmon: Cavie unite

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CAVIE UNITE[1]

Di Gilad Atzmon, 9 gennaio 2021

Non molti paesi sono sufficientemente coraggiosi o avventati per attuare un vasto esperimento medico sulla propria intera popolazione e mettere le persone vulnerabili a rischio. L’Inghilterra e Israele lo hanno fatto.

L’8 dicembre, l’Inghilterra è stato il primo paese occidentale a iniziare a “immunizzare la propria popolazione”. Due settimane dopo, solo pochi giorni prima di Natale, l’Inghilterra ha capito che si trovava in guai seri. Il Covid-19, il virus che doveva sparire dalle nostre vite, era mutato in qualcos’altro. Il 19 dicembre, il Primo Ministro Boris Johnson ammetteva che gli scienziati inglesi hanno identificato un nuovo Covid-19 mutante che è “al 70% più trasmettibile” dei suoi predecessori. L’Inghilterra ha introdotto restrizioni locali più rigide e tuttavia, nonostante queste, insieme alla vasta campagna di vaccinazione, i numeri dei casi, delle ospedalizzazioni e delle morti per Covid-19 hanno continuato ad aumentare. Stanno aumentando in modo esponenziale quotidianamente.

Israele ha lanciato la sua campagna di vaccinazione di massa pochi giorni dopo l’Inghilterra. Nelle due settimane successive, Israele è riuscito a vaccinare quasi il 20% della sua popolazione. Israele è di gran lunga il primatista mondiale nella gara delle vaccinazioni di massa, ma il paese si trova parimenti in un grosso guaio. Come l’Inghilterra, Israele sta affrontando un’enorme ondata di Covid-19. Il suo sistema sanitario nazionale è sull’orlo del collasso e la domanda inevitabile è se queste simili (se non identiche) crisi sanitarie siano collegate al fatto che entrambi i paesi sono all’avanguardia di vaste campagne vaccinali da Covid-19.

Oggi, sulla più grande testata giornalistica israeliana News12, scienziati informatici israeliani hanno rivelato che la mutazione inglese si accinge a diventare il ceppo di Covid-19 dominante in Israele. Vi potreste chiedere come abbia fatto il ceppo mutante inglese a fare Aliyà[2] e a installarsi così comodamente nello stato ebraico. L’articolo di News 12 può rispondere alla domanda. “I casi in Israele non stanno aumentando uniformemente: c’è un significativo rallentamento nel settore arabo (israeliano), che nel passato era l’area principale di preoccupazione. D’altro canto, c’è un importante picco nel settore ultra-ortodosso (ebraico). Questa settimana l’1,3% di tutti gli ultraortodossi è risultato accertato e il tasso di aumento dei casi di bambini (63%) questa settimana è stato quasi il doppio di quello degli adulti. Nel settore ultra-ortodosso, c’è stato un aumento di 16 volte nel numero delle persone accertate nel giro di quattro settimane: c’è un raddoppiamento ogni settimana – da 100 persone accertate al giorno (per milione di persone) a 1.600 persone accertate, e tutte nel giro di un mese. Un tale tasso di crescita non è stato osservato in tutta l’epidemia ed è probabilmente dovuto almeno in parte al mutante inglese. Si ritiene che il mutante inglese sia presente in almeno il 20% di tutti gli ultraortodossi accertati.

Tutto ciò dovrebbe far alzare le sopracciglia. Perché il ceppo mutante inglese si è diffuso in modo così vasto presso gli ebrei ortodossi? Perché non si diffonde altrettanto velocemente nella popolazione araba?

Potremmo essere incappati qui in un’informazione davvero cruciale. Gli arabi israeliani potrebbero cavarsela meglio sul fronte del Covid-19 perché molti di loro sembrano essere riluttanti al vaccino. Il titolo del quotidiano israeliano Marker del 27 dicembre affermava: “Una causa di preoccupazione: gli arabi (israeliani) non vengono a farsi vaccinare”. Il Marker faceva notare che i cittadini ebrei da tutta Israele vanno nei villaggi e nelle città arabe per ricevere i vaccini che erano destinati agli arabi. Secondo il responsabile di un centro di vaccinazione a Nazareth, il 70-80% di coloro che vengono a ricevere il vaccino sono ebrei. Alcuni di loro viaggiano per 50 chilometri a tale scopo.

Ma la storia non finisce qui. Il 3 gennaio, il sito web di notizie israeliano Walla ha riferito che “gli ultra-ortodossi stanno guidando la campagna di vaccinazione della popolazione”. Walla ha confermato che “la percentuale di persone vaccinate contro il corona tra gli ultra-ortodossi è più alta che nel resto della popolazione di tutte le età”.

È al di là delle mie capacità di comprensione il perché gli israeliani abbiano deciso di diventare le cavie di questo avventato esperimento scientifico sulle vite umane. Una possibilità che non può essere liquidata è che Israele sta andando ancora una volta verso un’elezione ed è più che probabile che i leader d’Israele ritengano che una campagna di vaccinazione di massa possa tradursi in un successo elettorale.

Per come le cose stanno al momento, è difficile negare la possibilità di una correlazione tra la vaccinazione di massa e un picco acuto nei casi di Covid-19 sia in Israele che in Inghilterra. È difficile negare il fatto che gli arabi israeliani che evitano in massa il vaccino si stanno comportando molto meglio degli ebrei ortodossi che sembrano credere anche in Pfizer.

Insieme alle rivelazioni sul ceppo inglese, abbiamo appreso anche di un ceppo sudafricano che è altamente pericoloso e forse resistente ai vaccini attuali. Ci vuole molto poco a scoprire che il Sudafrica, insieme al Brasile e all’Inghilterra, era stato il banco di prova per nuove sperimentazioni vaccinali sin da settembre. Non è certo più un segreto che questa è stata grosso modo la stessa epoca in cui i nuovi mutanti sono stati scoperti almeno in Inghilterra.

Indico qui la devastante possibilità di un legame tra le vaccinazioni di massa e i picchi di Covid-19. Non sono qualificato per sostenere o per spiegare la scienza che può causare questa correlazione. I miei fatti sono sostenuti da dati che sono disponibili al largo pubblico attraverso i media mainstream. Non sono un epidemiologo o un virologo e spero davvero che le persone con un’adeguata formazione scientifica possano confutare le predette questioni.

Qualche volta spero davvero di sbagliarmi.

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://gilad.online/writings/2021/1/9/guinea-pigs-united?fbclid=IwAR26Uuw9XYaGLyckZnQU8f-uNAtrsRMbO9cQPrgzMvnoTH24Cy48g2NWogw

[2] Fare Aliyà significa, per un ebreo, immigrare in Israele.

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