Il US Holocaust Memorial Museum ammette che Majdanek non fu il “sesto centro di uccisione”

ENORME VITTORIA PER I REVISIONISTI POICHÉ IL US HOLOCAUST MEMORIAL MUSEUM AMMETTE: “MAJDANEK NON FU UN CAMPO DELLA MORTE”

In quella che è indiscutibilmente una concessione altamente imbarazzante, il United States Holocaust Memorial Museum (USHMM) ha finalmente ammesso che il campo di Majdanek in Polonia non fu affatto un “campo di sterminio” ma semplicemente un “deposito di immagazzinaggio” e un “campo di lavoro” ebraico – esattamente come i revisionisti hanno sempre detto.

L’ultima ammissione – pubblicata sul sito ufficiale del USHMM qui – dice che

“Sebbene molti studiosi abbiano tradizionalmente annoverato il campo di Majdanek come il sesto centro di uccisione, recenti ricerche hanno gettato più luce sulle funzioni e le operazioni a Lublino/Majdanek. Nell’ambito dell’Operazione Reinhard, Majdanek funse primariamente per concentrare gli ebrei che i tedeschi avevano temporaneamente risparmiato per i lavori forzati”.

Naturalmente, questa ammissione è in netto contrasto con decenni di affermazioni secondo cui Majdanek fu un “centro di sterminio” provvisto di “camere a gas” […].

Riconoscendo il significato di questa ammissione, il USHMM prosegue spiegando che il campo

“occasionalmente funse come un centro di uccisione per uccidere vittime che non potevano essere uccise nei centri di uccisione dell’Operazione Reinhard: Belzec, Sobibor e Treblinka II. Esso conteneva anche un deposito di immagazzinaggio per averi e valori sottratti alle vittime ebree nei centri di uccisione”.

[…]

È ora chiaro che il peso della logica e della verità hanno finalmente costretto i narratori dell’Olocausto a fare marcia indietro da questa che è una delle menzogne più scandalose e confutate e ad ammettere che Majdanek fu, come era ovvio fin dall’inizio, solo un campo di transito e di immagazzinaggio che forniva parimenti manodopera per la vicina fabbrica di armi e munizioni Steyr-Daimler-Puch, tra le altre.

https://peterwinterwriting.blogspot.com/2020/01/huge-victory-for-revisionists-us.html

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