La “SHOAH”: la religione ufficiale della NATO

La “SHOAH”: la religione ufficiale della NATO

Il sito AREDAM si definisce come un “Sito labirinto. Ciascuno vi trovi il suo senso e il suo filo d’Arianna”. Su questo sito, un articolo intitolato “La règle du jeu a changé en régime OTAN et l’un des trois groupes sociaux continue à vivre avec l’ancienne règle” [La regola del gioco, sotto il regime della NATO, è cambiata, e uno dei tre gruppi sociali continua a vivere con la vecchia regola] ha richiamato la nostra attenzione: esso contiene un passaggio relativo alla “Shoah”; il link è il seguente: http://www.aredam.net/nouvelle-regle-du-jeu.htm (traduzione rapida)

(…)
2 – Il problema che pone la Shoah, come ostacolo all’emancipazione sociale.

Nella sua lotta integrale contro l’emancipazione dei suoi animali domestici e della loro presa di coscienza, il gruppo dei dominanti in Occidente può contare sulla religione della SHOAH, religione che è diffusa, all’interno dell’opposizione al regime, dalla sinistra e dall’estrema sinistra, in modo da permettere anche la divisione dell’opposizione in una parte che denuncia questa religione come l’asse principale della colpevolizzazione della popolazione dominata – e cioè come mezzo supremo di demoralizzazione della popolazione [stessa], permettendo la sua oppressione implacabile – e in una parte che si occupa di perseguitare quelli che affrontano questo aspetto essenziale della stabilità del regime.

Qui è interessante constatare che quelli che si presentano come gli oppositori radicali del regime, e cioè la sinistra e l’estrema sinistra, sono diventati in realtà i suoi migliori servitori, i suoi guardiani più efficaci.

Quelli che denunciano la religione della SHOAH, religione che costituisce in realtà la nuova religione ufficiale del regime NATO , devono a loro volta affrontare le forze poliziesche del regime NATO, e gli oppositori di sinistra e di estrema sinistra di questo regime.

Qui s’impone una constatazione immediata: l’interesse del regime NATO era tale, per questi oppositori di sinistra, che nei loro confronti ha preso due decisioni concomitanti: quella di tenerli in piedi, di sostenerli, di consolidarli, e quella di infiltrarli, di animarli, fino a farne dei perfetti organi della repressione al suo servizio.

Le vicende Dieudonné e Faurisson, che sono in realtà delle vicende simili a quelli medioevali delle eresie religiose, permettono di far uscire il lupo dal bosco.

In realtà, adesso, per sapere chi è davvero chi, e cioè, chi rappresenta un vero pericolo per il regime, basta osservare la sua posizione riguardo alla SHOAH.

L’adesione alla religione della SHOAH è il solo criterio che permette di classificare senza alcun rischio di errore un attivista nella categoria dei falsi oppositori del regime, che questa adesione sia evidente o implicita. In realtà, si può dividere il mondo militante tra i credenti nella religione della SHOAH e gli eretici, che sono i soli veri dissidenti.

Ogni sostenitore del regime è un adepto della SHOAH. Questi sostenitori sono sia manifesti, e in tal caso partecipano attivamente alla persecuzione degli eretici, sia dei sostenitori taciti, che con il loro silenzio approvano la persecuzione degli eretici, o che almeno diffondono delle informazioni che includono dei riferimenti alla SHOAH, o che diffondono le informazioni elaborate dai persecutori degli eretici.

Ultimamente, abbiamo potuto osservare il reale profilo del sito internet bellaciao.org (7.000 visite al giorno), di sinistra, che replica un dossier contro Dieudonné e Faurisson[1], elaborato e pubblicato dall’organo della polizia politica reflexes.samizdat.net[2] (40 visite al giorno); questo dossier è replicato anche dal sito minore dell’AFPS (Association France Palestine Solidarité), tenuto dai dei comunisti[3]. Durante la campagna per le elezioni europee, la lista “antisionista” di Dieudonné ha anche permesso di classificare come falsi oppositori gli esponenti del sito di facciata “pro-musulmani” alterinfo.net (7.000 visite al giorno), oltre che il “Collectif Cheikh Yassine”,
di Abedhakim Séfroui, il cui blog, che è un organo simile a quello di Reflexes, riceve meno di 10 visite al giorno. Da ciò si può vedere come funziona su Internet questo tipo di manipolazione. La produzione di organi di pura polizia politica, ma che dispongono di scarsa attenzione, è replicata da siti molto frequentati, da ripetitori infiltrati dalla polizia del regime (è senza dubbio il caso di bellaciao.org) o interamente costruiti da questa stessa polizia (probabilmente il caso di alterinfo.net).[4]

E’ prevedibile che la polizia politica arrivi, se già non lo ha fatto, a costruire dei falsi eretici della Shoah, in modo da disporre di una dissidenza sotto il suo controllo, per dividere il gruppo degli eretici e annichilire l’influenza dei veri eretici.
(…)
FINE
[1] http://bellaciao.org/fr/spip.php?article86725
[2] http://reflexes.samizdat.net/spip.php?article441
[3] http://www.france-palestine.org/article12838.html .
[4] Sull’argomento si legga anche la lettera aperta di Jean Bricmont ai censori di Dieudonné: http://r-sistons.over-blog.com/article-lettre-ouverte-a-tous-les-censeurs-de-l-humoriste-dieudonne-38601936.html

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