Gian Franco Spotti: Risposta a Pino Agnetti su Barack Obama

Gian Franco Spotti: Risposta a Pino Agnetti su Barack Obama

L’editorialista della Gazzetta di Parma Pino Agnetti (il primo da sinistra)
da Gian Franco Spotti ricevo e pubblico:
Gentile Sig.
Agnetti,
ho letto il
Suo editoriale sulla Gazzetta di Parma del 29.03.2014 e non posso fare a meno
di risponderLe punto per punto come segue:
TITOLO: Da Obama una spinta a restare in Occidente
IO LE RISPONDO: Da Obama l’ordine di restare in Occidente
LEI SCRIVE: A chi conviene una Europa che ancora stenta a “svoltare” in economia,
dilaniata dal dilagare dei movimenti populisti e anti-euro e, per di più
profondamente incerta e divisa sul fronte delle minacce di guerre tutt’altro
che “fredde” che vanno addensandosi ai suoi confini? A tutti, tranne proprio
che a noi europei
IO LE RISPONDO: se esistono movimenti populisti e
anti-euro, è evidente che un motivo c’è. Ma questo motivo, cioè
l’insoddisfazione, la delusione e la fregatura che hanno preso gli europei, non
viene ascoltato e nemmeno preso in considerazione. Il contraddittorio è
vietato. Questo la dice lunga sul vero volto dell’Europa che, da un lato si
avvolge nella massonica bandiera blu stellata impastandosi la bocca della
parola “democrazia”, mentre dell’altra pratica politiche intrise di uno
strisciante stalinismo che non da voce, ma che anzi punisce, chi non è in
sintonia con certi dogmi. Le minacce di “guerre fredde” vengono provocate
dall’apparato militare e finanziario degli USA, che da sempre provoca e
accende  micce in mezzo mondo per averne
il controllo, diretto o indiretto. E siccome i governi europei sono composti da
maggiordomi teleguidati (proprio come i droni), non possono fare altro che
obbedire al loro padrone, magari con qualche distinguo o escamotage, ma sempre
consci che non potranno mai mettere in pratica una politica europea autonoma e
sovrana.
LEI SCRIVE: E’
il messaggio che Barack Obama, ripartito ieri da Roma al termine del suo tour
de force sul Vecchio Continente, si è lasciato alle spalle.
IO LE RISPONDO:  Esattamente come sostengo nell’interpretazione
del titolo, Obama riparte da Roma dopo aver lasciato i suoi ordini, ai quali il
Fratello Renzi non disobbedirà.
LEI SCRIVE: Insieme all’incoraggiamento a darsi una bella svegliata. Magari alzando
lo sguardo su ciò che sta accadendo al di là dell’Atlantico, dove i disoccupati
continuano a diminuire. Il PIL viaggia su ritmi più che doppi rispetto alla
media dell’Eurozona e, non ultimo, è stato centrato lo storico traguardo della
completa indipendenza energetica.
IO LE RISPONDO: Che i disoccupati al di là
dell’Atlantico continuino a diminuire sarà forse riportato da qualche
statistica stilata apposta per la “gonza comunità internazionale”, ma la realtà
è ben diversa. I fallimenti, incluse le pubbliche amministrazioni, viaggiano a
velocità tripla che da noi. Le file di disoccupati si gonfiano ogni settimana
sempre di più. Chi trova un lavoro è precario e malpagato, senza tutele e
quando il neo-assunto non serve più lo cacciano a casa senza complimenti. Le
notizie che ho sono molto diverse dall’ufficialità mediatica che racconta solo
balle stratosferiche per uso e consumo dei creduloni da bar che non vanno oltre
la Gazzetta dello Sport. Per motivi di lavoro sono in contatto con funzionari e
dirigenti di filiali di società multinazionali che trattano materie prime
strategiche di vario genere. Quando si è a cena insieme, si parla di questi
argomenti e la realtà che queste persone toccano con mano o vedono con i loro
occhi è ben diversa. Loro stessi lo ammettono, magari in un momento di sfogo o
di confidenza, tipico di quando si è attorno a un tavolo di ristorante al di
fuori dell’ambiente di lavoro, che sulla verità occupazionale negli USA i media
stanno zitti o mentono sapendo di mentire. Per quanto riguarda la completa
indipendenza energetica la cosa non mi stupisce. Sul loro territorio hanno
immensi giacimenti petroliferi e di gas, oltre a quelli in loro possesso fuori
dai loro confini. Con l’Europa la natura non è stata così generosa ma potremmo
avere una nostra tranquillità facendo accordi bilaterali, di comune interesse,
con i paesi dotati di risorse energetiche. Questi accordi già esistono e
funzionano ma ci sono di continuo interferenze da Washington che non ha mai
visto di buon occhio un Europa sovrana e autosufficiente. E questo non lo dico
io ma la storia degli ultimi cento anni.
LEI SCRIVE: Barack avrebbe quindi più di un motivo per dirsi e sentirsi tranquillo.
Ma non lo è affatto. Lo si è capito dall’espressione prevalentemente seria e
assorta con cui ha affrontato prima il G7 ad Amsterdam dedicato all’esplosiva
situazione in Ucraina. Poi la visita (la sua prima da presidente USA) al
palazzo della UE a Bruxelles.
IO LE RISPONDO: Per conto mio Obama può considerarsi abbastanza
tranquillo. Fintanto che l’Europa sarà impregnata di capi di stato e dirigenti
politici servi, senza dignità e senza rispetto per i propri cittadini, Obama
può dormire sonni tranquilli. Non c’è bisogno che il padrone usci lo scudiscio,
visto che il servo è ancora più servile di quanto il padrone aveva previsto.
LEI SCRIVE: Ed infine la tappa romana. Perfino durante la conferenza stampa con Renzi,
il capo della Casa Bianca è parso limitare le battute e i sorrisi facili. Segno
che gli anni passano per tutti (impressionante vedere la testa di Obama così
incanutita)
IO LE RISPONDO: Anch’io ho i capelli quasi bianchi e
non vedo perché ci si dovrebbe preoccupare del “povero” Obama se anche lui ha
segni di incanutimento. Chi è lui per destare più preoccupazione rispetto ad un
qualsiasi povero disgraziato?
LEI SCRIVE: Ma più ancora di un dubbio che deve avergli fatto compagnia anche mentre
l’Air Force One lo conduceva ieri in Arabia Saudita. E il dubbio è: ce la farà
l’Europa a restare agganciata all’Occidente? Per la prima volta, infatti, la
risposta non è né facile, né scontata.
IO LE RISPONDO: Innanzitutto bisogna leggere tra le
righe. “Occidente” per gli USA significa “stare con loro e nella NATO”.  Ma è appunto questo “Occidente” che ci ha
portato questa grave crisi sociale, lavorativa e finanziaria. Lo stesso
“Occidente” che ha invaso mezzo mondo di titoli tossici finanziari
(ricordiamoci partiti dagli USA) che hanno messo le economie mondiali in
ginocchio. Questo “Occidente” che ha trasformato la nostra società in un enorme
bacino di depravazione, senza etica e moralità, dove non si fa altro che
parlare di culi, culattoni, lesbiche, matrimoni gay, adozioni gay, depenalizzazione
delle droghe, depenalizzazione della pedofilia, abbassamento dell’età legale
per avere rapporti con minori, autodeterminazione sessuale, insegnamento della
masturbazione e ai rapporti sessuali a partire dall’asilo e dalle scuole
elementari (come sostiene un rapporto dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità, e non del Bar Sport). Al riguardo basta digitare su Google “Ufficio Regionale per l’Europa dell’OMS e
BZgA – Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”
e apparirà un manuale
che altro non è che un quadro di riferimento per responsabili delle politiche,
autorità scolastiche e sanitarie, specialisti. La stragrande maggioranza dei
cittadini non ne sono al corrente e i media se ne guardano bene dall’affrontare
l’argomento. E guai a essere contrari, sia in televisione che sui giornali.
Tutti d’accordo all’unisono, senza un se, un ma, un forse o un però. E’
incredibile! Il cittadino, davanti alla televisione o in un intervista non ha
il coraggio di ribellarsi o di dichiarare la propria contrarietà. Applaude,
come un deficiente, senza sapere il perché. Poi magari, in privato, si trasforma
in un omofobo spietato, e anche qui, senza alcuna razionalità. Ciò succede
perché è anche colpa nostra che non abbiamo più 
il dono del coraggio e della coerenza, abbiamo paura di essere malvisti
o mal considerati, quindi appoggiamo linee di pensiero che non condividiamo.
Una paura però che non ci impedisce di morire “spiritualmente” il che è ancora
peggio della morte vera. “L’Occidente” finora non ci ha regalato nulla di buono,
per cui se l’Europa “non ce la farà” (cioè, leggendo tra le righe, disubbidirà
agli ordini atlantici), sarà un avvenimento da festeggiare.
LEI SCRIVE: Lo è ancor meno a due mesi scarsi da un voto (quello del 25 Maggio per il
rinnovo del Parlamento europeo) che potrebbe sancire il trionfo di quanti,
picconando senza pietà quel poco o quel tanto di “Europa” che siamo riusciti a
costruire fin qui, stanno anche demolendo la stessa ragion d’essere degli
storici legami fra del due sponde dell’Atlantico. E una Europa percorsa in
lungo e in largo da folate disgregatrici d’ogni genere, e nel contempo sempre
più “lontana” dall’alleato americano (“il più prezioso” come l’ha definito
Renzi), è una Europa inesorabilmente più debole. Ricattabile. E pericolosamente
alla mercé di chiunque.
IO LE RISPONDO: Se alle elezioni europee del 25 Maggio
dovessero trionfare i movimenti anti-europeisti e anti-euro, sarebbe una
salutare svolta. E poi continuo a non capire questa continua critica,
accompagnata dal rifiuto di comprendere le ragioni di chi non è in sintonia col
pensiero unico. In fin dei conti che cosa ci ha regalato quel “poco” o quel
“tanto” di Europa che ci è stata imposta e fatta digerire a forza con
l’illusione e l’inganno da un potere Illuminato che se ne infischia dei
cittadini? Ci ha regalato disoccupazione, aumento della miseria, del disagio
sociale, dell’immigrazione, delle tasse, delle spese, aumento dei suicidi,
degli sfratti, delle morosità e delle insolvenze. E poi dovremmo abbracciare o
perorare la causa di chi ha provocato le nostre disgrazie? Ci stiamo
allontanando dal nostro alleato (leggi: padrone) americano? Bene. Sarebbe
dovuto avvenire molto tempo fa ma si sa, i servi non si ribellano, leccano i
piedi ai loro padroni. Solo gli schiavi possono farlo perché non hanno niente
da perdere. Ma noi veniamo tenuti in uno stato di sudditanza, sufficiente a non
transitare nello stato di schiavitù, evitando così brutte sorprese. Che poi
Renzi definisca gli USA “l’alleato più prezioso”, beh, certamente non stupisce!
Lo avrebbe detto Letta, Monti, Berlusconi, Prodi, D’Alema e così via scendendo
fino a De Gasperi.
LEI SCRIVE: Putin l’ha capito e ci sta lavorando su alla grande. Infatti mentre noi
stiamo qui a dirci “meglio tenerselo buono e al diavolo l’Ucraina!” ha
aumentato dell’80 per cento le spese militari della Russia, superando in percentuale
quelle degli USA!
IO LE RISPONDO: Putin ha capito da molto tempo che
l’Europa è governata da una massa di cerebrolesi che si mettono sull’attenti
davanti al così detto “Occidente” (cioè il paese di Obama). E’ chiaro che cerca
di avvicinarsi amichevolmente all’Europa sperando che questa si stacchi
dall’influenza americana. Anche perché Putin si rende conto benissimo che gli
USA usano la sudditanza e l’imbecillità europea per finanziare e provocare
“rivoluzioni colorate” nei paesi confinanti con la Russia per farli poi aderire
alla NATO e installare missili diretti contro Mosca. Cosa che è già successa
con tutti gli altri paesi dell’Est che hanno aderito alla UE, dall’Estonia fin
giù alla Bulgaria.  All’America non va
giù che una Russia, il cui sottosuolo è il bacino più ricco al mondo di materie
prime, sia governata con autodeterminazione e sovranità. Gli USA gradirebbero
più un ubriacone come Eltsin, facile da manipolare e da raggirare, al posto di
uno con le palle quadrate come Putin. Quello che è successo in Ucraina, i
morti, i danni ecc. sono da imputare all’influenza americana  e alla disgraziata collaborazione della UE e
non a Putin. Il presidente russo non fa altro che tutelare i propri interessi,
il che è più che lecito e legittimo. D’altronde le malefatte USA per provocare
o scatenare conflitti (definite oggi col termine “false flag”) sono tante.
Andiamo dall’esplosione dell’incrociatore “Maine” nel porto di l’Avana nel 1898
che fu il pretesto che fece scoppiare la guerra fa USA e Spagna e la Spagna
perse le colonie di Cuba e le Filippine. Poi si passa all’intervento nella
Prima Guerra Mondiale, la cui scintilla fu l’affondamento da parte dei tedeschi
della nave “Lusitania”, che doveva trasportare passeggeri ma, all’insaputa di
essi, fu caricata di armi e munizioni ma la propaganda inondò  il mondo con la notizia che la Germania
affondò uccidendo arbitrariamente una semplice nave passeggeri, mentre invece
era stata adibita, in segreto, a trasporto di munizionamento affinché fosse
affondata, sacrificando i passeggeri e creare il precedente. Poi si arriva a
Pearl Harbor nel Dicembre del 1941 dove l’amministrazione Roosevelt  era perfettamente al corrente dell’attacco
giapponese ma non volle evitarlo per creare i morti necessari da presentare
agli americani e suscitare l’entrata in guerra nel secondo conflitto. Teniamo
presente che l’America provocava il Giappone dal 1937 impedendo o rendendo
difficoltosi i rifornimenti diretti al Sol Levante provenienti dai possedimenti
olandesi, Indonesia ecc., mettendo il Giappone sotto embargo economico nella
fornitura di materiali ferrosi e congelando i beni giapponesi negli USA. Poi
arriviamo all’incidente del Tonchino ( presunto attacco nordvietnamita contro
navi americane, ma in verità, mai avvenuto) nel 1964 che fu la scusa per
iniziare la guerra in Vietnam. E non dimentichiamo la guerra in Somalia, in
Irak, In Afghanistan. Tutte delizie provocate dagli USA per il loro indomabile
e satanico gusto della guerra e del potere.
LEI SCRIVE: Lo stesso Putin è poi, insieme alla Cina e all’Iran, il primo
responsabile del protrarsi della spaventosa guerra in Siria. Che non si
combatte sulla luna, ma nelle immediate retrovie del Mediterraneo.
IO LE RISPONDO: Le vorrei far notare che la guerra in
Siria è farina del sacco USA che, se non ha suoi militari sul posto, ha
finanziato organizzazioni criminali, terroristiche e banditesche di elementi
provenienti da vari paesi arabi e del nord africa per capovolgere un governo,
quello di Assad, che non piace all’America e a Israele. Certo i media cosiddetti
“embedded” (cioè quelli omologati di regime) dicono che il cattivo Assad sta
uccidendo i propri cittadini e allora l’eroica e democratica America deve
intervenire per salvare il mondo, però esita a farlo perché i tre cattivoni di
turno Cina, Russia e Iran sono con la Siria. La verità è molto diversa e sta
esattamente all’opposto, ma questo i cittadini da “Bar Sport” non lo possono
sapere, non ci arrivano. Il cittadino medio è troppo pigro per porsi delle
domande e per andare oltre il proprio naso, perciò crede ancora a Babbo  Natale.
LEI SCRIVE: Prima di accomiatarsi da Renzi, Obama gli ha raccontato di quando, violando
il protocollo, sostenne una vacillante regina Elisabetta. Anche l’Europa sta
vacillando paurosamente. Per colpe, innanzitutto, proprie. Servono una visione
e un coraggio nuovi, che da noi solo Renzi stesso sembra avere. Ma anche di non
finire nel frattempo fra le braccia di certi nuovi “salvatori” della patria,
sia interni che esterni. Guarda caso tutti, chi più, chi meno, nemici giurati
dell’Occidente.
IO LE RISPONDO:  Non credo che a noi italiani interessi se
Obama sostenne o meno, in un determinato momento, la regina Elisabetta.
L’Europa non vacilla più. L’Europa, se non si risveglia (e purtroppo ho molti
dubbi in merito) è morta, finita, sotto ogni 
punto di vista. E nemmeno Putin potrà fare qualcosa.  Ha altre gatte da pelare e può fare a meno di
appartenere al G8 visto che la Russia può essere autonoma e sovrana sotto ogni
punto di vista, senza temere nessuno e senza sedersi a fianco di capi di stato
inetti, genuflessi e codardi.
CONCLUDO:
Per quanto
riguarda gli USA, cito ciò che personaggi del calibro di John O’Hara (scrittore
americano), Albert Einstein (fisico e filosofo) e George Clémenceau (politico
francese) dissero a proposito degli USA: Gli
Stati Uniti sono l’unico paese passato dalla barbarie alla decadenza senza
conoscere la civiltà.
D’altronde,
cosa pretendiamo da un Obama che, visitando il Colosseo, lo paragona a qualcosa
di più grande di uno stadio di football oppure da una cinematografia
hollywoodiana che, proprio in questi giorni, su Rete 4 presenta la fiction
intitolata “La Bibbia” dove Sansone ha la pelle nera e i capelli rasta alla Bob
Marley?
Gian Franco
Spotti
Soragna
(Parma)
Telefono:
335-6259121
Soragna, lì
30 Marzo 2014

Il Colosseo presidiato per la visita di Obama
One Comment
  1. L'unica cosa che non condivido del pezzo suddetto è il probizionismo sulle droghe

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