Stati Uniti: la FDA approva l’iniezione COVID di Pfizer per i bambini di cinque anni

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LA FDA APPROVA L’INIEZIONE COVID DI PFIZER PER I BAMBINI DI CINQUE ANNI[1]

Le iniezioni per i bambini potrebbero iniziare già la prossima settimana

Di Calvin Freiburger, venerdì 29 ottobre 2021

WASHINGTON (LifeSiteNews) – La statunitense Food & Drug Administration (FDA) ha dato la sua approvazione venerdì per somministrare il vaccino COVID-19 di Pfizer ai bambini di età tra i cinque e gli undici anni, nonostante i dati limitati sulla sicurezza e una necessità assolutamente inesistente.

L’Associated Press riferisce che la FDA ha dato l’approvazione all’utilizzo di emergenza di dosi ridotte per bambini, un terzo della dose somministrata agli adolescenti e agli adulti. Le raccomandazioni finali da parte degli statunitensi Centers for Disease Control & Prevention (CDC) sono attese per il prossimo martedì, e le vaccinazioni dei bambini potrebbero iniziare a partire dalla fine della prossima settimana.

Pfizer già progetta di “iniziare la spedizione di milioni di fiale di vaccino pediatrico con tappi color arancione per evitare mescolanze con le dosi con il tappo viola per chiunque altro”, secondo l’AP.

La notizia arriva solo pochi giorni dopo che le dosi per bambini avevano ottenuto l’approvazione del Vaccines & Related Biological Products Advisory Committee[2] della FDA – in cui erano state sollevate perplessità soprattutto grazie ad uno dei membri del comitato, il dr. Eric Rubin di Harvard – secondo cui “noi non sapremo mai quanto è sicuro questo vaccino a meno che non inizieremo a darlo. È così che funziona”.

Questo commento ha alimentato le profonde riserve di molti americani sulla sicurezza dei vaccini COVID – timori che l’amministrazione Biden ha fatto poco per dissipare, preferendo la costrizione e l’umiliazione alla trasparenza e alla persuasione.

Le preoccupazioni sulla sicurezza dei vaccini COVID derivano primariamente dal fatto che questi sono stati sviluppati e diffusi molto più velocemente di ogni altro precedente vaccino. I difensori sottolineano che il loro sviluppo non è iniziato da zero, ma si è piuttosto basato su anni di ricerche previe sulla tecnologia mRNA; e che una delle innovazioni della Operazione Warp Speed dell’amministrazione Trump è stata di condurre vari aspetti del processo di sviluppo in modo concomitante piuttosto che sequenziale, eliminando i ritardi non legati alla sicurezza. Tuttavia, questi fattori non giustificano pienamente la condensazione delle fasi delle sperimentazioni cliniche – ognuna delle quali può richiedere da uno a tre anni – a soli tre mesi ciascuna.

Mentre casi di danni gravi riferiti al federale Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) dopo la somministrazione di vaccini COVID rappresentano meno dell’un percento delle dosi totali somministrate negli Stati Uniti, un rapporto del 2010 sottoposto agli statunitensi Department of Health & Human Services (HHS) e Agency of Healthcare Research and Quality (AHRQ) ammonì che il VAERS rilevava “meno dell’1% degli eventi avversi da vaccino”. Un articolo risalente allo scorso maggio di NBC News cita diversi esperti mainstream che riconoscono i “gap” nel monitoraggio federale del vaccino.

Riguardo al COVID e ai bambini, i dati mostrano che costoro sono soggetti a rischio modesto se non nullo, mentre persino esperti altrimenti favorevoli alle nuove iniezioni – come è stato riconosciuto nello scorso luglio dalla pubblicazione di sinistra Wired – sostengono che la possibilità di miocarditi provocate dal vaccino tra giovani maschi mina il persistente ritornello dell’establishment sanitario secondo cui “i benefici della vaccinazione [COVID-19] superano di gran lunga ogni danno”.

Questa estate, una squadra di ricercatori della Johns Hopkins School of Medicine “ha analizzato approssimativamente 48,000 bambini sotto i 18 anni a cui era stato diagnosticato il COVID nei dati dell’assicurazione sanitaria dall’aprile all’agosto 2020”, e ha trovato un “tasso di mortalità zero senza una malattia preesistente come la leucemia”. Il ricercatore capo, dr. Marty Makary, ha accusato il CDC di basare il suo sostegno alla vaccinazione COVID in età scolare su “dati deboli”.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.lifesitenews.com/news/breaking-fda-approves-pfizers-covid-19-vaccines-for-children-as-young-as-five/?utm_source=onesignal1029

[2] Nota del traduttore: Comitato consultivo sui vaccini e relativi prodotti biologici.

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