
OLTRE 200 PERSONALITÀ DELLA CULTURA CHIEDONO IL RILASCIO DEL LEADER PALESTINESE IMPRIGIONATO MARWAN BARGHOUTI
mercoledì 3 dicembre 2025
Oltre 200 importanti personalità della cultura hanno firmato una lettera aperta chiedendo la liberazione di Marwan Barghouti, un importante palestinese che si trova sotto custodia israeliana da 23 anni.
“Esprimiamo profonda preoccupazione per la continua detenzione di Marwan Barghouti, per i violenti maltrattamenti subiti e per la negazione dei diritti legali durante la sua detenzione. Invitiamo le Nazioni Unite e i governi del mondo a impegnarsi attivamente per il rilascio di Marwan Barghouti dalla prigione israeliana”, hanno dichiarato mercoledì i firmatari.
Il gruppo eterogeneo comprende scrittori di fama come Margaret Atwood, Philip Pullman, Zadie Smith e il premio Nobel Annie Ernaux, insieme agli attori Sir Ian McKellen, Benedict Cumberbatch, Tilda Swinton, Josh O’Connor e Mark Ruffalo.
Tra i firmatari figurano anche il conduttore radiofonico ed ex calciatore Gary Lineker, nonché i musicisti Sting, Paul Simon, Brian Eno e Annie Lennox.
Barghouti è ampiamente considerato una delle poche figure politiche capaci di unire diverse fazioni palestinesi e di rilanciare le prospettive di uno Stato palestinese.
Il leader palestinese 66enne è incarcerato da 23 anni a seguito di quello che molti esperti legali hanno a lungo definito “un processo viziato”.
Al momento del suo arresto era un membro eletto del parlamento e rimane una delle figure politiche più popolari tra i palestinesi, spesso in testa ai sondaggi d’opinione come leader nazionale preferito.
Il rifiuto di Israele di rilasciarlo, anche durante il recente scambio di prigionieri seguito al cessate il fuoco di ottobre a Gaza, sembra derivare da preoccupazioni non legate alla sicurezza, ma piuttosto all’influenza politica che potrebbe esercitare se rilasciato.
Sono in corso discussioni tra i funzionari israeliani anche su una nuova legge che potrebbe imporre la pena di morte ai prigionieri palestinesi, con potenziali ripercussioni anche su Barghouti.
La lettera aperta giunge in un momento di crescente preoccupazione internazionale per il futuro di Gaza. Una recente risoluzione delle Nazioni Unite a sostegno della proposta di Washington di istituire una cosiddetta forza internazionale di stabilizzazione all’interno del territorio assediato non è riuscita a convincere i paesi a inviare le proprie truppe.
Diverse importanti organizzazioni palestinesi per i diritti umani si sono opposte alla risoluzione, evidenziando un panorama politico complesso in cui Barghouti dovrebbe muoversi se venisse liberato.
I sostenitori della campagna mirano a riecheggiare il movimento culturale globale che ebbe un ruolo cruciale nella liberazione di Nelson Mandela e nella lotta internazionale contro l’apartheid. Lo stesso Mandela dichiarò nel 2002: “Quello che sta succedendo a Barghouti è la stessa cosa che è successa a me”.
“La storia dimostra che le voci culturali possono alterare il corso della politica”, ha affermato il musicista britannico Brian Eno. “Così come la solidarietà globale ha favorito la libertà di Nelson Mandela, tutti noi abbiamo il potere di affrettare il giorno della liberazione di Marwan Barghouti. La sua liberazione segnerebbe un momento cruciale in questa lotta senza fine e darebbe a tutti noi la speranza di cui abbiamo tanto bisogno”.
Si prevede che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu resisterà a tali richieste, a meno che Washington non prenda misure significative.
Nel 2004, un tribunale israeliano condannò Barghouti a cinque ergastoli più 40 anni di carcere per le accuse di coinvolgimento nelle operazioni durante la seconda Intifada. L’Unione Interparlamentare (IPU), un organismo internazionale, condannò il processo definendolo “gravemente viziato”.
Barghouti è stato ripetutamente tenuto in isolamento senza motivo e ha subito quattro gravi atti di tortura dal 2023, ma si ritiene che sia ancora in grado di assumere una leadership politica se liberato.
Da tre anni gli sono negate le visite della famiglia e i suoi avvocati lo hanno visto solo cinque volte in due anni.
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