Gian Pio Mattogno 

MA FORSE AVEVA RAGIONE EINSTEIN?

Osi muovere la minima critica agli eletti?

Sei ipso facto un bieco antisemita.

Alcuni anni or sono, sul “Canadian Jewish News”, l’ebreo Dan Rosenberg scriveva che chiunque afferma che c’è in atto una guerra al Natale è un antisemita; chi parla in un certo modo di banchieri di New York e di cultura di Hollywood è un antisemita (K. MacDonald, Is it “anti-Semitic” to say there is war on Christmas?, OCCIDENTAL OBSERVER, December 24, 2025, theoccidentalobserver.net).

Recentemente il giornalista Tucker Carlson è stato definito “Antisemita dell’anno” per aver denunciato la guerra genocida dell’entità criminale sionista contro la popolazione inerme di Gaza, e per aver osato rivolgere dure critiche alle attività pro-Israele delle lobby ebraiche americane (Un gruppo di persone pro-Israele nomina Tucker Carlson “Antisemita dell’anno” per aver criticato il genocidio di Gaza, andrecarancini.it).

Critichi la politica imperialistica sionista del macellaio Benjamin Netanyahu? Sei un antisemita, anche se ti chiami Moni Ovadia.

Proprio in questi giorni vari politicanti italioti di destra, di centro e di sinistra, da bravi Shabbath Goyim  si stanno attivando alacremente al servizio della Sinagoga coi loro disegni di legge che equiparano antisionismo e antisemitismo (Punizioni in arrivo per chi critica il Genocida, 8 dicembre 2025, maurizioblondet.it).

Da cosa ha origine questo fervore, questa frenesia di vedere antisemiti anche sotto il letto?

A chi giova in ultima analisi tutto ciò?

Si potrebbero scrivere interi trattati sull’argomento.

Ma la risposta più convincente l’ha certamente fornita l’ebreo Albert Einstein in un suo articolo apparso sulla rivista ebraica “The Jewish Criterion” dal titolo: Why I am a Jew. About Assimilation and Nationalism (February 6, 1931) e riportato in fac-simile da islam-radio.net:

«It may be thanks to anti-Semitism that we are able to preserve our existence as a race; that at any rate is my belief».

(«Forse è grazie all’antisemitismo che noi [ebrei] siamo in grado di preservare la nostra esistenza come razza; questa è almeno la mia convinzione»).