
DIRIGENTE DI HEZBOLLAH: LA RICHIESTA DEGLI STATI UNITI DI DISARMO DELLA RESISTENZA MIRA A FRAMMENTARE IL LIBANO
lunedì 10 novembre 2025
Un esponente del Consiglio politico di Hezbollah, Mahmoud Qamati, ha sottolineato che l’unità nazionale del Libano e la conservazione delle armi della resistenza sono fondamentali per contrastare la “minaccia esistenziale” rappresentata da Israele e dagli Stati Uniti.
“Nessuna fazione politica in Libano dovrebbe schierarsi con il nemico israeliano, soprattutto di fronte alla reale minaccia esistenziale chiamata ‘Grande Israele'”, ha dichiarato Qamati durante una cerimonia commemorativa tenutasi lunedì.
Ha aggiunto: “Esiste un progetto dichiarato per porre il Libano sotto la tutela degli Stati Uniti e di Israele”, aggiungendo che gli Stati Uniti vogliono privare il paese della difesa, dell’economia e della sopravvivenza di base perché “cercano di frammentare il Libano”.
“Quando diciamo che non consegneremo le nostre armi, questa è la posizione minima che possiamo adottare di fronte a questa minaccia esistenziale per il Libano”.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato ai media israeliani ad agosto di sentirsi profondamente legato a “questa visione” di un “Grande Israele”, riferendosi ai territori palestinesi occupati da Israele e a parti di Egitto, Giordania, Siria e Libano, e l’ha descritta come “una missione storica e spirituale”.
Tra i rinnovati appelli americani al disarmo di Hezbollah, un movimento di resistenza che da decenni difende il Libano dalle aggressioni straniere, in particolare da parte di Israele, Qamati ha affermato che la dichiarazione di Netanyahu rappresenta una minaccia reale per il Libano e che il Paese ha il diritto sovrano di rifiutare le imposizioni esterne.
“È nostro diritto nazionale rifiutare gli ordini degli Stati Uniti che cercano di dettare le azioni del nostro governo al servizio di Israele”, ha affermato.
“Questa esperienza siriana è evidente davanti a noi, poiché attua tutto ciò che gli americani le chiedono senza obiezioni. Tuttavia, questa totale sottomissione non ha impedito a Israele di [condurre] attacchi quotidiani contro la Siria”.
“I confini di Israele hanno raggiunto i confini dell’Iraq”, ha avvertito il funzionario di Hezbollah.
Sottolineando che nella regione si stanno verificando grandi cambiamenti che minacciano “non solo il Libano ma tutte le nazioni arabe”, Qamati ha affermato che “dobbiamo mantenere la nostra forza”.
Le sue dichiarazioni giungono mentre i funzionari del governo libanese discutevano della proposta statunitense volta a disarmare Hezbollah e ne approvavano gli “obiettivi” ad agosto.
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