Una lettera del prof. Michael Samuel sulla setta ebraica razzista Chabad-Lubavitch

UNA LETTERA DEL PROF. MICHAEL SAMUEL

SULLA SETTA EBRAICA RAZZISTICA CHABAD-LUBAVITCH.

PROMEMORIA PER GLI ESTENSORI DELLE “LINEE GUIDA SUL CONTRASTO ALL’ANTISEMITISMO NELLA SCUOLA”

 

     Premessa di Gian Pio Mattogno. Come è noto, esponenti dell’UCEI (Unione delle Comunità Ebraiche Italiane) e Shabbath Goyim nostrani hanno elaborato delle linee guida per combattere, così dicono, il proliferare dell’antisemitismo nella scuola.

     (Cfr. Come ti erudisco il pupo. Controindicazioni storico-bibliografiche alle “Linee guida sul contrasto all’antisemitismo nella scuola”. I. Introduzione generale; II. Sputi (e altro) controvento; Shabbat Goyim italioti in soccorso della Sinagoga (andreacarancini.it).

     In questi come in altri scritti viene rimarcato il feroce odio antigentile e anticristiano del giudaismo rabbinico-talmudico in generale, e della setta ebraica Chabad-Lubavitch in particolare.

     Al giorno d’oggi questa potente e influente setta ebraica è diffusa in tutto il mondo.

     Essa è radicata saldamente anche in Italia (Cfr. La storia di Chabad in Italia, chabad.it).

     La lettera pubblica che segue fu scritta un quarto di secolo fa da Michael Samuel, già docente presso il dipartimento di studi ebraici nella Concordia University di Montreal, in data: sabato 16 ottobre 1999.

     (Michael Samuel reports on Media Black Out: Quebec Government funds Racist Jewish cult that claims all Christians and Muslims are “evil”, islam-radio.net).

     Alla luce dello sterminio sistematico messo in atto dall’entità pirata criminale sionista ai danni di quegli “animali in forma di uomo” che sono i goyim palestinesi, questa lettera rimane più che mai tragicamente attuale.

     In calce alla lettera il prof. Samuel invitava lettori e corrispondenti a rivolgersi direttamente al suo proprio indirizzo per ottenere copie delle citazioni riportate (originale ebraico e traduzione inglese), a scrivere al Sindaco e ai consiglieri comunali di Cote St. Luc, Montreal, Quebec, Canada, e ad inviare le loro eventuali proteste al rabbino M. Raskin, leader locale della setta ebraica.

     Fra i nostrani sempiterni propugnatori delle misure di contrasto all’odio religioso, razzistico etc. etc. si leverà mai qualcuno a protestare contro l’odio religioso e razzistico predicato dalla setta ebraica Chabad-Lubavitch?    

     Dubito fortemente che gazzettieri, intellettuali e politicanti Shabbat Goyim italioti abbiano lo stesso coraggio del prof. Samuel.

Il governo finanzia una setta razzista, la quale sostiene che tutti i cristiani e i musulmani sono “malvagi”.

Il Codice penale del Canada (par. 281,2,2) identifica i colpevoli di “Promozione volontaria dell’odio” in questi termini:

«Chiunque, tramite dichiarazioni, al di fuori di conversazioni private, promuova volontariamente l’odio contro qualsiasi gruppo identificabile, è colpevole di un reato perseguibile d’ufficio, ed è passibile di due anni di reclusione, etc.».

Nel 1998 il governo del Quebec promise quasi un milione di dollari alla setta messianica fanatica nota come “Chabad-Lubavitch”. Eppure questa setta ha sfacciatamente pubblicato, diffuso, insegnato e promosso l’odio contro un gran numero di “gruppi identificabili” (cristiani, musulmani e tutti gli altri non-ebrei), definendoli esseri subumani e demonici.

Nelle citazioni che seguono, tratte dalla loro stessa letteratura e nella loro traduzione inglese ufficialmente approvata, i membri di Chabad-Lubavitch dichiarano esplicitamente che cristiani e musulmani sono “malvagi”. Per quale ragione? Perché suppongono che essi siano stati creati e sostenuti dalle forze sataniche dell’universo (chiamate nel loro gergo “kelipot” o gusci).

Mi chiamo Michael Samuel. Sono un ex professore del dipartimento di studi giudaici della Concordia University di Montreal ed ho una domanda per te:

Cosa faresti se una setta razzista cercasse di costruire il suo quartier generale nel tuo quartiere?

Cosa succederebbe se la setta razzista prendesse di mira specificatamente i giovani, insegnando loro che tutti i cristiani e musulmani sono:

  1. creature malvagie e sataniche fin dalla nascita (facendo di tutti i bambini gentili dei “piccoli demoni”);
  2. peggiori dei vermi;
  3. non esseri realmente viventi, ma già “morti”;
  4. da convertire tutti con la forza e da soggiogare da parte del “Messia”, la cui venuta è loro sacro dovere affrettare?

Questi sono solo alcuni degli insegnamenti razzisti del culto fanatico messianico chiamato Chabad-Lubavitch.

Questo culto, mascherato da “ebraismo autentico”, ha ricevuto dal governo del premier Lucien Bouchard del Quebec una promessa di finanziamenti pari a quasi un milione di dollari per costruire il suo nuovo complesso religioso a Cote St. Luc, Montreal.

Per quale ragione tutto ciò dovrebbe interessarti?

Perché Chabad-Lubavitch non è solo un problema nostro; esso potrebbe diventare anche un problema tuo.

È un’organizzazione estremamente potente a livello mondiale. Il suo potere finora ha intimidito i media, che hanno paura di esporre pubblicamente le prove del razzismo qui riportate per timore di essere accusati di antisemitismo.

Abbiamo disperatamente bisogno del vostro aiuto per rompere questo blackout mediatico.

Chabad-Lubavitch si approfitta di giovani in cerca di identità e senso religioso. Sta facendo proseliti diffondendo aggressivamente il suo bigottismo religioso in tutto il mondo, soprattutto nei campus universitari. È probabile che Chabad-Lubavitch sia già presente nella vostra città.

Ecco tre passaggi tipicamente razzisti tratti dal libro di base di Chabad-Lubavitch, intitolato “Likute Amarim” o “Tanya”. È uno dei testi principali utilizzati nei loro programmi o “outreach” di indottrinamento.

Si noti che utilizzo la loro traduzione inglese, ufficialmente approvata (pubblicata dalla loro Kehot Publication Society, New York-London, 1973).

Nel primo capitolo di quest’opera leggiamo:

«Le anime delle nazioni del mondo (cioè tutti i cristiani, musulmani, buddisti, etc.) emanano tuttavia dalle altre “kelipot” impure (forze del male) che non contengono alcun bene» (p. 5).

Più avanti leggiamo:

«Tuttavia le “kelipot” sono distinte in due gradi, uno superiore e l’altro inferiore. Il grado inferiore è costituito dalle tre “kelipot” che sono completamente malvagie e impure, e non contengono alcun bene … Da esse scaturiscono e derivano le anime di tutte le nazioni del mondo (cioè tutti i cristiani, musulmani etc.) e l’esistenza stessa dei loro corpi, ed anche le anime di tutte le creature viventi che sono impure e inadatte al consumo» (cap. 6, p. 25).

Pertanto Chabad-Lubavitch accomuna i non-ebrei ai maiali, serpenti e vermi, e a tutte le altre «creature che sono impure e inadatte al consumo».

Il terzo passaggio non lascia alcun dubbio sul loro bigottismo razzista e religioso:

«Per delucidare ulteriormente, è necessario chiarire il significato del versetto: “La candela di Dio è l’anima (neshamah) dell’uomo”. Ciò significa che le anime degli ebrei, che sono chiamati “uomini”, sono, a titolo d’esempio, come la fiamma di una candela, la cui natura è sempre quella di scintillare verso l’alto … Ora, questo è un principio generale in tutto il regno della santità … Ciò è in diretto contrasto con le cosiddette “kelipot” e con la “sitra achara” (l’altro lato malvagio), da cui derivano le anime dei gentili … Pertanto essi (i gentili) sono chiamati “morti” …» (cap. 19, pp. 77, 79).

Questo testo chiarisce che per Chabad-Lubavitch solo gli ebrei sono considerati uomini (“chiamati uomini”).

Essi insegnano che i non-ebrei sono creature subumane che a malapena si qualificano come esseri viventi (sono chiamati “morti”).

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