Una donna ebrea sodomizzata da un animale può sposare un sommo sacerdote (Yebamoth 59ab)

DELIZIE TALMUDICHE.

UNA DONNA EBREA SODOMIZZATA DA UN ANIMALE

PUÒ SPOSARE UN SOMMO SACERDOTE (YEBAMOTH 59ab)

 

Daat Emet, Is a girl who has had sexual relations, daatemet.org.

Rabbi Adin Steinsaltz, Masechet Yevamoth 57a-63b (Yevamoth 59ab), Orthodox Union, ou.org.

Su Daat Emet cfr.: Quando le critiche al giudaismo talmudico arrivano da Israele, andreacarancini.it; La nazione ebraica è il popolo eletto per realizzare lo scopo della creazione. Uno scritto di Daat Emet, andreacarancini.it.

Daat Emet:

Un Sommo Sacerdote può sposare solo una donna vergine, poiché è scritto: “Il Sommo Sacerdote … prenderà in moglie una donna nella sua verginità” (Lev. 21,13).

Le Scritture specificano ulteriormente ed affermano: “Non sposerà una vedova, una donna divorziata, una donna contaminata [da un rapporto proibito], una prostituta, ma prenderà in sposa una vergine del suo popolo” (Lev. 21,14).

I primi saggi (Tannaim) non erano d’accordo sulla definizione della “vergine” che potesse sposare un Sommo Sacerdote.

Secondo un saggio, una volta raggiunta l’età della pubertà (oltre i dodici anni e mezzo), ella non è considerata completamente vergine, poiché l’imene di una giovane donna si contrae. Se ha avuto rapporti anali, ma il suo imene rimane intatto, può sposare un Sommo Sacerdote.

Secondo un altro saggio, è vero esattamente il contrario: una giovane donna, anche se il suo imene si è contratto, può sposare un Sommo Sacerdote, poiché parte del suo imene rimane integro, ma se ha avuto rapporti anali le è proibito di sposare un Sommo Sacerdote.

Gli studiosi hanno spiegato questo disaccordo interpretando le parole “nella sua verginità”.

Poiché le Scritture avrebbero potuto dirlo in modo più semplice – “prenderà una donna vergine” – ma hanno scelto di usare la frase più ampia “prenderà una donna nella sua verginità”, ciò implica, affermano gli studiosi, che questa ulteriore ampiezza della frase debba essere soggetta a esegesi.

Secondo il primo saggio, questo significa che a una giovane donna, il cui imene si è ristretto, non è permesso, e che a una giovane donna che ha avuto rapporti anali è permesso.

L’altro saggio ha interpretato la cosa in senso opposto.

Gli studiosi si chiedono ancora se una giovane donna che fa sesso anale sia considerata una harlot (prostituta) [nel testo originale compare il termine zonah], poiché il saggio rabbi Elazar ha affermato che qualsiasi donna single che abbia avuto rapporti sessuali per piacere e non allo scopo di sposarsi, anche se si tratta di sesso anale, è considerata una prostituta.

Ad una prostituta è proibito di sposare un Sommo Sacerdote, poiché è scritto: “Una vedova, o una donna divorziata, o una donna contaminata, queste non le sposerà”.

In questo caso gli studiosi si chiedono se colei che ha avuto rapporti anali sia proibita in quanto prostituta, e non ci sia bisogno di proibirla al Sommo sacerdote sulla base dell’esegesi di cui sopra, secondo cui non è considerata vergine.

Lo stesso Rav Yossef risponde che l’esegesi di cui sopra è utile nel caso che la donna abbia avuto rapporti anali con un animale. Da un lato, non è considerata prostituta, ma dall’altro è considerata come una che ha avuto rapporti sessuali.

Uno degli studiosi, Abaye, osserva che l’affermazione di Rav Yossef si contraddice. Se il sesso anale di una giovane donna la definisce come una che ha avuto rapporti sessuali, allora ella deve essere considerata una prostituta, e le due affermazioni non possono essere separate.

Il saggio continua affermando che non si possono trarre analogie dal caso di una giovane donna il cui imene è stato lacerato senza aver avuto rapporti sessuali (ad esempio, perché un pezzo di legno è entrato nel suo organo sessuale  e le ha lacerato l’imene, e a cui quindi, secondo Rabbi Elazar, è proibito di sposare un Sommo Sacerdote) e da quello di una giovane donna il cui ano è stato penetrato da un pezzo di legno, poiché non v’è giovane donna che non si sia pulita l’ano con una pietra e la pietra non le abbia penetrato il bordo dell’ano.

Se si facesse un’analogia del genere, al Sommo Sacerdote sarebbe proibito di sposare chiunque.

Quindi rimane la domanda di cui sopra: in quale caso una giovane donna che ha avuto rapporti anali è considerata come una che ha avuto rapporti sessuali, senza però essere una prostituta?

Rav Zira risponde che questo è il caso di una giovane donna che si è sposata, ha avuto solo rapporti anali, e poi il matrimonio è fallito. In questo caso non è considerata una prostituta, poiché il sesso era parte del matrimonio, ma è considerata come una che ha avuto rapporti sessuali, e non una vergine.

Secondo un altro saggio, Samuel, una giovane donna che ha avuto rapporti sessuali con un animale non è considerata una prostituta e può sposare un sacerdote, e persino un Sommo sacerdote.

Anche se il suo imene è stato lacerato durante questo atto sessuale, è considerata come una in cui è penetrato un pezzo di legno e le ha lacerato l’imene, ed alcuni saggi le permetterebbero di sposare un Sommo sacerdote.

Vi fu un incidente nel villaggio di Haitalu [Hitlu], dove una giovane donna stava spazzando la casa.

Un cane la inseguì e la sodomizzò.

Chiesero consiglio a Rabbi Yehuda HaNasi, il quale le permise di sposare un sacerdote, poiché ella non doveva essere considerata una prostituta.

Rabbi Adin Steinsaltz:

La Mishnah sul nostro daf [pagina] delinea le regole di un kohen gadol (Sommo Sacerdote), che sono stabilite dalla Torah (Lev. 21,10-15), riguardo a chi può sposare, più ancora di un sacerdote ordinario.

Mentre un kohen ordinario non può sposare una gerusha (divorziata), una zonah (prostituta) o una chalala (donna contaminata da un rapporto sessuale proibito), il kohen gadol non può sposare nemmeno una almanah (vedova), ma può sposare solo una betula (vergine).

La Gemara discute dettagliatamente la definizione tecnica di questi termini allo scopo di chiarire le regole del matrimonio sia per un kohen ordinario che per un kohen gadol.

Secondo una sentenza riportata da Rav Shimi bar Chiya, una donna che ha avuto rapporti con un animale non rientra in nessuna delle categorie proibite, ed un kohen sarebbe autorizzato a sposarla, anche se ella è passibile di pena di morte per le sue azioni (se lo ha fatto intenzionalmente).

La Gemara prosegue poi che una storia del genere è realmente accaduta. Nella città di Hitlu, una giovane donna stava tranquillamente pulendo la casa, quando fu violentata da un cane. Secondo alcuni manoscritti sarebbe stata una scimmia (kof).

Il caso fu portato davanti a Rabbi Yehuda HaNasi, il quale stabilì che ella poteva sposare un kohen. Samuel aggiunse che, secondo la Gemara, poteva persino sposare un kohen gadol.

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