I PAESI BASSI METTONO AL BANDO I MINISTRI ISRAELIANI BEN-GVIR E SMOTRICH PER AVER INCITATO ALLA VIOLENZA E ALLA PULIZIA ETNICA A GAZA
martedì 29 luglio 2025
I Paesi Bassi hanno definito i ministri israeliani Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich persone non gradite, imponendo loro un divieto d’ingresso a causa degli inviti alla violenza dei coloni contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata e alla pulizia etnica nella Striscia di Gaza.
“Il governo ha quindi deciso di dichiarare i ministri israeliani Smotrich e Ben-Gvir persone non gradite e si impegna a registrarli come stranieri indesiderati nel sistema di registrazione Schengen”, ha annunciato il ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp in una dichiarazione rilasciata lunedì sera.
Ha chiarito che il divieto è una conseguenza della loro promozione dell’aggressione dei coloni nei confronti dei palestinesi, della crescita degli insediamenti israeliani illegali e delle loro richieste di pulizia etnica a Gaza.
Veldkamp ha dichiarato che l’ambasciatore israeliano nei Paesi Bassi sarebbe stato convocato, esortando l’amministrazione del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a modificare il suo attuale approccio, descritto come “intollerabile e indifendibile”.
La decisione olandese fa seguito alle azioni simili intraprese il mese scorso da Gran Bretagna, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Norvegia.
I Paesi Bassi sono anche il secondo paese dell’UE a mettere al bando Smotrich e Ben Gvir, dopo che la Slovenia ha annunciato il proprio divieto all’inizio di questo mese.
In una dichiarazione, il governo sloveno ha accusato i due ministri di incitare alla “violenza estrema e a gravi violazioni dei diritti umani dei palestinesi” con “le loro dichiarazioni genocide”.
Martedì, Ben-Gvir ha risposto alla misura dei Paesi Bassi, affermando che avrebbe continuato a lavorare per il bene del regime di Tel Aviv.
Lunedì sono aumentate le tensioni tra il presidente israeliano Isaac Herzog e il primo ministro olandese Dick Schoof, in seguito alla dichiarazione forte dei Paesi Bassi, che ha proposto misure punitive europee contro Israele in risposta al deterioramento della situazione umanitaria a Gaza.
Schoof ha dichiarato in un post sui social media di aver convocato una riunione di emergenza con i suoi vice primi ministri, il ministro degli Esteri e il ministro della Difesa per discutere di quella che ha definito la devastante crisi umanitaria in atto a Gaza.
Il primo ministro olandese ha sottolineato la determinazione dei Paesi Bassi a garantire un accesso umanitario rapido e senza ostacoli a Gaza.
Ha inoltre affermato che, qualora l’Unione Europea dovesse constatare che Israele non ha rispettato i propri doveri umanitari, il governo olandese approverebbe misure volte a escludere il regime di Tel Aviv dall’iniziativa di ricerca Horizon Europe dell’UE.
Schoof ha elaborato la sua posizione, suggerendo che se l’UE dovesse imporre misure contro Israele, i Paesi Bassi sosterrebbero ulteriori azioni, che potrebbero includere ripercussioni legate al commercio, e prenderebbero in considerazione anche misure nazionali unilaterali per intensificare la pressione sul regime israeliano.
Herzog si è limitato a deviare l’attenzione affermando che le osservazioni di Schoof “non riflettono lo spirito o i dettagli” di una precedente telefonata tra i due, aggiungendo: “Sarebbe un enorme errore se l’UE adottasse tali misure, soprattutto alla luce degli sforzi umanitari in corso e intensificati da Israele”.
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