Gian Pio Mattogno: Una confidenza di David Ben Gurion a Nahum Goldmann sulla questione palestinese

Gian Pio Mattogno 

UNA CONFIDENZA DI DAVID BEN GURION A NAHUM GOLDMANN

SULLA QUESTIONE PALESTINESE

Nel suo libro The Jewish Paradox (London, 1978), il leader sionista Nahum Goldmann ricorda che una notte del 1956 era rimasto solo col primo ministro israeliano David Ben Gurion.

Era una bella notte d’estate, ed egli ebbe una conversazione a cuore aperto con Ben Gurion sulla questione araba (p. 99):

«“Non comprendo il tuo ottimismo”, mi disse Ben Gurion. “Per quale ragione gli Arabi dovrebbero fare la pace? Se io fossi un leader arabo, non scenderei mai a patti con Israele. È naturale: noi abbiamo preso il loro paese. Certo, Dio l’ha promesso a noi, ma per loro che importanza ha? Il nostro Dio non è il loro. Noi siamo originari di Israele, è vero, ma duemila anni fa, e cosa importa a loro di questo?

     «Ci sono stati l’antisemitismo, i nazisti, Hitler, Auschwitz, ma tutto questo era colpa loro? Essi non vedono che una cosa: siamo venuti qui noi e abbiamo rubato il loro paese. Perché dovrebbero accettarlo? Forse fra una o due generazioni l’avranno dimenticato, ma per ora non v’è alcuna chance. Quindi le cose stanno semplicemente così: dobbiamo restare forti ed avere un esercito potente. La nostra politica è tutta qui. Altrimenti gli Arabi ci distruggeranno”».

“I don’t understand your optimism”, Ben Gurion declared. “Why should the Arabs make peace? If I was a Arab leader I would never make terms with Israel. That is natural: we have taken their country. Sure, God promised it to us, but what does that matter to them? Our God is not theirs. We come from Israel, it’s true, but two thousand years ago, and what is that to them?

     «There has been antisemitism, the Nazis, Hitler, Auschwitz, but was that their fault? They only see one thing: we have come here and stolen their country. Why should they accept that? They may perhaps forget in one or two generation’s time, but for the moment there is no chance. So it’s simple; we have to stay strong and maintain a powerful army. Our whole policy is there. Otherwise the Arabs will wipe us out”»).    

     Più di tanti libri, e più di tante chiacchiere proferite dagli ebrei e dai loro utili idioti Shabbath goyim, italioti e non, queste parole di un primo ministro israeliano spiegano la vera genesi e la vera giustificazione della politica di sterminio del popolo palestinese scientemente messa in atto oramai da decenni dall’entità pirata, imperialistica e criminale sionista.   

One Comment
    • a.carancini
    • 15 Giugno 2025

    Una postilla a questo post di Gian Pio Mattogno. Non tutti gli ebrei sono a favore dello sterminio del popolo palestinese. Ad esempio, in questi giorni, c’è stato il primo congresso internazionale ebraico antisionista:
    https://www.byoblu.com/2025/06/15/vienna-primo-congresso-internazionale-ebraico-antisionista-la-memoria-deve-guidarci-alla-giustizia/
    Se oggi siamo molto più informati, rispetto al passato, sulla persecuzione del popolo palestinese, lo dobbiamo anche a storici ebrei come Ilan Pappe. Mi sembrava giusto ricordarlo.

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