Gian Pio Mattogno: Ora ci mancava pure la Shabbath Goyah!

Gian Pio Mattogno 

ORA CI MANCAVA PURE LA SHABBATH GOYAH!

URSULA VON DER LEYEN E I VALORI FONDATIVI TALMUDICI DELL’EUROPA 

     Ricordavo di recente (Shabbath Goyim in soccorso della Sinagoga, andreacarancini.it) che nella tradizione ebraica esiste la figura dello Shabbath Goy (il goy – plur. goyim, femm. goyah – dello Shabbath), cioè il non-ebreo che durante la festività ebraica del sabato svolge alcune mansioni religiose proibite in quel giorno all’ebreo.

Sottolineavo che al giorno d’oggi lo Shabbath Goy ha enormemente ampliato le sue mansioni al servizio della Sinagoga, ed è attivo non solo il sabato, ma tutti i giorni di tutte le settimane dell’anno, e come tutti i buoni servi che si rispettino è talmente servizievole da anticipare perfino gli ordini del padrone.

Ora apprendiamo che in un brevissimo video che circola in rete, estratto di un discorso tenuto nel 2022 da Ursula von der Leyen all’Università israeliana Ben-Gurion del Negev in occasione del conferimento di una laurea ad honorem (per quali servigi è facile intuirlo), la Presidente della Commissione europea ci fa sapere che «Europe has the values of the Talmud, the Jewish sense of personal responsability, of justice and solidarity» (“i valori dell’Europa sono quelli del Talmud, vale a dire il senso ebraico della responsabilità, della giustizia e della solidarietà”) (sic!!).

Ci si è chiesti opportunamente che cosa abbia letto la von der Leyen del Talmud, un testo dove Gesù è definito “bastardo” e la Madonna “prostituta” (M. Iozzino, Geopolitica del Talmud (11 aprile 2025), ilprimatonazionale.it) e dove il non-ebreo viene considerato un idolatra spregevole, empio e impuro, che l’ebreo è autorizzato a odiare, discriminare, ingannare, derubare e, all’occorrenza, perfino uccidere (H. De Vries De Heekelingen, L’atteggiamento del Talmud di fronte al non-ebreo, andreacarancini.it).

Non meno opportunamente Diego Fusaro (Von der Leyen nel 2022: “L’UE si riconosce nel Talmud”, una dichiarazione che serve a ribadire il sostegno alle politiche imperialistiche di Israele, ilgiornaleditalia.it) osserva che queste parole surreali, da intendersi come fondative del costrutto tecnocratico di Bruxelles, solo apparentemente sono spaesanti e prive d’ogni logica, ma al contrario hanno un senso profondo.

Fusaro coglie acutamente l’apparente paradosso di una Unione Europea, ben rappresentata da Ursula von der Leyen, che nega tanto alla cultura classica, quanto a quella cristiana, ogni valore fondativo dell’Europa, ma al tempo stesso lo rivendica ai «valori» del Talmud, e chiosa:

«Il richiamo al Talmud deve essere allora essere inteso a nostro giudizio, come l’ennesima sottolineatura sottotraccia del fatto che l’Unione Europea supporta sempre e comunque le politiche imperialistiche di Israele, schierandosi contro le sacrosante ragioni del popolo palestinese. Insomma, un richiamo trasversale, utile solo a sottolineare una volta di più l’allineamento integrale dell’Unione Europea all’imperialismo dominante».

Insomma, ora ci mancava pure la Shabbath Goyah!

Sì, proprio la goyah, la donna non ebrea in generale che la tradizione rabbinico-talmudica considera idolatra, prostituta, creatura impura e fonte di impurità, intrinsecamente immorale e lussuriosa, animale nocivo, simile agli asini, generata da un seme marcio! (G.P. Mattogno, La donna non ebrea nel Talmud e nella tradizione rabbinica, andreacarancini.it).

Con questa delirante esternazione, e con tutti gli atti che ne fanno da corollario, la Shabbath Goyah Ursula von der Leyen, al pari di tutti i suoi colleghi maschi Shabbath Goyim, entra di diritto a far parte del sodalizio U.I.S.P.E. (Utili Idioti in Servizio Permanente Effettivo) in soccorso della Sinagoga.

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