La morte di Peter Fonda ha fatto tornare alla memoria il suo film più celebre: Easy Rider. Questo film è passato alla storia come espressione della cultura hippie della fine degli anni ’60 e tuttavia si può fare su di esso la seguente riflessione: sembra un film antisistema ma non lo è. Sotto l’apparenza della celebrazione degli stili di vita “alternativi” dell’epoca, viene operata una sottile denigrazione dei medesimi: il film ci dice che i due protagonisti sono due spacciatori di cocaina e che hanno investito una parte dei loro guadagni proprio nell’acquisto delle celeberrime moto. Gli hippie e i contestatori in fondo non sono altro che spacciatori di droga, questo il messaggio veicolato dal film: un messaggio che non è incompatibile con la guerra spietata che le agenzie governative americane conducevano contro i predetti hippie e contestatori. Anche un film come questo (e gli altri prodotti all’epoca dalla cosiddetta Nuova Hollywood) rientra quindi nei canoni della propaganda cinematografica americana così brillantemente evidenziati dal compianto John Kleeves.
Recent Posts
La guerra di Trump alle università americane
GUERRA AL MONDO ACCADEMICO: CONGELAMENTO DEI FINANZIAMENTI PER MILIARDI DI DOLLARI ALLE UNIVERSITÀ STATUNITENSI A CAUSA DELLE PROTESTE PRO-PALESTINA di Humaira Ahad, martedì 12 agosto 2025 Un tempo considerate il punto di ...
I tunisini protestano contro il piano del governo libanese di disarmare Hezbollah
I TUNISINI PROTESTANO CONTRO IL PIANO DEL GOVERNO LIBANESE DI DISARMARE HEZBOLLAH sabato 9 agosto 2025 Decine di attivisti hanno preso parte a una protesta davanti all'ambasciata libanese in Tunisia per denunciare ...
La relatrice speciale delle Nazioni Unite chiede all’organismo calcistico europeo di espellere Israele dalle competizioni
LA RELATRICE DELLE NAZIONI UNITE CHIEDE ALL'ORGANISMO CALCISTICO EUROPEO DI ESPELLERE ISRAELE DALLE COMPETIZIONI domenica 10 agosto 2025 La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i diritti umani nei territori palestinesi occupati ...
Leave a comment