Jacob Cohen: Israele usa l’Olocausto come giustificazione dell’occupazione

STUDIOSO EBREO MAROCCHINO: “ISRAELE USA L’OLOCAUSTO COME GIUSTIFICAZIONE DELL’OCCUPAZIONE”[1]

Lo studioso ebreo marocchino, Jacob Cohen, che è conosciuto per le sue idee antisioniste, ha affermato che “Israele sta ancora utilizzando la causa dell’Olocausto per giustificare l’occupazione e ottenere la solidarietà dell’opinione pubblica globale”.

La dichiarazione di Cohen è giunta durante un seminario intitolato “L’Olocausto e l’Agenda sionista”, che era organizzato dal non governativo Gruppo di Lavoro Nazionale per la Palestina a Rabat.

Cohen, che è un attivista dei diritti umani e uno scrittore, ha aggiunto: “Israele sta cercando di investire su questa causa sin dagli anni ’70 per redimere la sua immagine pubblica e distrarre il mondo dalle violazioni commesse contro il popolo palestinese”.

“Gli israeliani cercano sempre di sollevare questo argomento per suggerire che Israele è minacciato”, ha osservato.

Cohen ha continuato: “A livello nazionale, tutti i governi israeliani cercano di radicare l’argomento Olocausto nella coscienza dei cittadini israeliani per continuare a diffondere paura e violenza e creare uno stato di permanente disposizione alla guerra”.

Cohen ha fatto notare che dopo che alcuni paesi della Ue hanno boicottato alcuni prodotti israeliani provenienti da insediamenti in Cisgiordania, “la risposta di Israele è stata di pubblicare diverse immagini che mostravano mercanti ebrei boicottati dai nazisti, sostenendo che c’è un tentativo di riprodurre lo stesso scenario dell’Olocausto. Questa propaganda ha indotto molti paesi a riconsiderare l’idea di boicottare i prodotti israeliani”.

Cohen ha anche fatto notare che “la lobby ebraica lavora per trasformare l’Olocausto in un evento storico incontestabile, che non deve essere sottoposto ad un esame accurato come altre narrazioni storiche. Parimenti, questa lobby cerca di bloccare ogni genere di ricerca riguardante questo argomento”.

Egli ha affermato: “la lobby ebraica proibisce l’uso del termine “Olocausto” per descrivere le sofferenze dei perseguitati indiani o africani, consacrando tutti i possibili sforzi per riservare l’uso di tale termine esclusivamente agli ebrei”.

Cohen ha osservato che “vi sono molti tipi di atti repressivi che possono essere definiti come un Olocausto e non solo quelli relativi agli ebrei”.

Cohen, che è nato nella città marocchina di Meknes, ha confermato che “Israele non vuole la pace e si fonda su un sistema che non può rinunciare all’uso degli armamenti”.

 

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.middleeastmonitor.com/20190109-jewish-moroccan-scholar-israel-uses-holocaust-as-a-justification-of-occupation/

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