
(Photo by Anadolu Agency)
ISRAELE APPROVA 764 UNITÀ DI COLONI ILLEGALI IN CISGIORDANIA, IN UN CONTESTO DI CRESCENTE VIOLENZA CONTRO I PALESTINESI
mercoledì 10 dicembre 2025
Israele ha dato l’approvazione definitiva per 764 nuove unità di insediamento nella Cisgiordania occupata, aumentando le tensioni a causa dell’aumento degli attacchi dei coloni contro i palestinesi nelle ultime settimane.
L’annuncio è arrivato mercoledì dal ministro delle finanze israeliano di estrema destra, Bezalel Smotrich, che ha descritto la costruzione come parte di un “processo strategico per rafforzare gli insediamenti e garantire la continuità della vita, della sicurezza e della crescita”.
Da quando ha assunto l’incarico alla fine del 2022, ha affermato Smotrich, il regime israeliano ha approvato più di 51.000 unità abitative nei territori occupati.
La mossa ha suscitato l’immediata condanna dei funzionari palestinesi e della comunità internazionale, con Wasel Abu Yousef, membro del Comitato esecutivo dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina, che ha affermato: “Tutti gli insediamenti sono illegali… e sono contrari a tutte le risoluzioni di legittimità internazionale”.
La maggior parte dei paesi del mondo ritiene che gli insediamenti israeliani sui territori occupati siano illegali secondo il diritto internazionale, citando numerose risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e ha anche chiesto l’immediata cessazione delle attività di insediamento.
Queste espansioni si verificano in un contesto di forte aumento della violenza dei coloni in tutta la Cisgiordania occupata. Secondo i rapporti delle Nazioni Unite, nel solo mese di ottobre sono stati registrati almeno 264 episodi contro i palestinesi in Cisgiordania, il numero mensile più alto da quando le Nazioni Unite hanno iniziato a monitorare tali episodi nel 2006.
Gli attacchi includono assalti da parte di coloni e incursioni dell’esercito israeliano, che sono aumentati da quando Israele ha lanciato la sua guerra genocida a Gaza nell’ottobre 2023.
La violenza si è intensificata durante la raccolta delle olive da parte dei palestinesi, tra ottobre e inizio novembre.
Gli osservatori dei diritti umani avvertono che i palestinesi devono far fronte a crescenti minacce alla vita, sfollamenti e violenze, mentre l’espansione degli insediamenti e le operazioni militari continuano a destabilizzare la regione.
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