LA GRAN BRETAGNA HA FORNITO OLTRE 100.000 PROIETTILI A ISRAELE IN UN SOLO MESE DURANTE IL GENOCIDIO DI GAZA
mercoledì 1 ottobre 2025
Una recente indagine ha scoperto che la Gran Bretagna ha fornito un totale di 110.000 proiettili a Israele ad agosto, nel contesto della guerra genocida in corso contro Gaza da parte dell’esercito israeliano.
Secondo il rapporto pubblicato dall’emittente televisiva pubblica britannica Channel 4, la spedizione, del valore di circa 20.000 sterline (quasi 27.000 dollari), rientra in un’ondata più ampia di esportazioni di armi dal Regno Unito al regime di Tel Aviv, con spedizioni totali di questo agosto che superano le 150.000 sterline, il secondo totale mensile più alto registrato da gennaio 2022.
Il rapporto ha evidenziato che gli articoli acquisiti tramite una spedizione erano classificati come “proiettili” nel codice doganale israeliano.
Le spedizioni aggiuntive effettuate durante quel mese comprendevano componenti per “carri armati”, componenti “di fucili da caccia o carabine” e un’ampia categoria “altro” che comprendeva proiettili, esplosivi e munizioni.
“La nostra analisi dei dati dell’Autorità fiscale israeliana mostra che munizioni per un valore di circa 400.000 sterline sono arrivate dal Regno Unito e sono passate attraverso la dogana israeliana nel giugno 2025, la cifra più alta in un solo mese da quando sono iniziati i registri disponibili più di tre anni fa”, si legge nel rapporto.
La decisione è arrivata il giorno dopo l’approvazione di una mozione del partito laburista al governo in Gran Bretagna, in cui si affermava che l’ONU aveva stabilito che Israele sta perpetrando un genocidio a Gaza, una conclusione in netto contrasto con il rifiuto del governo britannico di etichettarlo come genocidio.
Nel settembre 2024, il Regno Unito ha sospeso circa 30 delle 350 licenze di esportazione di armi al regime israeliano dopo che una revisione ha rivelato un “chiaro rischio che alcune esportazioni militari potessero essere utilizzate in violazione del diritto internazionale umanitario”, come affermato dal Foreign, Commonwealth and Development Office.
Tuttavia, è stata fatta un’eccezione per i componenti del jet F-35.
L’organizzazione palestinese per i diritti umani al-Haq, con sede nella Cisgiordania occupata, ha intentato un’azione legale a gennaio contro il Dipartimento per gli affari e il commercio (DBT) del Regno Unito per la sua decisione di esentare le parti.
Al-Haq e la Global Legal Action Network (GLAN) sostengono che il governo sta violando sia il diritto interno che quello internazionale sfruttando una scappatoia che consente la fornitura di pezzi di ricambio a Israele attraverso il pool globale di pezzi di ricambio e le nazioni partner dell’F-35.
Si dice che il Regno Unito fornisca circa il 15 percento dei componenti utilizzati nei caccia F-35 utilizzati da Israele.
Dall’inizio della guerra di Gaza nell’ottobre 2023, gli attacchi israeliani hanno ucciso almeno 66.097 persone e ne hanno ferite altre 168.536.
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