Documenti trapelati rivelano un patto segreto arabo-israeliano contro l’Iran durante la guerra di Gaza

DOCUMENTI TRAPELATI RIVELANO UN PATTO SEGRETO ARABO-ISRAELIANO CONTRO L’IRAN DURANTE LA GUERRA DI GAZA: ARTICOLO

domenica 12 ottobre 2025

Documenti militari americani trapelati hanno svelato una partnership segreta guidata dagli Stati Uniti tra Israele e sei stati arabi chiave contro l’Iran, nel contesto della guerra genocida del regime occupante contro Gaza.

Documenti trapelati in un articolo pubblicato sabato dal quotidiano americano The Washington Post hanno rivelato che la partnership, nota come “Regional Security Construct”, è stata creata tra Qatar, Bahrein, Egitto, Giordania, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti sotto la guida del Comando Centrale degli Stati Uniti nel 2022 per affrontare quelle che sono state definite “minacce” provenienti dall’Iran.

Secondo l’articolo, la partnership si è ampliata silenziosamente fino al 2025, collegando i sei stati arabi in una rete di difesa aerea condivisa progettata per “combattere i missili e i droni dell’Iran”, in seguito agli attacchi di rappresaglia pro-Palestina della Repubblica islamica contro i territori occupati e all’aggressione di 12 giorni del regime contro Teheran, sostenuta dagli Stati Uniti.

“I documenti dimostrano che la minaccia rappresentata dall’Iran è stata la forza trainante dietro i legami più stretti, promossi dal Comando Centrale dell’esercito statunitense, noto come Centcom”, afferma il documento, aggiungendo che i documenti etichettano l’Iran e i suoi partner regionali come l’”Asse del Male”.

L’articolo ha evidenziato che le parti hanno tenuto dietro le quinte anni di incontri segreti e addestramenti congiunti in Bahrein, Egitto, Giordania, Qatar e Stati Uniti, concentrandosi sulla lotta all’Iran e sulla lotta alla guerra nei tunnel sotterranei utilizzata dal movimento di resistenza palestinese Hamas e da altre fazioni della resistenza a Gaza.

“I documenti mostrano come il fulcro del progetto, un piano di difesa aerea per combattere i missili e i droni iraniani, sia passato dalla teoria alla realtà negli ultimi tre anni”, ha aggiunto, poiché Israele e i paesi arabi hanno sottoscritto il piano in una conferenza sulla sicurezza del 2022 e hanno concordato di coordinare le esercitazioni militari.

Entro il 2024, Centcom ha collegato con successo molti degli stati partner ai suoi sistemi, consentendo loro di fornire dati radar e sensori all’esercito statunitense e, a loro volta, di visualizzare i dati combinati dei partner”.

L’articolo sottolinea che i sei principali stati arabi hanno ampliato silenziosamente la partnership militare con il regime israeliano “pur condannando la guerra nella Striscia di Gaza”.

Secondo il quotidiano, mentre i leader arabi, tra cui quelli di Egitto, Giordania, Qatar e Arabia Saudita, hanno pubblicamente denunciato la devastante guerra di Israele contro Gaza come “genocida”, i loro eserciti stanno contemporaneamente lavorando a fianco di Israele e degli Stati Uniti su piani legati a una proposta di cessate il fuoco americana, che prevede la partecipazione araba agli accordi di sicurezza postbellici di Gaza.

Circa 200 soldati statunitensi saranno schierati nei territori occupati da Israele per sostenere l’accordo di cessate il fuoco; si prevede che anche diversi stati arabi coinvolti contribuiranno con le loro truppe.

I documenti trapelati affermano, tuttavia, che i legami militari tra i membri della partnership “sono entrati in crisi”, dopo che il sistema di difesa aerea “non ha fatto nulla” per proteggere il Qatar dall’attacco israeliano del 9 settembre alla sua capitale, e i sistemi satellitari e radar statunitensi “non hanno fornito un preavviso dell’attacco”.

Il generale dell’aeronautica militare statunitense Derek France ha dichiarato al Washington Post che la battuta d’arresto è avvenuta perché quei sistemi “sono solitamente concentrati sull’Iran e altre [aree] da cui ci aspettiamo un attacco”.

Il Qatar ha inoltre affermato che i suoi sistemi radar non sono riusciti a rilevare i lanci di missili da parte dei caccia israeliani.

Secondo i documenti, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha in seguito presentato delle scuse al Qatar sotto pressione di Washington, ma l’incidente ha messo in luce la fragilità della cooperazione.

I file trapelati hanno anche svelato i piani degli Stati Uniti di istituire un “Centro informatico combinato per il Medio Oriente” e un “Centro di fusione delle informazioni” per integrare ulteriormente le capacità di sicurezza israeliane e arabe.

Il documento cita un ex funzionario militare statunitense, che ha parlato a condizione di anonimato per discutere di delicate questioni militari, il quale ha affermato: “Questi impegni riflettevano i legami pragmatici degli stati arabi del Golfo Persico con Israele e il loro rispetto per la sua abilità militare”.

I documenti hanno rivelato che il personale del Centcom ha anche guidato riunioni di pianificazione per lanciare operazioni di informazione volte a contrastare la narrazione dell’Iran secondo cui sarebbe il protettore regionale dei palestinesi, promuovendo al contempo una “narrazione di partenariato di prosperità e cooperazione regionale”.

Il 13 giugno Israele ha lanciato un’aggressione non provocata contro l’Iran, innescando una guerra durata 12 giorni in cui sono morte almeno 1.064 persone nel Paese, tra cui comandanti militari, scienziati nucleari e civili.

Anche gli Stati Uniti sono entrati in guerra bombardando tre siti nucleari iraniani, in grave violazione del diritto internazionale.

Il 24 giugno, l’Iran, attraverso le sue riuscite operazioni di ritorsione contro il regime israeliano e gli Stati Uniti, è riuscito a imporre una battuta d’arresto all’attacco terroristico.

L’aggressione sul suolo iraniano si è verificata nel contesto del brutale attacco israeliano alla Striscia di Gaza, che dall’ottobre 2023 ha causato la morte di oltre 67.000 palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, secondo il Ministero della Salute di Gaza.

https://www.presstv.ir/Detail/2025/10/12/756755/Washington-Post-security-partnership-Arab-states-Regional-Security-Construct-Iran-threat-

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