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Elie Wiesel: sull’avambraccio sinistro manca il tatuaggio degli internati |
DIECI DOMANDE TRABOCCHETTO PER I “SOPRAVVISSUTI
DELL’OLOCAUSTO”
in un campo di concentramento e quando ne uscì?
quando vi entrò?
professionali aveva, se ne aveva?
realmente durante la sua incarcerazione in tali campi?
quanto spesso?
un ricovero?
abiti puliti, e quanto spesso?
infermo per lavorare e le vennero fornite cure mediche?
rimase inabile al lavoro?
tedeschi avevano intenzione di ucciderla?
trabocchetto. Sono semplicemente il genere di domande normali e ragionevoli che
gli avvocati difensori dovrebbero sempre porre ai testimoni dell’accusa. Ma siamo
stati così profondamente programmati dalla propaganda olocaustica che quasi nessuno
osa porre le domande giuste (…). Il vero “trabocchetto” è semplicemente quello
di porre le domande!
Paul Berg
Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo:
http://www.codoh.com/forum/viewtopic.php?f=2&t=6776&sid=0bb281aff412dabaf965d9101f7e88e4
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