
(Photo by Reuters)
OLTRE UNA DOZZINA DI PALESTINESI UCCISI NEL CROLLO DI 46 EDIFICI A GAZA
lunedì 22 dicembre 2025
Almeno 18 palestinesi hanno perso la vita in seguito al crollo di decine di edifici precedentemente danneggiati dai bombardamenti israeliani nella Striscia di Gaza, da quando è entrato in vigore l’accordo di cessate il fuoco, il 10 ottobre.
“Alla luce del disastro in corso di case danneggiate che crollano sui loro residenti, l’ultima delle quali si è verificata sabato sera nel quartiere Sheikh Radwan a Gaza City, causando la morte di quattro cittadini, il numero delle vittime è salito a 18 a seguito del crollo di 46 edifici nella Striscia di Gaza dall’inizio del cessate il fuoco lo scorso ottobre”, ha affermato lunedì in una nota il Ministero degli Interni e della Sicurezza Nazionale di Gaza.
Il ministero ha avvertito che l’impatto del disastro potrebbe aggravarsi, poiché gli sforzi di ricostruzione restano bloccati e Israele continua a bloccare l’ingresso delle case mobili.
Ha sottolineato che la questione è particolarmente preoccupante con l’arrivo dell’inverno, che aumenta il rischio di ulteriori crolli.
Il Ministero ha invitato la comunità internazionale ad agire immediatamente e ad accelerare la consegna di materiali per la ricostruzione e di alloggi temporanei per fornire un riparo sicuro alle famiglie sfollate.
Ha sottolineato che qualsiasi ritardo nell’affrontare la questione aggraverebbe la crisi umanitaria e metterebbe in pericolo la vita di centinaia di migliaia di persone, esponendole al rischio immediato di morte.
Nelle ultime settimane, Gaza è stata duramente colpita da forti piogge, forti venti e temperature gelide, che hanno causato gravi danni: oltre 53.000 tende, che fungevano da rifugi temporanei per i palestinesi sfollati, sono state allagate o distrutte.
Ampie aree di edifici e infrastrutture sono state devastate, provocando rapidi allagamenti nelle strade e frequenti straripamenti delle fogne.
Le famiglie sfollate hanno trovato rifugio nei resti di edifici parzialmente crollati, pur rischiando ulteriori crolli. Solo la scorsa settimana, 13 edifici a Gaza hanno ceduto.
Da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco, Israele ha continuato a impedire l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, nonostante gli appelli di numerose agenzie delle Nazioni Unite, organizzazioni internazionali e vari Stati che sollecitavano la fine del blocco.
L’ONU ha affermato che Israele ha bloccato la consegna di tende e coperte ai palestinesi, nonostante circa 55.000 famiglie abbiano subito danni o smarrimento dei loro beni e ripari a causa della tempesta.
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