L’IRAN CELEBRA LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LE MISURE COERCITIVE UNILATERALI E DEFINISCE LE SANZIONI STATUNITENSI “CRIMINI CONTRO L’UMANITÀ”
venerdì 5 dicembre 2025
In occasione della nuova Giornata internazionale contro le misure coercitive unilaterali, l’Iran ha condannato fermamente le sanzioni unilaterali imposte dagli Stati Uniti, definendole “illegali, disumane e equivalenti a crimini contro l’umanità”.
In una dichiarazione pubblicata giovedì su X, il portavoce del Ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baghaei ha sottolineato l’importanza del 4 dicembre, che l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato all’inizio di quest’anno come Giornata internazionale contro le misure coercitive unilaterali attraverso la risoluzione 79/293.
“La data coincide con l’adozione della Dichiarazione sul diritto allo sviluppo del 4 dicembre 1986 (risoluzione 41/128 dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite)”, ha osservato Baghaei.
Ha affermato che le misure coercitive unilaterali, in particolare le sanzioni economiche, finanziarie e bancarie imposte senza l’approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, violano sistematicamente i diritti umani fondamentali, tra cui il diritto alla vita, alla salute, all’istruzione e allo sviluppo.
Prendendo deliberatamente di mira la vita e il benessere di intere popolazioni, queste misure costituiscono crimini contro l’umanità, ha dichiarato il portavoce, aggiungendo che “gli Stati Uniti devono essere ritenuti responsabili per aver commesso tali crimini attraverso le loro sanzioni illegali e disumane contro i popoli dei paesi in via di sviluppo, tra cui l’Iran”.
Gli Stati Uniti hanno mantenuto per decenni sanzioni illegali e ingenti nei confronti dell’Iran, adducendo preoccupazioni infondate sul programma nucleare pacifico di Teheran.
Gli Stati Uniti, sotto la guida del presidente Donald Trump, hanno ripristinato dure sanzioni contro l’Iran dopo aver abbandonato unilateralmente l’accordo nucleare del 2015 nel maggio 2018, nonostante l’Iran avesse pienamente rispettato i termini dell’accordo.
Le sanzioni hanno bloccato i canali finanziari che potrebbero essere utilizzati per fornire all’Iran medicinali, materiali o attrezzature mediche essenziali.
Sebbene Washington e i suoi alleati occidentali affermino che i beni umanitari sono stati esentati dalle sanzioni, nel corso degli anni decine di migliaia di pazienti in Iran sono morti o hanno sviluppato patologie gravi a causa della mancanza di farmaci essenziali.
I funzionari iraniani hanno sempre sostenuto che queste misure puniscono collettivamente i cittadini comuni e ostacolano lo sviluppo socioeconomico del Paese.
La nuova giornata internazionale è stata formalmente istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel giugno 2025, in risposta alle crescenti richieste del Movimento dei paesi non allineati e di diverse nazioni in via di sviluppo di affrontare quello che descrivono come l’impatto umanitario dannoso delle sanzioni unilaterali.
Le autorità iraniane hanno colto l’occasione per ribadire la loro posizione di lunga data secondo cui tali misure violano il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite e hanno invitato la comunità internazionale a intensificare gli sforzi per eliminarle.
Nel luglio 2024, la Corte giuridica per le relazioni internazionali di Teheran ha stabilito che il governo degli Stati Uniti e i suoi funzionari devono pagare 6,785 miliardi di dollari di danni materiali, morali e punitivi ai querelanti che rappresentano i pazienti iraniani affetti da EB.
La sentenza è stata emessa dopo che 295 pazienti iraniani affetti da EB [epidermolisi bollosa] e i loro familiari hanno intentato cause legali per protestare contro le sanzioni imposte dagli Stati Uniti, che avevano ostacolato l’importazione di farmaci e medicazioni per le ferite, tanto necessari per chi soffre di questa rara malattia della pelle.
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