(Photo by Reuters)
IL QATAR AVVERTE CHE LE VIOLAZIONI DEL CESSATE IL FUOCO DA PARTE DI ISRAELE STANNO SPINGENDO LA TREGUA DI GAZA VERSO IL COLLASSO
giovedì 18 dicembre 2025
Il primo ministro del Qatar ha avvertito che le continue violazioni israeliane del cessate il fuoco a Gaza stanno mettendo a repentaglio l’intero accordo, mentre le tempeste invernali aggravano una catastrofe umanitaria e Tel Aviv continua a ostacolare gli aiuti al territorio palestinese assediato.
Il primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha lanciato l’allarme mercoledì, sottolineando che le quotidiane violazioni israeliane del cessate il fuoco mediato dagli Stati Uniti minacciano di far deragliare l’accordo, chiedendo l’avvio immediato della seconda fase dell’accordo volta a fermare la guerra genocida di Israele contro Gaza.
Intervenendo dopo i colloqui con il Segretario di Stato americano Marco Rubio a Washington, Al Thani ha avvertito che “ritardi e violazioni del cessate il fuoco mettono a repentaglio l’intero processo e mettono i mediatori in una posizione difficile”, sottolineando che gli aiuti umanitari devono entrare a Gaza senza condizioni.
Le dichiarazioni sono state rilasciate durante il settimo dialogo strategico tra Stati Uniti e Qatar, mentre la fragile tregua continua a logorarsi a causa del peggioramento dell’emergenza umanitaria.
Secondo quanto riportato, i colloqui si sono concentrati principalmente sulla pressione esercitata sull’entità occupante affinché ponga fine alle sue violazioni, oltre a discussioni sulla formazione di una forza di stabilizzazione internazionale che potrebbe includere truppe indonesiane e turche, nonostante le obiezioni di Israele al coinvolgimento turco.
Dall’inizio del cessate il fuoco, il 10 ottobre, Israele lo ha violato almeno 738 volte, uccidendo almeno 394 palestinesi e ferendone altri 1.075.
Questo sviluppo avviene mentre la situazione umanitaria a Gaza è diventata disperata a causa delle tempeste invernali che si abbattono sul territorio devastato dalla guerra, costringendo centinaia di migliaia di palestinesi a rifugiarsi in tende fragili o in edifici pericolanti e bombardati.
Israele ha aggravato la crisi bloccando i rifornimenti essenziali, tra cui case mobili, tende e coperte, e limitando severamente le consegne di aiuti; l’ufficio stampa del governo di Gaza ha riferito che solo il 39 percento dei camion di aiuti approvati ha raggiunto la destinazione.
Secondo le Nazioni Unite, circa 30.000 bambini sono stati colpiti dai danni causati dalla tempesta ai rifugi, mentre Israele continua a impedire l’accesso agli aiuti essenziali per l’inverno e al cibo nutriente.
Da parte sua, il capo negoziatore di Hamas, Khalil al-Hayya, ha avvertito che le continue violazioni israeliane minacciano la fattibilità dell’accordo, esortando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump a costringere Tel Aviv a conformarsi, mentre il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu difende le continue uccisioni accusando Hamas di riarmo.
La seconda fase del piano di cessate il fuoco di Trump per Gaza, articolato in 20 punti, riguarda il disarmo di Hamas, l’ulteriore ritiro delle forze israeliane, la presentazione di un nuovo organo di governo a Gaza e il lancio di una “Forza internazionale di stabilizzazione” nella Striscia.
Dall’ottobre 2023, Israele ha ucciso almeno 70.667 palestinesi, la maggior parte dei quali donne e bambini, e ne ha feriti altri 171.151 a Gaza.
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