Gian Pio Mattogno
RITRATTO DI UN “UOMO DABBENE”:
IL NARCOTRAFFICANTE GIUDEO DAVID SASSOON … E FAMIGLIA
Su Bet Magazine Mosaico (mosaico-cem.it), Sito ufficiale della Comunità Ebraica di Milano, leggiamo che nel XIX secolo gli ebrei di Bagdad si consideravano l’élite ebraica del Medio Oriente e che i Sassoon, coi loro commerci in oro, seta, spezie e lana, erano diventati i mercanti più ricchi di Bagdad.
Essi però conobbero «fortuna e rovesci».
«Storicamente, i Sassoon furono colpiti pesantemente dal bando del commercio dell’oppio, cosa che li spinse a diversificare il loro portafogli acquistando terreni, immobili, fabbriche, banche».
Ma in che cosa consistevano esattamente i «rovesci», e quale era stata l’origine della «fortuna»?
Quel che Bet Magazine Mosaico dissimula pudicamente, il Centro Studi Malfatti lo esplicita senza ambagi:
«Famiglia ebraica tra le più antiche del mondo. Nel Cinquecento i Sassoon si trasferirono a Baghdad, dove verso la fine della Prima Guerra Mondiale furono tra i protagonisti della formazione dello Stato iracheno, il cui primo Ministro delle Finanze fu (…) Eskell Sassoon, carica che conservò per sette governi consecutivi.
«Nella prima metà dell’Ottocento David Sassoon, nonno di Sir Eskell, fondò a Bombay la banca David Sassoon & Co. Il fratello di David, Albert Abdallah David Sassoon per i notevoli guadagni procurati alla Corona inglese nel 1890 fu nominato Barone dalla Regina Vittoria.
«Per i suoi meriti David ottenne dalla Banca d’Inghilterra il monopolio in India per lo sfruttamento del cotone, della seta e dell’oppio. Tra il 1830 ed il 1831, David vendette 18.956 casse di oppio.
«Il monopolio dell’oppio fu esteso in Cina ed in Giappone.
«Nel 1839 l’Imperatore cinese Dao Guang proibì il consumo e il commercio di questa sostanza, migliaia di casse di droga appena uscite dai laboratori di Canton della famiglia Sassoon furono distrutte.
«I Sassoon chiesero aiuto al Governo britannico, iniziò la prima guerra dell’oppio, che si concluse dopo tre anni con la legalizzazione della droga in Cina, la sovranità dell’Inghilterra su alcune aree costiere del Paese, un risarcimento di due milioni di sterline per i Sassoon, l’integrale risarcimento delle spese di guerra agli inglesi, per un ammontare di 21 milioni di sterline. Come dire, cornuti e bastonati.
«I narcotrafficanti Sassoon avevano il monopolio dell’oppio solo per le zone costiere, e per estendere quel monopolio venne in aiuto una seconda sanguinosissima guerra, che combattuta tra il 1858 e il 1860 assicurò ai Sassoon il monopolio del commercio di droga sui sette ottavi della Cina, mentre la Corona britannica si appropriò di Hong Kong e di altre zone strategiche.
«La società Russell & Company, fondata dal cognato di William Huntington Russell, cofondatore della discussa società segreta Skull & Bones, curava per i Sassoon il trasporto di oppio dall’India alla Cina e il trasporto nella tratta di ritorno di tè cinese.
«Nel 1887 Edward Albert Sassoon sposò Caroline Rothschild, consacrando anche l’alleanza economica tra le due famiglie (…)» (La famiglia Sassoon, centrostudimalfatti.eu. Cfr. ANGLIA JUDAICA: Gli ebrei e l’imperialismo britannico nel XIX secolo, andreacarancini.it).
Questa pudica reticenza riguardo ai Sassoon, ma anche riguardo ad altri degni personaggi della comunità ebraica internazionale, come i negrieri giudei coinvolti nel traffico degli schiavi africani, non è una novità.
Già all’epoca gli ebrei avevano mobilitato le loro risorse per una sorta di operazione simpatia.
Così, ad es., nei primi anni del Novecento l’autorevole «The Jewish Encyclopedia» poteva scrivere che la casa David Sassoon & Co. aveva filiali a Calcutta, Shangai, Canton e Hong Kong, e che i suoi affari, «includevano il monopolio del commercio dell’oppio», ma non spendeva una sola parola sulle guerre dell’oppio e sulle inenarrabili sofferenze patite dal popolo cinese per colpa dei Sassoon.
Per contro, l’enciclopedia ebraica si affrettava a lodare le benemerenze dei Sassoon, la loro «benevolenza», la loro promozione dell’istruzione, le loro donazioni etc. etc., insomma la loro proverbiale “filantropia” (Sassoon, in «The Jewish Encyclopedia», Vol. 11, pp. 66-68).
Ma già alcuni anni prima «Il Novelliere Israelitico» (Anno I, Nr. 7, 15 luglio 1889, p. 38) aveva pubblicato il seguente ritratto della famiglia Sassoon:
«Scrivono da Londra che lo scià di Persia durante il suo soggiorno in questa metropoli ha avuto campo di affaticare il suo corpo, quanto di sviluppare il suo spirito.
«Il punto culminante delle festività fu una soirée data il 4 luglio in suo onore da Sir David Sassoon.
«Sir Albert Sassoon, al pari che suo fratello Reuben, è vice presidente della Società israelitica inglese, (Anglo Jewish Association) che come è noto ha lo stesso programma e spiega la sua filantropica e benefica attività in unione all’ “Alliance Israelite”. Per la pigione soltanto della sala ove si diede la festa in onore dello scià, Sir Albert ha pagato 500 sterline e tutta la più alta aristocrazia inglese vi prese parte.
«Alla famiglia Sassoon doveva infatti particolarmente interessare la visita dello scià poiché fu in Bagdad ove il fondatore della casa mondiale, David Sassoon, è nato e dove prosperarono i suoi affari.
«David Sassoon, fu uno tra le più nobili figure del giudaismo; tipo del vero israelita, seminò il bene ovunque passò ed ha diritto alla gratitudine d’ogni cuore israelita [in nota: “La biografia unitamente al ritratto di quest’uomo dabbene trovasi nell’ “Annuario Israelitico” del 1868 compilato dal direttore del “Corriere Israelitico”].
«Lasciò morendo due milioni di sterline e sei figli.
«Questi fondarono allora nuove case bancarie e commerciali in Bombay, China e Londra e mercé la loro scrupolosa onestà unitamente al più grande spirito d’intraprendenza essi accrebbero la loro già colossale fortuna e conseguirono eminenti posizioni sociali.
«La famiglia Sassoon a Londra appartiene alla Comunità Portoghese; si occupa con inimitabile zelo delle cose israelitiche e tutti i suoi membri eseguono fedelmente le pratiche religiose.
«Uno dei fratelli signor Arturo Sassoon ha sposato la signorina Perugia di Trieste ed un figlio di Sir Albert ha, or son due anni, sposata la figlia del barone Gustavo de Rothschild, matrimonio del quale a suo tempo il nostro “Corriere” ha parlato.
«Nell’anno 1873 Sir Albert Sassoon che ha presentemente 72 anni, venne nominato membro onorario della City di Londra e nell’anno successivo fatto nobile dalla regina».
Il ritratto di David Sassoon richiamato dal «Novelliere Israelitico» era apparso sull’ Annuario Israelitico per l’anno dell’E. V. 1868. Pubblicato per cura di A. di S. Curiel Redattore del “Corriere Israelitico”, Anno Primo, Trieste, 1868, pp. 82-92, a firma: B. Artom.
Dinanzi ad una siffatta apologia risum teneatis!, ma non azzardatevi a dire che questa nobile e candida anima giudea non era in realtà che uno spietato narcotrafficante che realizzò enormi profitti sulla pelle del popolo cinese.
La polizia del pensiero vi registrerebbe immediatamente sotto la rubrica: “bieco antisemita”.
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