Il giudaismo ortodosso tratta le donne come piccole cose sudice

Il giudaismo ortodosso tratta le donne come piccole cose sudice

IL GIUDAISMO ORTODOSSO TRATTA LE DONNE COME PICCOLE COSE SUDICE

Se un uomo e una donna stanno annegando in un fiume, loro [i giudei ortodossi] salveranno prima l’uomo, “che è obbligato ad osservare un numero maggiore di comandamenti”, mentre la saggezza della donna “consiste solo nella linea genealogica”. In realtà, “le parole della Torà dovrebbero essere bruciate piuttosto che affidate alle donne”.

Di Yossi Sarid, 30.12.2011[1]

Se volete conoscere la fonte da cui i vostri fratelli traggono il loro comportamento spudorato, andate nella stanza dello studio e aprite una pagina del Talmud. È vero che la Torà ha 70 facce, ma la direzione di queste facce è chiara: la fonte dell’inquinamento si trova nella halakhà (la legge ebraica) stessa. Quello che sta succedendo a Beit Shemesh[2] e nei suoi satelliti non è “contrario all’halakhà”: è ordinato dall’halakhà. E il resto verrà detto alle nonne, alle figlie, e alle nipoti.

Qualunque ignorantone sa che “le vie della Torà sono le vie dell’amabilità”, che l’”onore della figlia di un re sta dentro di sé”, e che “il comportamento appropriato viene prima della Torà”, ma bisogna saperne di più. Bisogna sapere che una donna è inadatta a essere un giudice, ed è anche inadatta a dare testimonianza [in tribunale]. Ella è inadatta a qualunque posizione pubblica che implichi autorità. “Voi nominerete un re sopra di voi” – un re e non una regina.

A una figlia, comandavano i saggi, non deve essere insegnata la Torà, “perché la mente di una donna non è adatta per ricevere insegnamenti, ma [solo] alle stupidaggini”. Le donne hanno la mente debole e poca conoscenza.

E se un uomo e una donna stanno annegando in un fiume, loro [i giudei ortodossi] salveranno prima l’uomo, “che è obbligato ad osservare un numero maggiore di comandamenti”, mentre la saggezza della donna “consiste solo nella linea genealogica”. In realtà, “le parole della Torà dovrebbero essere bruciate piuttosto che affidate alle donne”.

Un uomo deve dire tre benedizioni ogni giorno durante le preghiere del mattino: egli ringrazia Dio “di non avere fatto di me un gentile, di non avere fatto di me una donna, di non avere fatto di me un ignorantone”. E non è appropriato parlare troppo a una donna, poiché “tutte le sue conversazioni non sono altro che parole di adulterio”, e chiunque le parli troppo “fa del male a se stesso e finirà all’inferno”. Per non parlare del destino di coloro “che guardano anche solo il dito mignolo di una donna”.

Gli estremisti che sputano alle donne, che si definiscono Sikarikim[3], hanno imparato la loro lezione 101 volte, e l’hanno imparata bene: un marito farà bene a non far uscire la moglie fuori di casa, per strada, e dovrà limitare le sue uscite “a solo una o due volte al mese, come è necessario, poiché una donna non è bella se non quando sta seduta nell’angolo di casa”.

Perché è dentro casa – molto dentro – che il suo onore la aspetta: “Ogni donna lava il viso e i piedi del marito e gli versa una tazza, e gli prepara il letto, e sta in piedi e serve suo marito. E qualunque donna che si astenga da uno qualunque di questi compiti che è obbligata ad assolvere – vi deve essere costretta”. Qualcuno raccomanda di costringerla con una frusta o per fame, “fino a quando si arrende”.

E, ovviamente, deve essere a disposizione del marito ogniqualvolta lui è assalito dal desiderio “di soddisfare i suo bisogni con lei”. E se lei continua a ribellarsi, lui ha sempre il diritto “di divorziare senza il di lei consenso”.

E ci sono molte altre simili halakhot [prescrizioni], delle quali ne abbiamo riportate qui solo poche. Né abbiamo citato il nome di quelli che le hanno dette, per mancanza di spazio. I lettori sono invitati a trovare i riferimenti nello Shabbat – e di darvi un’occhiata personalmente; è una buona opportunità di studio. Attireremo la vostra attenzione sul Trattato Shabbat, che riassume efficacemente l’atteggiamento dell’halakhà verso le donne: “un sacco pieno di escrementi” con un buco sanguinolento.

Qualcuno cercherà di consolarsi: è vero che nell’halakhà – sia in quella detta m’doraita (dalla Torà) che in quella detta m’drabanan (dai rabbini) – si trova tutto ciò, ma non è ciò che viene insegnato oggi. Ma è sufficiente ascoltare il sermone del saggio rabbino Ovadia Yosef pronunciato cinque anni fa, basato sul ben noto testo halakhico “Kitzur Shulchan Aruch”: “Un uomo deve stare attento a non camminare tra due donne o tra due cani o tra due maiali, e gli uomini non devono parimenti permettere che una donna un cane o un maiale camminino in mezzo a loro”.

Trattare le donne come impure e sudice inizia con l’halakhà e continua con i comportamenti. Fino a quando i partiti religiosi e ultraortodossi – Shas[4], United Torah Judaism[5], Habayit Hayehudi[6] e National Union[7], che nelle loro fila non hanno neppure una donna nella Knesset[8] – non verranno vietati la loro nudità continuerà a gridare e la nudità della terra sarà rivelata.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.haaretz.com/print-edition/opinion/orthodox-judaism-treats-women-like-filthy-little-things-1.404505
[2] L’articolista si riferisce alla pretesa degli ebrei ultraortodossi della città in questione (http://it.wikipedia.org/wiki/Bet_Shemesh ) di segregare le donne: Beit Shemesh: in 10.000 per i diritti delle donne: http://www.mosaico-cem.it/articoli/attualita/beit-shemesh-in-10-000-per-i-diritti-delle-donne
[3] Vedi in proposito: Israele: ebrei ortodossi scatenati contro bambina ‘immodesta’: http://247.libero.it/focus/20424074/5/israele-ebrei-ortodossi-scatenati-contro-bambina-immodesta/
[4] Sul partito Shas e sul rabbino Ovadia Yosef, si vedano Il rabbino Dov Lior e la verità sul razzismo del giudaismo orotodosso: https://www.andreacarancini.it/2011/10/il-rabbino-dov-lior-e-la-verita-su/ e Rabbino Ovadia Yosef (Shas): Abu Mazen e i Palestinesi periscano: http://frammentivocalimo.blogspot.com/2010/08/rabbino-ovadia-yosef-shas-abu-mazen-e-i.html
[5] Sul partito United Torah Judaism, si veda Gerusalemme, alla ricerca della parità perduta: https://falafelcafe.wordpress.com/tag/united-torah-judaism/
[6] Sul partito Habayit Hayehudi, si veda La nuova lite su Gerusalemme: http://www.opinione.it/articolo.php?arg=4&art=104164
[7] Partito oltranzista sostenitore, tra l’altro, del leader xenofobo olandese Geert Wilders: Maariv: Geert Wilder to express support for “Jordan is Palestine” at Tel Aviv Conference http://www.effedieffe.com/index.php?option=com_content&task=view&id=31246&Itemid=152  

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