Tre motivi contro le adozioni da parte delle coppie gay

Tre motivi contro le adozioni da parte delle coppie gay

L’adozione dei bambini da parte delle coppie gay[1]: l’ho
sempre considerata una prevaricazione scandalosa (verso i bambini). L’ultimo
“sdoganamento” in ordine di tempo, quello della Corte europea:
Adozioni, la
Corte UE apre alle coppie gay

Vi sembra normale tutto ciò?

Da parte mia, vorrei provare ad elencare dei motivi contro
quella che viene – speciosamente – presentata come un’ “equiparazione di
diritti”.
  1. Innanzitutto,
    mi sembra che la differenza sessuale, nelle coppie gay, si riduca a uno o più giochi di ruolo.
Se l’affermazione vi sembra “riduttiva”, leggete pure le
risposte che alcuni gay hanno dato alle seguenti domande:
In una coppia gay
come si decide chi deve fare il ruolo della donna?
Ma di solito tra i
gay maschi, all’interno della coppia c’è la femmina … cioè sarebbe il passivo?
Le risposte sono praticamente unanimi: in una coppia gay la
differenza di genere NON c’è, al di là dei ruoli sessuali “attivo” e “passivo”
(peraltro, volendo, invertibili,
oltre che intercambiabili, in caso di cambio del partner).
Ne consegue che, nelle coppie gay, anche la genitorialità
diventa un gioco di ruolo (chi fa il padre, chi la madre?): invertibile
anch’esso, come le modalità di penetrazione?
E allora, a parte ogni altra considerazione, rimane un
quesito: è giusto privare un bambino del padre
(genere uomo) e della madre (genere
donna)?

  1. Mi
    sembra, inoltre, che nei rapporti omosessuali il narcisismo[2]
    e le dinamiche di potere che ne conseguono – prevalga, e di molto, sull’affettività. Anche più che nelle
    coppie eterosessuali. Non capisco perché tra i poteri forti di cui si deve
    diffidare non venga incluso anche il potere sessuale.
  2. Mi
    sembra infine che i giochi di ruolo e il narcisismo abbiano come esito probabile,
    se non certo, quello dell’individuo anaffettivo[3]. Mi vengono
    in mente due esempi celebri: quello di Paolo Poli[4]
    e quello di Aldo Busi[5].
      
Giochi di ruolo, esercizi di potere, impermeabilità agli affetti:
l’educazione sentimentale omosessuale, se non è esattamente questo, mi sembra
proprio che tende ad essere questo.
È giusto imporre tutto ciò ai bambini e agli adolescenti?
E allora, per cortesia, aridatece
Putin!

 

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