La sionista NAACP: trappola per gonzi per i neri americani

LA NAACP[1]
E IL “LIBERALISMO NON ECONOMICO”[2]

“Il liberalismo non economico” fu una
filosofia sviluppata dall’ebreo bianco Joel Spingarn, a lungo presidente della
NAACP, che prevedeva il progresso sociale e politico dei neri ma non il loro
progresso economico.

“Ci vollero cinquant’anni di
pressioni gomito a gomito, da parte di questi cosiddetti ebrei per
addomesticare Du Bois e fargli sostituire, nella edizione del 1952 del suo
libro, il termine ‘ebreo’ con quelli di ‘straniero’ e di ‘immigrato’,
occultando così la presenza ebraica nella economia sudista post-schiavista”.

Del dr.
Ridgely A. Mu’min Muhammad

Nation of Islam Research Group[3]  

Volume 2, numero 43, 2011

Finalcall.com

Joel Spingarn

Il
liberalismo non economico” fu la filosofia guida delle attività della prima
Naacp (National Association for the Advancement of the Colored People), che
aveva come obbiettivo l’accettazione sociale dei neri ma non la nostra crescita
economica. L’Onorevole Elijah Muhammad ammonì i neri che i bianchi non ci
avrebbero mai insegnato “la scienza del business”, e così il “liberalismo non
economico” fu la filosofia sviluppata dall’ebreo bianco Joel Spingarn, a lungo
presidente della NAACP, per il progresso sociale e politico dei neri ma non per
il loro progresso economico.

Questa filosofia
era in diretto contrasto con gli obbiettivi di progresso economico e politico
del Niagara Movement, che ha subìto la prevaricazione degli storici che
scrivono sulla NAACP: loro vi fanno credere che essa fu lo sviluppo diretto del
Niagara Movement, che era stato segretamente fondato da 29 neri, i quali
dichiararono nella loro Dichiarazione di Principi del 1905 che “protestiamo in
modo particolare contro la mancanza di pari opportunità per noi nella vita
economica; nelle regioni agricole del Sud tutto ciò equivale a peonaggio[4] e a
virtuale schiavitù; in tutto il Sud essa tende a distruggere il lavoro e le
piccole imprese…”. Questi neri dimostrarono che i neri del Sud lottavano per l’indipendenza
economica propugnata dall’Onorevole Elijah Muhammad. In realtà, alla data del
1910 i neri avevano acquistato oltre 16 milioni di acri[5] di terra,
la maggior parte nel Sud, ma le conquiste terriere dei neri declinarono
pesantemente dopo l’avvento della NAACP, poiché questa organizzazione rese più
sicure per i neri le città del Nord, facilitando perciò la Grande Migrazione
dal Sud.
I fondatori del Niagara Movement

Quando W. E.
B. Du Bois[6] portò
una donna bianca, Mary White Ovington, nel Niagara Movement, i membri fondatori
come William Monroe Trotter ruppero e si allontanarono, per poi fondare la National
Equal Rights League (NERL)[7] ,
composta da soli neri. Ora, questo William Trotter era un fratello che aveva
ricevuto un bachelor’s degree[8] in
finanza bancaria internazionale dall’università di Harvard, ottenuta Magna Cum
Laude nel 1895, e proseguì conseguendo a Harvard il suo Master nel 1896. Ma non
poté mai intraprendere una carriera nel settore bancario.

Ora, questa
stessa donna bianca, Mary White Ovington, una cronista di New York, rintracciò
Du Bois nel 1906, e lo presentò poi a 300 altri “liberal” bianchi di New York,
che poi fondarono la NAACP nel 1910. Du Bois fu il solo esponente, tra i 29
fondatori del Niagara Movement, ad unirsi ad una NAACP dominata dai bianchi. Questi
primi leader bianchi della NAACP includevano ricchi ebrei: mercanti, rabbini,
economisti, studiosi, giornalisti e altri, come Jacob Schiff, Julius Rosenwald,
Joel Spingarn, il rabbino Stephen Wise, tutti a spingere in modo ipocrita per
il “liberalismo non economico”.
Jacob Schiff

Ad esempio,
uno di questi dirigenti ebrei della NAACP, Jacob Schiff, fu socio dirigente
della banca Kuhn, Loeb and Company, a Wall Street. Schiff divenne anche
direttore di molte altre corporation, incluse la National City Bank di New
York, la Equitable Life Assurance Society, la Wells Fargo & Company, e la
Union Pacific Railroad.

Egli avrebbe
potuto assumere e fare da guida a William Monroe Trotter, che aveva due titoli
in finanza internazionale a Harvard, ma Schiff, invece, spalleggiò Du Bois, quando
costui dirigeva la rivista The Crisis[9].
Schiff decise di non aiutare l’uomo che avrebbe potuto condurre i neri all’indipendenza
economica e al potere, ma decise invece di guidare un altro nero verso il ruolo
di più eloquente contestatore della condizione dei neri.

W. E. B. Du
Bois fu uno dei nostri grandi scrittori neri che viaggiò lungo il Sud e scrisse
The Souls of Black Folk[10]
nel 1903. Il libro era molto radicale per l’epoca e faceva persino notare la
grande influenza nel Sud degli ebrei, dove essi sfruttavano i neri mediante il
sistema della “mezzadria” del cotone, vendendo loro nel contempo manufatti
scadenti prodotti dai loro cugini del Nord. Secondo The Secret Relationship Between
Blacks and Jews, Volume 2
(d’ora in avanti “TSRv2”), Du Bois si
affermò a Dougherty County, in Georgia, una zona agricola e residenza di diecimila
neri, i quali superavano di numero i bianchi in una proporzione di cinque a
uno. Tuttavia, secondo il rapporto governativo della Industrial Commission on
Immigration (1901) “Nove decimi dei negozianti di Dougherty County sono
commercianti ebrei – ebrei in parte russi e tedeschi, ma in massima parte ebrei
polacchi”.

Le sue
osservazioni e i fatti indussero W. E. B. Du Bois ad affermare: “A Dougherty
[County], l’ebreo è l’erede del padrone di schiavi”,  poiché i neri di tutto il Sud caddero vittime
del sistema di peonaggio del debito chiamato “mezzadria”, che i cosiddetti ebrei
del Sud istituirono e usarono a loro vantaggio per rendere i neri i più poveri
dei poveri, e nello stesso tempo per rendere la classe dei mercanti ebrei di
cotone i più ricchi dei ricchi. Questi ebrei utilizzarono il cotone prodotto a
mezzadria per avanzare da venditori ambulanti a negozianti a banchieri a
finanzieri internazionali. Questi ebrei mantennero questo programma economico
per ottenere ricchezza per loro stessi, mentre indirizzavano i neri verso una
strategia di “liberalismo non economico”.

Secondo “TSRv2”,
dopo la pubblicazione di The Souls of the
Black Folk
nel 1903, i dirigenti della NAACP, Jacob Schiff e il rabbino
Stephen Wise, assunsero Du Bois come direttore della rivista della NAACS Crisis e poi fecero pressioni su di lui
affinché cambiasse diversi passaggi del suo libro che parlavano di questa
nefanda attività economica ebraica. Ci vollero cinquant’anni di pressioni
gomito a gomito, da parte di questi cosiddetti ebrei, per addomesticare Du Bois
e fargli sostituire, nella edizione del 1952 del suo libro, il termine “ebreo” con
quelli di “straniero” e di “immigrato”, occultando così la presenza ebraica
nell’economia sudista post-schiavista, un fatto che costoro volevano che non
venisse denunciato. Du Bois era una scrittore che aveva avuto una visione di
prima mano di ciò che gli ebrei stavano facendo nel Sud, ma adesso la sua penna
si era compromessa, mentre le voci originali del Niagara Movement erano state
emarginate. In che modo, e attraverso quali mezzi costoro lo “pressarono” può
essere un’indagine su come un popolo con un piano ed un’agenda occulta possano
sviare anime non sospettose e fiduciose dai loro interessi più vitali.

Per quale
motivo finanzieri come Jacob Schiff e il rabbino Stephen Wise spesero così tanto
in tempo ed energie per sviare la mente di un nero, Du Bois, mentre ignoravano
ed emarginavano un altro nero, Trotter? Jacob Schiff fu uno degli uomini più
importanti che, da dietro le quinte, fecero eleggere Presidente Woodrow Wilson
nel 1912, e che poi lo spinsero a firmare la legislazione del 1913 che istituì
il sistema della Federal Reserve.

Un altro
ebreo eminente, e dirigente della NAACP, il rabbino Stephen Wise, che fondò nel
1897 la Federation of American Zionists, divenne uno dei più fidati consiglieri
di Wilson. Si tratta dello stesso Wilson che avviò l’epurazione indiscriminata
dei neri dalle cariche governative, e che impose l’isolamento dei superstiti,
mantenendo le cariche dei neri solo quando i bianchi non avevano obiezioni al
riguardo.

Mentre i
dirigenti ebrei della NAACP modificavano il destino economico e il sistema
finanziario dell’America non ebrea, “TSRv2” ha rivelato che essi nel contempo
promossero e acclamarono l’avanzamento dei white
supremacists[11]
,
che consacrarono la propria vita a garantire che i neri non avrebbero mai superato
in nessun modo la condizione del lavoro servile. Essi [gli ebrei] sostennero
nel Sud giornali come il Raleigh News and
Observer
, che divenne un “organo malvagio e vendicativo di istigazione al ‘negro’”
della white supremacy. Mentre questi
dirigenti ebrei della NAACP corteggiavano i white
supremacists
, nello stesso tempo controllavano la direzione della lotta dei
neri contro questi stessi white
supremacists
, guidando attentamente i neri lontano dallo sviluppo economico
– che è un diritto degli esseri umani – verso una qualche sorta di “liberazione
sociale”.

Potenti forze
ebraiche hanno usato la NAACP per cambiare in modo efficace il clima sociale
delle città del Nord, che vennero aperte ai neri del Sud, i quali, nella “grande
migrazione” verso il Nord lasciarono le loro fattorie per diventare i servi
dell’elite del Nord e degli operai bianchi – immigrati dall’Europa – delle sue
fabbriche. Gli ebrei bianchi del Sud avevano fatto la loro fortuna nel Sud con
il cotone prodotto a mezzadria e con la conquista del mercato dei neri, e,
essendosi trasferiti nelle città del Nord per impiantarvi le loro fabbriche di
abbigliamento, si erano portati appresso i loro “schiavi virtuali” neri.

Perciò, il “liberalismo
non economico” fu un prodotto dei bianchi ipocriti e degli imbroglioni che con
il nero si mascheravano da amici, che ci videro entrare nella strada
intelligente dello sviluppo economico, ma che hanno sostenuto i nemici della
nostra ascesa economica e ci hanno spinto verso la landa desolata e il vicolo
cieco della liberazione sociale insieme alla loro classe subalterna di bianchi.
Il dr. Ridgely A. Mu’min
Muhammad è economista agrario. Può essere contattato a: [email protected]

[La pubblicazione del saggio del dr. Muhammad in questa sede
non implica l’approvazione di tutte le sue opinioni]

[1] National
Association for the Advancement of Colored People («Associazione Nazionale per la
Promozione delle Persone di Colore»): “è una delle prime e più influenti
associazioni per i diritti civili negli Stati Uniti. Fu fondata il 12 febbraio
1909 in aiuto degli afro-americani. La sua sede principale è a Baltimora, nel
Maryland, ma ha altri uffici in numerosi stati degli Usa” (http://it.wikipedia.org/wiki/National_Association_for_the_Advancement_of_Colored_People
).
[2]
Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo:
http://revisionistreview.blogspot.com/2011/11/zionist-naacp-sucker-trap-for-american.html
[3] Gruppo
di ricerca della Nazione dell’Islam.
[4] Ecco
cosa scrive il VOCABOLARIO DELLA LINGUA
ITALIANA
Treccani alla voce “Peonaggio”: Particolare forma di lavoro
forzato e di servitù involontaria, virtualmente perpetua e trasmissibile di
padre in figlio, diffusa per secoli soprattutto nei paesi americani di
dominazione spagnola (Messico, Perù, Ecuador, ecc.) e derivata dal costume,
introdotto dai conquistatori, di anticipare denaro agli indigeni in varie
circostanze esigendo in corrispettivo che lavorassero la terra per retribuzioni
minime fino a estinzione del debito.
[5] Acro: misura
che equivale a 4046 metri quadri.
[7] Lega
Nazionale per Pari Diritti.
[8] Laurea
di primo grado.
[10] Le
anime del popolo nero, vedi la relativa voce (in inglese) di Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/The_Souls_of_Black_Folk
[11]
Sostenitori della supremazia dei bianchi.

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