Testimonianze di donne libiche: “Noi vogliamo Gheddafi!”

Testimonianze di donne libiche: “Noi vogliamo Gheddafi!”

Da: TIZIANA GAMANNOSSI[1]
Oggetto: testimonianze raccolte personalmente
Data: 31 maggio 2011 17.35.14 GMT+02.00
Come avevo anticipato a qualcuno di voi, in allegato Vi invio alcune testimonianze che ho raccolto
personalmente.

Inoltre ne sto aspettando altre da donne libiche che hanno subito violenze.

Tiziana  Gamannossi
General Director
ITTIELLE LIBIA
(…)
WEB SITE:  www.ittielle.com
TESTIMONIANZE DI ALCUNE DONNE
DATA:   25  05  2011
LUOGO:  Ufficio della  FFC  in Ben Ashur – Tripoli
PRESENTI DELLA FFC:  Tiziana  Gamannossi
                                         Gilbert  Nkamto
TESTIMONIANZE RACCOLTE  DA TIZIANA GAMANNOSSI DI DONNE LIBICHE CONOSCIUTE DA TIZIANA GAMANNOSSI AL CONGRESSO DELLE DONNE LIBICHE  TENUTOSI IL 22 05 2011 A TRIPOLI.
Le seguenti signore sono venute spontaneamente presso l’Ufficio della FFC dopo aver preso un appuntamento telefonico con me.
Durante il Congresso avevo promesso alle donne presenti che le avrei aiutate  a  oltrepassare il muro della censura dei giornalisti presenti  nell’Hotel Rixos  e a far arrivare le loro testimonianze in Occidente. Visto che la manifestazione fatta dal luogo del Congresso all’Hotel Rixos non è stata da questi presa in considerazione in quanto è stata considerata Propaganda, cercherò  piano piano di raccogliere le loro testimonianze  e di diffonderle in Italia perché vengano diffuse in Europa e in USA.
Inizio quindi a riportare qui di seguito  ciò che queste donne vogliono dire a tutte le donne del mondo, perché capiscano i  danni che stanno facendo i bombardamenti della NATO  e capiscano qual’ è il volere del popolo libico, il quale non è composto soltanto dai ribelli di Bengasi.
Qui di seguito riporto soltanto i loro nomi di battesimo, ma su richiesta posso fornire le copie dei loro documenti e i loro nr di telefono. Adesso vogliono tenerli segreti in quanto hanno paura che i loro parenti all’Est possano essere oggetto di vendette da parte dei ribelli.
HANA:  è una studentessa  nata a Tripoli nel 1986.  Dice che i bombardamenti adesso sono diventati insopportabili: il 23 Magio la NATO ha buttato 25 bombe su Bab El Azzizia (quartier generale di Gheddafi) dalle ore 24.00 alle ore 03.00 del mattino seguente e il 24 Maggio sera in Bab El Azzizia e  sul  Palazzo del Comune di Ben Ashur (comune = Shabia). Ci sono state tante vittime e mi chiede perché devono esserci tutte queste vittime se la NATO dice che fa questa guerra per difendere i civili!
Mi dice che ha parenti a Bengasi, dice che li sente via telefono con il Turaya (tel satellitare). Adesso a Bengasi ci sono molti egiziani.
Mi dice che i capi dei ribelli non sono persone pulite e che molti di loro erano della CIA e erano andati in IRAQ   a fare la guerra:
1)    Abdelfattah Yunis, è un generale dell’Esercito Libico ed è stato Ministro della Difesa era , il miglior amico di Gheddafi, ha lavorato per lui 24 anni.  E ora gli è contro!  Lui non prendeva in considerazione nessuna richiesta, non considerava  nessuno. Se una donna gli andava a chiedere aiuto lui non l’ascoltava ma se sera bella le faceva delle avances.
2)    Abdel  Jalil è uno che prega e beve come una spugna (cosa proibita dalla ns religione) e se per salutarlo gli vuoi dare la mano, lui non la stringe perché  è  “molto religioso” (ci sono dei musulmani che evitano di toccare una donna in quanto essere impuro e altrimenti dovrebbero lavarsi un sacco di volte prima di pregare…) E’ tanto religioso  quanto ipocrita: adesso a Bengasi  bere e andare a puttane è permesso palesemente!
      Noi  non vogliamo quella gente come capi, vogliamo Gheddafi e restare tutti uniti, vogliamo la Libia unita.
ALIAH:  è una signora madre di famiglia, nata a Bengasi nel 1964, si è sposata a 18 anni e ha  7 figli. Tutta la sua famiglia  di origine è a Bengasi. Era la Preside di una scuola di ragazze a Bengasi.  3 mesi fa lei è venuta a Tripoli con suo marito e i suoi figli, ma chiamava continuamente i suoi a Bengasi con il telesatellitare Turaya. Là ha sorelle e fratelli. Ma ormai non li sente da 1 mese. Gli avevano detto che a Bengasi non c’erano  tanti viveri, i pochi che c’erano  erano molto cari, in banca non c’erano  soldi: anche se da Tripoli erano partiti i soldi (il Prof. Charkis in tv  libica ha mostrato le copie dei trasferimenti fatti prima del 17 Febraio), il Governo di Transizione li ha presi per sé. Le scuole sono  chiuse e i ragazzi ormai hanno perso l’anno scolastico, mentre a Tripoli ed in altre città adesso ci sono gli esami, i bambini  hanno continuato ad andare a scuola anche se ci sono stati delle interruzioni.
HODA:  è una signora  nata a Bengasi il 1970.  Suo marito è di Sebha e  con la sua famiglia vive  a Tripoli.  Ma la sua famiglia di origine è a Bengasi, là sua mamma e i fratelli, lei è l’unica figlia femmina ed è molto preoccupata per sua mamma.  Mi chiamano loro con il Turaya,  li ho sentiti anche ieri e mi dicono che lì la vita è molto difficile, i viveri sono molto cari, non ci sono soldi. Vorrebbe andare in tv per farsi vedere da sua mamma e dire come stanno le cose a Tripoli, come si vive a Tripoli per farlo capire ai Bengasini, ma ha paura  di ritorsioni su sua mamma e i suoi fratelli e le loro famiglie. Mi dice che i soldati dell’esercito di Gheddafi non fanno atrocità, sono uomini delle nostre famiglie e non possono fare atrocità contro la loro gente! Quando vedeva  dire su  Al Jazeera  che bombardavano a Bengasi, lei chiamava i suoi parenti a Bengasi e loro le dicevano che non era vero. Le sole bombe che hanno ricevuto a Bengasi sono quelle della NATO. Poi mi dice che su Al Jazeera parlavano di un ragazzo down di Bengasi  che era per Gheddafi e che stava uccidendo la gente e lei conosce quel ragazzo, è down, non può fare quelle cose! E’ una cosa vergognosa quella che dicevano! Poi hanno detto che l’esercito di Gheddafi ha dei mercenari, ma sono libici del sud della Libia, lì sono quasi tutti neri! Tante volte lei e amici hanno cercato di parlare con quelli di Al Jazeera per dare le loro testimonianze e la prima cosa che chiedono è se sei per Gheddafi o contro. Se rispondi che sei per Gheddafi  riattaccano!  Sulla  BBC un ragazzo per andare ad un programma  inizialmente aveva detto che era contro Gheddafi e quando poi è andato in diretta ha detto che è per Gheddafi e hanno interrotto subito il programma! Sì, sono stati fatti tanti errori da questo Governo, sia Tripoli che a Bengasi, ma non si risolve niente facendo la guerra! A Bengasi dicono che noi a Tripoli prendiamo tutto, non è vero, i soldi da Tripoli sono partiti, sono i politici di Bengasi che se li sono messi in tasca! BARTAK SHAMA, Capo dei Ministri, è di Bengasi e ha rubato  tanti soldi, era il  cocchino  e il viziatello di Gheddafi, rubava i soldi e non faceva niente per la gente! Questa rivoluzione è stata fatta dalla gente con i soldi, da quelli che hanno rubato perché oltre i soldi adesso vogliono anche il potere, ma non è stata fatta dalla gente normale, dalla gente povera,  la gente normale vuole Gheddafi! La NATO vuole soltanto il nostro petrolio, non gli sta bene prendere soltanto il 10% del greggio e lasciare il 90% alla Libia, vuole fare il contrario! Se non avevamo il petrolio  ci avrebbero trattato come la Palestina! Lo dica in Italia! Il petrolio è nostro, la Libia è nostra! Lasciateci stare, i nostri problemi li risolviamo da noi!
ZHEINAB:  è una giovane donna avvocato di Derna. Mi dice che lì adesso comanda Lassady, lui era in Afghanistan con Al Quaeda ed era stato preso e catturato dagli americani e portato a Guantanamo! Adesso a Derna ha portato la legge della Sharia, le donne con il burka, quando noi libiche non abbiamo mai portato il Burka! Lui non uccide con un colpo di arma da fuoco, lui uccide soltanto sgozzando! Se volete far vincere questa gente, uccideteci tutti così non dovremo più vedere queste atrocità. Zheinab  prima del 17 Febbraio era  a Derna.  Sì, c’èra malcontento tra la gente, in Febbraio la gente iniziava a brontolare, a farsi sentire. Il 17 Febbraio c’è stata una piccola manifestazione fatta da ex galeotti che dal 1995 al 2004 erano stati in prigione perché facevano parte  di Movimenti Islamici, di Alquaeda ed avevano ucciso delle persone. Tra questi c’era anche Lassady  e Anis Mekras, un suo amico. Sono andati alla moschea di Essahaba, che è quella più importante di Derna e davanti alla moschea hanno iniziato a vociare e a manifestare contro il Governo, a dire che non vogliono Gheddafi, che vogliono un Paese Islamico e noi  IMARA DERNA saremo i vostri capi.  Questa manifestazione ha fatto presa soprattutto sui ragazzi giovani. Hanno iniziato a dire che chi era contro di loro sarebbe stato sgozzato! Hanno dato fuoco alle stazioni di Polizia e all’Ufficio Anagrafe (così adesso è caos nell’identificazione delle famiglie!). Quando uccidono si rivolgono a Allah e dicono: Allah guarda cosa sto facendo per te! Hanno preso le auto delle Società private e del Governo e ci hanno messo le bandiere di Re Idris. Nessuno ha avuto il coraggio di fermarli! Non avevamo viveri né benzina, ma le armi arrivavano, dall’Egitto! Inoltre altre armi erano nascoste nelle grotte della Montagna Verde. Poi sono arrivate anche ricetrasmittenti da fuori Derna. Le donne dovevano stare a casa e quando uscivano dovevano indossare il burka! Noi libiche il burka! Ma il burka non lo indossavano soltanto le donne,  a volte lo indossavano anche gli uomini per fare gli attentati contro l’esercito! Tra gli imam c’erano quelli che erano impauriti e restavano a casa e quelli che invece erano con loro: Abdelakim Lassady diceva che chi non era con lui veniva ucciso! Poi c’era anche un certo Sofiahn Goma di Alquaeda che si è cambiato nome in Mohamed Sahiti, per far vedere che è libico, ma è tra i 62 di Alquaeda ricercati dagli USA.
Bernard Levy era a Bengasi per buttare giù la nostra bandiera verde!!!!!!! Le ho portato dei video e delle foto! Veda come i ribelli uccidono i nostri soldati! Veda di chi erano gli elicotteri e gli aerei che bombardavano! Il 20 Febbraio da Bengasi dicevano che nell’esercito di Gheddafi c’erano i mercenari che uccidevano la gente!  A Tripoli hanno fatto una manifestazione, c’era gente di Tripoli, di Bengasi e di Derna, hanno preso mio fratello e lo volevano uccidere perché in auto aveva lo stemma di Gheddafi! Nel filmato si vede! Quello con la barba è dei ribelli di Derna, si vede che lo vuole portare con sé per sgozzarlo! Nel video si vede che danno anche fuoco ad un’auto, quella sera non c’era la polizia. Ma è stata l’unica volta che a Tripoli hanno fatto quel casino!
Le Tv  Al Jazeera e Al Rabeea hanno fatto una vera guerra mediatica contro il nostro Governo! Adesso noi guardiamo LBC  (tv libanese) e lì fanno vedere la verità, fanno vedere che adesso la gente di Bengasi si sta ribellando contro la NATO!
Sulla Tv  LAN  (degli UAE)  si vede che le popolazioni libiche vicino al confine con l’Egitto prima erano contro Gheddafi, ma ora hanno visto che razza di gente è entrata in Libia con questa rivoluzione e ora sono per Gheddafi! I libici vicino al confine con l’Egitto adesso non fanno più entrare le armi dall’Egitto verso la Libia! Hanno capito!  Nella città di GAHARA  (dopo Tobruk verso l’Egitto) ora vogliono Gheddafi! Non ne possono più di questo Governo di Transizione di Bengasi!
Parlano dei mercenari nell’Esercito Libico, ma non parlano dei mercenari tra i ribelli: nell’Hotel Tebesti a Bengasi ci sono 70 milizie del BLACK WATER!
Se dobbiamo avere come capi questi estremisti preferiamo morire tutti!  Noi vogliamo Gheddafi!

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