Mladic, Borghezio e la disinformazione strategica su Srebrenica

Ratko Mladic

Riguardo all’arresto dell’ex generale Ratko Mladic, avvenuto nei giorni scorsi, hanno suscitato scalpore le seguenti dichiarazioni di Mario Borghezio:

 “Non ho visto le prove, i patrioti sono patrioti e per me Mladic è un patriota. Quelle che gli rivolgono sono accuse politiche”. L’europarlamentare della Lega, Mario Borghezio si schiera apertamente a sostegno dell’ex generale, parlando ai microfoni de la Zanzara, su Radio24. “Sarebbe bene fare un processo equo, ma del Tribunale dell’Aja ho una fiducia di poco superiore allo zero” , dice ancora Borghezio. “I Serbi avrebbero potuto fermare l’avanzata islamica in Europa, ma non li hanno lasciati fare. E sto parlando di tutti i Serbi, compreso Mladic. Io comunque – assicura – andrò certamente a trovarlo, ovunque si troverà”[1].
Mario Borghezio

Sulle (presunte) pulizie etniche serbe, sono possibili – giornalisticamente parlando – due punti di vista:

·        Quello “politicamente corretto” di Gad Lerner: “Mario Borghezio fa ridere? No. O almeno, non più. Dichiarando solidarietà al criminale esecutore della cosiddetta pulizia etnica, Radko Mladic, da lui elogiato per radio come “un vero patriota”, il deputato europeo della Lega Nord per quanto mi riguarda esce dal contesto degli interlocutori tollerabili. Per quel poco che vale, non lo vedrete mai più seduto nello studio dell’Infedele. Sono curioso di vedere se il giudizio espresso da Borghezio su Mladic gli varrà un’espulsione, una censura, una presa di distanze dai dirigenti del partito in cui milita”[2].
·        E quello professionalmente più corretto di Enrico Mentana: “Sto ancora aspettando un resoconto reale delle fosse comuni che dovrebbero documentare la pulizia etnica di Milošević ai danni dei kosovari. Intanto però, con il beneplacito della comunità internazionale, al vertice del nuovo Kosovo ci sono trafficanti di armi e droga. Bombardammo Belgrado in nome della «guerra giusta», dell’aiuto umanitario, della Missione Arcobaleno…”[3].

Da parte mia, osservo che la sincerità e il coraggio di dire verità impopolari (contro Mladic accuse politiche) sono così rare in un politico che risultano apprezzabili anche quando vengono da un personaggio riprovevole come Borghezio[4].

Sulla disinformazione strategica relativa al caso Srebrenica, segnalo il seguente sito:
http://www.cnj.it/documentazione/srebrenica.htm



I veri stragisti della Jugoslavia: Bill Clinton, Javier Solana, Madeleine Albright
[4] Riprovevole, anche alla luce del fatto che, come ha dichiarato lui stesso (http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=rassegna&currentArticle=QW6BW ), Borghezio è un vecchio collezionista de “L’Alfiere”, la benemerita rivista napoletana tradizionalista fondata da Silvio Vitale, e quindi la virulenza del suo razzismo non ha certo la scusa dell’ignoranza.
3 Comments
    • Anonimo
    • 29 Maggio 2011

    Gad Lerner è uno strozo colossale di ignoranza storica e di fede sionista. In altre parole un criminale perbene. Finchè l'Italia si permette tali propagatori di falsità non apparterrà alla civiltà voluta dalla legalità.
    Piero Deola

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  1. La battuta di Mentana è corretta ma approssimativa. Il Kosovo è stato soltanto l'ultimo fronte della guerra civile jugoslava in cui iol generale serbo-bosniaco si è distinto, dopo essersi fatto onore in Croazia (Vukovar) e Bosnia (assedio di Serajevo, Sebrenica)

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    • Catrafuse
    • 1 Giugno 2011

    Un articolo molto importante, complimenti.

    X fascinazione
    Maldić non ha partecipato alle operazioni di Vukovar, poiché era impegnato in zone come Kijevo e Knin. Per quanto riguarda il Kosovo, c'è stato alla fine degli anni ottanta, quando tutta la comunità internazionale era concorde nel definire terroristi i gruppi paramilitari albanesi e nemmeno

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