Gruppo libico associato ad al-Qaeda incontra funzionari di Obama

Gruppo libico associato ad al-Qaeda incontra funzionari di Obama

Mahmoud Jebril

GRUPPO LIBICO ASSOCIATO AD AL QAEDA INCONTRA FUNZIONARI DI OBAMA[1]

Di Kurt Nimmo
Prison Planet.com
Venerdì 13 maggio 2011
Il capo dell’ufficio esecutivo del Consiglio Nazionale di Transizione, Mahmoud Jebril, si è incontrato con Tom Donilon, consigliere di Obama per la sicurezza nazionale, e con altri dirigenti di alto grado, ha detto la Casa Bianca in una dichiarazione, riferisce Reuters[2] oggi.
È stato riferito che Obama ha firmato una direttiva presidenziale che approva aiuti segreti nelle ultime due o tre settimane, secondo certi funzionari[3].
Jebril col suo compare Ali Essawi e Sarkozy

Jibril è l’auto-nominato, istruito negli Stati Uniti, primo ministro della repubblica libica, una delle due entità artificiali che sostengono di rappresentare il popolo libico. Il suo governo è stato riconosciuto come l’”unico rappresentante legittimo” della Libia da Francia, Portogallo, Regno Unito e Qatar ma, attualmente, il riconoscimento non è stato concesso dalla grande maggioranza degli stati membri delle Nazioni Unite. Jibril condivide la rappresentanza dell’opposizione libica appoggiata dalla NATO con l’elemento della CIA Khalifa Hifter[4]

Orizzonti di boria

Un altro leader dei ribelli, Abdel Hakim Al-Hasidi[5], ha riconosciuto nel marzo scorso che la sua fazione è legata ad al Qaeda. Al-Hasidi ha detto al giornale italiano Il Sole 24Ore che i suoi combattenti “sono patrioti e buoni musulmani, non terroristi”, ma ha aggiunto che “anche i membri di al-Qaeda sono buoni musulmani e stanno combattendo contro l’invasore”.

Al-Hasidi era membro del Libyan Islamic Fighting Group, o LIFG, che nel 1995 e nel 1996 uccise dozzine di soldati libici in attacchi di guerriglia vicino a Derna e a Bengasi. Ha combattuto anche nella guerra della CIA in Afghanistan.
Esponenti del LIFG liberati da Gheddafi nel 2010 dopo la loro promessa di rinunciare alla violenza

Durante il corso del 2007, scrive Webster Tarpley[6], il LIFG si autodefinì riserva di al-Qaeda, per poi successivamente assumere il nome di al-Qaeda nel Maghreb. In conseguenza di questa fusione del 2007, arrivò in Iraq dalla Libia un maggior numero di guerriglieri. Nel 2008, Ayman al-Zawahiri affermò che il Libyan Islamic Fighting Group si era unito ad al-Qaeda.

Jibril ha sostenuto che gli Stati Uniti dovrebbero dare al suo gruppo circa 180 milioni di dollari dai fondi rubati a Muammar Gheddafi quando hanno deciso di invadere il paese sotto copertura umanitaria.

L’incontro segue quello tenuto a Londra tra Mustafa Abdel Jalil[7] e il Primo Ministro inglese David Cameron. Jalil è stato ministro della giustizia di Gheddafi. Oltre a promettere finanziamenti, Cameron ha detto che l’Inghilterra dovrebbe incrementare la propria presenza nella roccaforte dei ribelli creata a Bengasi, dove ora risiedono i diplomatici inglesi.

Il denaro degli Stati Uniti e dell’Inghilterra assicurerà che la cosiddetta opposizione libica rimanga sotto il controllo dell’Occidente e che le entità create in Libia funzionino come stati fantoccio.
Quando Obama era “amico” degli arabi 

Oggi, in precedenza, la NATO ha bombardato il bunker di Gheddafi a Tripoli[8] per la seconda volta in una settimana. L’attacco è giunto qualche ora dopo che un Gheddafi con aria di sfida era apparso alla televisione di stato.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.prisonplanet.com/libyan-group-associated-with-al-qaeda-meets-obama-officials.html

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