Bin Laden: intervista autentica

Bin Laden: intervista autentica

BIN LADEN: INTERVISTA AUTENTICA[1]
Di Carol Valentine,
curatrice del Waco Holocaust Electronic Museum
ottobre 2001
16 ottobre 2001 – Il 28 settembre 2001, sul quotidiano pachistano di Karachi, Ummat, è stata pubblicata un’intervista con Osama bin Laden. In questa intervista, bin Laden parla degli attacchi dell’11 settembre negli Stati Uniti:
“Ho già detto che non sono coinvolto negli attacchi dell’11 settembre negli Stati Uniti. Come musulmano, cerco di fare del mio meglio per non dire una menzogna. Non ero a conoscenza di questi attacchi, né considero l’uccisione di donne, bambini e altri esseri umani innocenti un atto lodevole. Una tale pratica è proibita persino nel corso di una battaglia.
“Sono gli Stati Uniti che stanno perpetrando ogni sorta di maltrattamento a donne, bambini e gente comune…”. Chiunque conosca il contenuto del Waco Holocaust Electronic Museum
sa che bin Laden dice la verità.
Negli Stati Uniti, l’informazione di questa intervista di Ummat è stata cancellata. Tra il momento della sua pubblicazione e il 7 ottobre, gli Stati Uniti a quanto pare hanno speso il proprio tempo a creare una falsa “intervista” a bin Laden, utilizzando o un sostituto o un morphing. Che sia stata una truffa imbastita dagli inglesi, come favore agli Stati Uniti? Gli inglesi di solito hanno più finezza.
Potete leggere della truffa americana, “The Taliban Home Video”, su
Allegata a “The Taliban Home Video” troverete una copia dell’intervista, del marzo 1977, della CNN a bin Laden condotta da Peter Arnett. Confrontate il contenuto e lo stile delle osservazioni di bin Laden nell’intervista del 1977 della CNN con il contenuto e lo stile delle osservazioni di bin Laden nell’intervista del 28 settembre 2001 di Ummat. Sì, è lo stesso uomo, tutto bene. Mi sembra che l’intervista di Ummat sia autentica.
Ecco una copia dell’intervista di Ummat, che potete trovare a questo indirizzo:
Sono grata a InfoTimes per aver trasmesso questa notizia insieme a me.
***
Osama bin Laden sostiene che è il regime israeliano a star dietro gli attacchi dell’11 settembre
KABUL, Afghanistan (Ummat): il preminente mujahid (combattente della libertà) Osama bin Laden o il gruppo di Al-Qaeda non hanno niente a che fare con gli attacchi dell’11 settembre contro l’amministrazione Bush, secondo un’intervista di Ummat, il quotidiano pachistano di Karachi, a Osama bin Laden. Nella sua intervista, Osama bin Laden ha fatto notare che è il regime israeliano che sta dietro gli attacchi dell’11 settembre. Egli ha espresso gratitudine e sostegno al Pakistan, esortando il popolo pachistano a continuare la propria jihad contro dittatori, tiranni, traditori, imbroglioni, criminali, dittature, e tirannie. A seguire, ecco il testo dell’intervista a Osama bin Laden condotta da un “corrispondente speciale”, e pubblicata sul quotidiano Ummat, venerdì 28 settembre 2001 [il luogo e la data dell’intervista non vengono menzionati da Ummat].
Daily UMMAT: Lei è stato accusato di essere coinvolto negli attacchi di New York e Washington. Cosa vuol dire in proposito? Se lei non è coinvolto, chi è che può esserlo?
OSAMA BIN LADEN: Nel nome di Allah (Dio), il più clemente, il più misericordioso. Sia lode ad Allah, che è il creatore dell’intero universo e che ha creato la Terra come una dimora per la pace, per tutto il genere umano. Allah è Colui che sostiene, che ha inviato il Profeta Maometto come nostra guida. Sono grato al gruppo editoriale Ummat, che mi ha dato la possibilità di trasmettere il mio punto di vista al popolo, in particolare al valoroso e momin [vero musulmano] popolo del Pakistan, che ha rifiutato di credere alle menzogne del demone [il dittatore militare pachistano, Generale Pervez Musharraf].
Ho già detto che non sono coinvolto negli attacchi dell’11 settembre negli Stati Uniti. Come musulmano, cerco di fare del mio meglio per non dire una menzogna. Non sapevo di questi attacchi, né considero l’uccisione di donne, bambini e altri esseri umani innocenti come un atto lodevole. L’Islam proibisce rigorosamente di causare danni a donne, bambini, e altre persone innocenti. Una tale pratica è probita persino nel corso di una battaglia. Sono gli Stati Uniti che stanno perpetrando ogni sorta di maltrattamento contro donne, bambini, e persone comuni di altre fedi, in particolare contro i seguaci dell’Islam. Tutto quello che sta accadendo in Palestina da 11 mesi a questa parte è sufficiente a richiamare l’ira di Dio sugli Stati Uniti e su Israele. C’è anche un ammonimento per quei paesi musulmani che hanno assistito a tutto ciò da spettatori silenziosi. Cosa era stato fatto in precedenza ai popoli innocenti dell’Iraq, della Cecenia e della Bosnia? Si può trarre solo una conclusione dall’indifferenza degli Stati Uniti e dell’Occidente per questi atti di terrorismo e per il patrocinio dei tiranni da parte di queste potenze, e cioè che l’America è una potenza anti-islamica e che patrocina le forze anti-islamiche. La sua amicizia con i paesi musulmani è solo uno show, è piuttosto un inganno. Seducendo o impaurendo questi paesi, l’America li costringe a esercitare un ruolo di sua scelta. Date uno sguardo intorno a voi e vedrete che gli schiavi degli Stati Uniti sono o sovrani dei musulmani o loro nemici.
Gli Stati Uniti non hanno amici, né vogliono averne alcuno perché il requisito dell’amicizia è stare allo stesso livello dell’amico o considerarlo vostro pari. L’America non vuole vedere nessuno che stia al pari con lei. Dagli altri si aspetta la schiavitù. Perciò, gli altri paesi, o sono suoi schiavi o sono suoi sottoposti. Tuttavia, il nostro caso è differente. Noi ci siamo impegnati a essere schiavi solo di Dio Onnipotente, e dopo questa promessa non c’è nessuna possibilità di diventare schiavi di qualcun altro. Fare una cosa del genere sarebbe irrispettoso sia nei riguardi del nostro Sostenitore che degli esseri a lui vicini. La maggior parte delle nazioni del mondo che difendono la propria libertà sono quelle religiose, che sono nemiche degli Stati Uniti, o che gli stessi Stati Uniti considerano nemiche.
I paesi che non vogliono diventare schiavi degli Stati Uniti sono Cina, Iran, Libia, Cuba, Siria, e Russia. Chiunque abbia commesso l’atto dell’11 settembre non è amico del popolo americano. Ho già detto che siamo contro il sistema americano, non contro il suo popolo, mentre in questi attacchi sono state uccise persone americane comuni. Secondo le mie informazioni, il numero delle vittime è molto più alto di quello che il governo americano ha dichiarato. Ma l’amministrazione Bush non vuole che si diffonda il panico. Gli Stati Uniti dovrebbero cercare di rintracciare i perpetratori di questi attacchi al proprio interno; tra le persone che fanno parte del sistema americano, ma che sono contro di esso. O tra coloro che lavorano per qualche altro sistema; tra coloro che vogliono che questo secolo sia un secolo di conflitti tra l’Islam e il Cristianesimo, in modo che la loro civiltà, la loro nazione, il loro paese, o la loro ideologia possa sopravvivere. Potrebbe trattarsi di chiunque, dalla Russia a Israele e dall’India alla Serbia. Negli stessi Stati Uniti, vi sono dozzine di gruppi bene organizzati e bene attrezzati capaci di provocare una distruzione su vasta scala. Poi, non si possono dimenticare gli ebrei americani, che sono contrariati con il Presidente Bush sin dall’epoca delle sue elezioni in Florida e che vogliono vendicarsi di lui.
Poi, vi sono le agenzie di intelligence degli Stati Uniti, che devono essere fornite ogni anno, dal Congresso e dal governo, di fondi per miliardi di dollari. Tutto ciò [la questione dei fondi] non è stato un grande problema fino all’esistenza dell’ex Unione Sovietica ma dopo di essa il budget di queste agenzie è stato in pericolo. Avevano bisogno di un nemico. Così, dapprima hanno iniziato la loro propaganda contro Osama e i talebani e poi si è verificato questo avvenimento. Vedete, l’amministrazione Bush ha approvato un budget di 40 miliardi di dollari. Dove andrà a finire quest’enorme somma? Verrà fornita alle medesime agenzie, che hanno bisogno di enormi fondi e che vogliono esercitare la loro importanza. Adesso, spenderanno il denaro per la loro espansione e per accrescere la loro importanza. Vi darò un esempio. I trafficanti di droga di tutto il mondo sono in contatto con i servizi segreti americani. Questi servizi non vogliono sradicare la coltivazione di droghe e il loro traffico, perché la loro importanza verrebbe a diminuire. Le persone del dipartimento americano anti-droga vengono incoraggiate a trafficare droga in modo da poter mostrare le loro imprese e ricevere milioni di dollari di budget. Il Generale Noriega venne fatto diventare un signore della droga dalla CIA e, quando se ne presentò la necessità, venne fatto diventare un capro espiatorio. Allo stesso modo, che si tratti del Presidente Bush o di qualunque altro Presidente, costoro non possono portare in giudizio Israele per le sue violazioni dei diritti umani o ritenerlo responsabile di tali crimini. Che cos’è questa storia? Non è che esiste un governo dentro il governo degli Stati Uniti? È a questo governo segreto che dovrebbe essere chiesto chi ha compiuto gli attacchi.
Daily UMMAT: Un certo numero di paesi della comunità internazionale hanno accolto la richiesta degli Stati Uniti di sferrare attacchi contro l’Afghanistan. Tra questi, anche un certo numero di paesi musulmani. Al-Qaeda lancerà una jihad anche contro questi paesi islamici?
OSAMA BIN LADEN: Devo dire che il mio dovere è solo quello di risvegliare i musulmani; di dire loro ciò che è bene per loro e ciò che non lo è. Cos’è che dice l’Islam, e cos’è che vogliono i nemici dell’Islam? Al-Qaeda è stata costituita per condurre una jihad contro l’infedeltà, in particolare per contrastare l’attacco furibondo dei paesi infedeli contro gli stati islamici. La jihad è la sesta colonna non dichiarata dell’Islam [Le prime cinque sono le parole sante basilari dell’Islam (C’è un solo Dio in tutto l’universo e Maometto è l’ultimo Proeta di Dio), le preghiere, il digiuno, il pellegrinaggio alla Mecca e fare l’elemosina (zakat)]. Tutte le persone che sono contro l’Islam hanno paura della jihad. Al-Qaeda vuole tenere la jihad viva e vegeta e farla diventare parte della vita quotidiana dei musulmani. [Al-Qaeda] vuole dare ad essa [la jihad] lo status di culto. Noi non siamo contro nessun paese islamico. Noi non consideriamo la guerra contro un paese islamico come jihad. Siamo in favore della jihad armata solo contro quei governi infedeli, che uccidono uomini, donne e bambini musulmani innocenti in quanto musulmani. Sostenere l’azione degli Stati Uniti per alcuni paesi islamici è una necessita, per altri paesi è un obbligo. Tuttavia, costoro dovrebbero pensare a ciò che rimarrà della loro posizione religiosa e morale se sostengono l’attacco dei cristiani e degli ebrei contro un paese musulmano come l’Afghanistan. Gli ordini della sharia [giurisprudenza] islamica per tali individui, organizzazioni e paesi sono chiari e tutti gli studiosi della fratellanza musulmana sono unanimi al riguardo. Noi faremo lo stesso, che è stato ordinato dall’Ameer-ul-Momeneen [il comandante degli afghani fedeli] Mohammed Omar e dagli studiosi islamici. I cuori dei popoli dei paesi musulmani battono all’unisono con la chiamata della jihad. Di ciò, siamo loro grati.
Daily UMMAT: Le perdite causate dagli attacchi di New York e di Washington hanno dimostrato che infliggere un colpo economico agli Stati Uniti non è troppo difficile. Gli esperti americani ammettono che qualche attacco in più potrebbe far crollare l’economia americana. Perché Al-Qaeda non prende di mira i pilastri della loro economia?
OSAMA BIN LADEN: Ho già detto che non siamo ostili agli Stati Uniti. Siamo contro il sistema [del governo americano], che rende altre nazioni schiave degli Stati Uniti, o le costringe a ipotecare la loro libertà politica ed economica. Questo sistema è totalmente controllato dagli ebrei americani, la cui prima priorità è Israele, non gli Stati Uniti. È chiaro che lo stesso popolo americano è schiavo degli ebrei e che è costretto a vivere secondo le leggi e i principi da loro stabiliti. Così, la punizione dovrebbe raggiungere Israele. In realtà, è Israele che sta facendo un bagno di sangue con i musulmani innocenti e che gli Stati Uniti non dicono una sola parola al riguardo.
Daily UMMAT: Perché il danno ai nemici dell’Islam non viene procurato con altri mezzi, a parte la lotta armata? Per esempio, esortando i musulmani a boicottare i prodotti, le banche, le linee di vendita e i canali televisivi occidentali?
OSAMA BIN LADEN: La prima cosa è che i prodotti occidentali potranno essere boicottati solo quando la fraternità musulmana sarà pienamente risvegliata e organizzata. In secondo luogo, le aziende musulmane dovrebbero diventare autosufficienti nel produrre beni uguali ai prodotti delle aziende occidentali. Il boicottaggio economico dell’Occidente non è possibile a meno di non arrivare all’autosufficienza economica e alla produzione di prodotti sostitutivi. Voi vedete che la ricchezza è disseminata in tutto il mondo musulmano ma non è stato acquistato neppure un singolo canale televisivo che possa predicare le regole islamiche secondo i moderni requisiti e raggiungere un’influenza internazionale. I finanzieri e i filantropi musulmani dovrebbero rendersi conto che se bisogna usare l’arma dell’opinione pubblica, essa va tenuta a portata di mano. Il mondo di oggi è quello dell’opinione pubblica e i destini delle nazioni vengono determinati tramite la sua pressione. Una volta ottenute le chiavi per costruire l’opinione pubblica, tutto ciò che chiedete può essere realizzato.
Daily UMMAT: Tutta la propaganda sulla vostra lotta finora è stata fatta dai media occidentali. Ma dalle vostre fonti non si riceve nessuna informazione sulla rete di Al-Qaeda e sui successi della sua jihad. Vuole commentare?
OSAMA BIN LADEN: In realtà, i media occidentali non hanno nient’altro a disposizione. Non hanno altri temi per sopravvivere a lungo. Poi, abbiamo molte altre cose da fare. La lotta per la jihad e i successi sono per amore di Allah e non per irritare i suoi servi. Il nostro silenzio è la nostra vera propaganda. I rifiuti, le spiegazioni, o le precisazioni fanno solo perdere tempo e attraverso di essi, il nemico vorrebbe impelagarvi in cose che non vi servono. Queste cose vi allontanano dalla causa. I media occidentali stanno diffondendo questa propaganda infondata, che ci provoca stupore ma che riflette ciò che si trova nei loro cuori e gradualmente costoro si ritrovano prigionieri della loro propaganda. Cominciano a esserne spaventati ed essa comincia a danneggiarli. Il terrore è l’arma più spaventosa dell’era moderna e i media occidentali la utilizzano in modo spietato contro i loro stessi popoli. Essa può aggiungere la paura e l’impotenza nella psiche dei popoli dell’Europa e degli Stati Uniti. Ciò significa che quello che i nemici dell’America non possono fare, viene fatto dai suoi media. Voi potete capire quale sarà la prestazione di una nazione in guerra, quando è provata dalla paura e dall’impotenza.
Daily UMMAT: Quale sarà l’impatto del congelamento dei conti di Al-Qaeda negli Stati Uniti?
OSAMA BIN LADEN: Dio apre le porte a quelli che lavorano per Lui. Congelare i conti non farà nessuna differenza per Al-Qaeda o per altri gruppi della jihad. Con la grazia di Allah, Al-Qaeda ha più di tre sistemi finanziari alternativi, tutti totalmente separati e indipendenti l’uno dall’altro. Questo sistema sta operando sotto il patronato di quelli che amano la jihad. Cosa dire degli Stati Uniti: anche il mondo messo insieme non può spostare queste persone [i musulmani fedeli] dalla loro direzione.  Queste persone non sono centinaia, ma migliaia e milioni. Al-Qaeda è costituita da tali giovani moderni e istruiti che conoscono le crepe del sistema finanziario occidentale come le linee della propria mano. Questi sono gli stessi difetti del sistema fiscale occidentale, che stanno diventando un cappio per esso, e tale sistema non potrà riprendersi, per quanti giorni possano trascorrere.
Daily UMMAT: Vi sono altre zone sicure, oltre all’Afghanistan, dove lei può continuare la jihad?
OSAMA BIN LADEN: In tutte le parti del mondo vi sono zone dove sono presenti forti nuclei della jihad, dall’Indonesia all’Algeria, da Kabul alla Cecenia, dalla Bosnia al Sudan, e da Burma al Kashmir. Poi, il problema non è mio personale, io sono un servo inutile di Dio, costantemente in apprensione per le mie responsabilità davanti a Dio. La questione non è Osama ma l’Islam e, all’interno dell’Islam, della jihad. Grazie a Dio, quelli che conducono una jihad possono camminare oggi a testa alta. La Jihad era già presente quando ancora non c’era Osama e rimarrà tale quando Osama non ci sarà più. Allah apre le porte e crea amori nei cuori delle persone per quelli che camminano sul sentiero di Allah con le loro vite, le loro proprietà e i loro figli. Credeteci, per mezzo della jihad, un uomo ottiene tutto quello che desidera. E per un musulmano il desiderio più grande è la vita dopo la morte. Il martirio è la via più breve per conseguire la vita eterna.
Daily UMMAT: Cosa ha da dire sulla politica del governo pachistano riguardo all’attacco contro l’Afghanistan?
OSAMA BIN LADEN: Siamo grati al fedele e valoroso popolo del Pakistan che ha eretto un blocco di fronte alle forze del male e che sta sulla prima linea della battaglia. Il Pakistan è una grande speranza per la fratellanza musulmana. Il suo popolo è risvegliato, organizzato e ricco nello spirito della fede. Loro hanno appoggiato l’Afghanistan nella sua guerra contro l’Unione Sovietica e hanno esteso gli aiuti ai mujahiddin e al popolo afghano. Poi, questi sono gli stessi pachistani che stanno fianco a fianco con i talebani. Se un popolo del genere emerge in soli due paesi, il dominio dell’Occidente diminuirà in poco tempo. I nostri cuori battono insieme al Pakistan e, Dio non voglia, se verranno tempi difficili ci proteggeremo con il nostro sangue. Il Pakistan per noi è sacro come un luogo di culto. Noi siamo il popolo della jihad e combattere per la difesa del Pakistan è per noi la migliore di tutte le jihad. A noi non importa chi sarà a riformare il Pakistan. La cosa importante è che lo spirito della jihad sia vivo e più forte nei cuori del popolo pachistano.
Fonte: Ummat, quotidiano in lingua urdu di Karachi, Pakistan – venerdì 28 settembre 2001 – pagine 1, 7. – Fonte: BBC Monitor Service.  
Carol A. Valentine, Presidente, Public Action, Inc. Copyright, ottobre 2001. Può essere riprodotto per scopi non commerciali.      
Vedi l’operato della prima organizzazione terroristica del mondo, l’FBI: visita il Waco Holocaust Electronic Museum. Vedi cosa hanno fatto alle mamme e ai bambini:  http://www.public-action.com/SkyWriter/WacoMuseum

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.public-action.com/911/oblintrv.html
[2] A quanto pare, l’intervista nel frattempo è stata rimossa.

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