Sbagliata la petizione contro Roberto De Mattei

Sbagliata la petizione contro Roberto De Mattei

Da qualche settimana, è in rete una petizione per chiedere le dimissioni del vicepresidente del CNR Roberto De Mattei[1], in quanto le sue affermazioni di qualche giorno fa a Radio Maria lo porrebbero “fuori del pensiero razionale e esperienza e comprensione del mondo mediata dal metodo scientifico”.

È vero, il personaggio non è precisamente encomiabile: non ditelo a me che sono stato uno dei primi, almeno su Internet, a tracciarne un profilo critico[2]. In questo caso, però, tengo a dichiarare pubblicamente il mio disaccordo rispetto all’iniziativa, perché la considero lesiva della libertà d’espressione. Innanzitutto, se è vero che la tesi sullo tsunami del Giappone quale castigo divino è indimostrata e indimostrabile, è vero anche che nessuno può dimostrare che Dio non esiste e, se esiste, che non intervenga nelle catastrofi. In questo senso, non è vero che quanto detto da De Mattei è irrazionale (e giustamente il professore ha rilevato che una critica di questo tipo attiene ad un pregiudizio scientista).

Non essendo la tesi suddetta dimostrabilmente falsa, per quanto desueta al nostro sentire abituale, non è censurabile come inammissibile rispetto alla carica che il professore ricopre, tanto più che quanto gli è stato attribuito nel virgolettato della richiesta di dimissioni (“ha dichiarato che lo tsunami in Giappone e la conseguente morte e distruzione sarebbe un “castigo di Dio””) non corrisponde al contenuto effettivo delle sue dichiarazioni (“Nessuno può dire con certezza se il terremoto di Messina ieri, o quello del Giappone oggi, sia stato un castigo di dio, sicuramente è stata una catastrofe”).   

Caricatura di Leo Strauss

Detto questo, certo che le “prediche recitate di don Roberto De Mattei” suonano false, dettate come sono, per chi conosca il personaggio, più che da una cristiana preoccupazione per il bene delle anime, dall’approccio straussiano[3] dell’uomo di potere che considera la religione come l’oppio necessario per ammansire i popoli. 

Ma non è per questo che si possono chiedere le sue dimissioni, come ritengo che non si debbano pretendere per aver il detto professore patrocinato un convegno sul creazionismo[4]: essendo portato a diffidare dei pensieri unici, sospetto che anche qui l’intransigenza censoria mascheri qualche imbarazzante carenza epistemologica.
Con ciò non voglio dire che la permanenza al CNR del personaggio in questione sia giusta: probabilmente è giusto che se ne debba andare, anche in considerazione della natura politica della sua nomina (anche se, da questo punto di vista, certo non sarebbe il solo a dover fare le valige[5]) ma solo dopo previa e complessiva verifica della sua attività di ricerca. Qual è il contributo effettivo fornito in questi sette anni[6] ai progetti del CNR da parte del prof. De Mattei, quale la sua impronta? Ogni valutazione seria dovrebbe partire da qui. Bisognerebbe farla senza sconti, ma anche senza pregiudizi. Da questo punto di vista, la petizione per le sue dimissioni è solo l’ennesimo episodio di quel clima liberticida che sta facendo dell’Italia, come notava oggi Massimo Fini sul Fatto Quotidiano, “un paese talebano nel bel mezzo del ‘libero’ occidente”[7].

[2] ROBERTO DE MATTEI EMINENZA GRIGIA DI GIANFRANCO FINI: http://www.kelebekler.com/occ/demattei.htm
[5] Piergiorgio Odifreddi: “Il problema è che questi organi sono di nomina politica mentre dovrebbero essere di nomina accademica” (http://internetepolitica.blogosfere.it/2011/03/roberto-de-mattei-ecco-perche-non-si-dimette-piergiorgio-odifreddi-sul-voto-di-maiani-e-il-consiglio.html ).
[7] Massimo Fini, LIBERALI D’ITALIA, in il Fatto Quotidiano, sabato 16 aprile 2011, p. 18.
3 Comments
  1. mi dispiace ma non sono d'accordo.la parola dimostrazione in questo articolo è usata erroneamente se letta in un contesto razionale.Infatti se un dio è indescrivibile scientificamente,questo è solo un problema del credente,non del non credente che non lo vede e non lo sente,e dunque,suppone giustamente che non esista.Sta a chi afferma un concetto,argomentare per dimostrarne la validità mai il contrario.Se io non vedo un dio,ho il diritto di credere ai miei sensi e supporre che non esista,dunque posso dimostrare che dio non esiste perchè non lo vedo,e visto che tutto ciò che sappiamo lo apprendiamo attraverso i sensi,non si può fare assurgere a un concetto di validità universale qualcosa di non dimostrabile scientificamente

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  2. @valerio: e io non sono d'accordo con quanto da lei detto ma trovo comunque apprezzabili i commenti civili firmati.
    cordiali saluti.

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    • Anonimo
    • 17 Aprile 2011

    Un piccolo commento: sarebbe onere di chi sostiene l' esistenza di Dio e le consecuenze di cio' nella storia dell’ uomo di portare prove a sostegno della sua tesi. Cosi’ si fa in campo scientifico e cosi’ ci si conquista una platea di scienziati disposti ad ascoltarci. Senno’ si dovrebbero aprire le porte dei simposi scientifici anche a chi sostiene che nel 2012 un asteroide si schiantera’ sulla Terra oppure che Godzilla ci schiaccera’ a tutti o magari che una flotta Vogon annichilera’ il nostro pianeta. Il creazionismo non porta prove, non si basa su fatti ma non e’ come il bosone di Higgs o la teoria delle stringhe: esiste ed e’ corroborata da fatti e prove una teoria alternativa e quindi lo scienziato che gli piaccia o no de assolutamente metterla da una parte. La scienza si basa su fatti e su la combinazione di fatti in teorie. In chiesa dicano cio’ che vogliono ma non si cafuffino come scientifici ragionamenti sia pur logici quanto si voglia che scientifici non sono. E’ una questione di metodo e in Italia lo si dovrebbe sapere da tempo ormai. Fuori De Mattei dal CNR che vada a esporre le sue tesi in chiesa o dove gli pare a lui.
    Un saluto Oflixs

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