Aeroporto Dulles: trattamento preferenziale per Aaron Teitelbaum grazie ai buoni uffici del rabbino Shemtov

Aeroporto Dulles: trattamento preferenziale per Aaron Teitelbaum grazie ai buoni uffici del rabbino Shemtov

RABBINO SI AVVALE DELL’INFLUENZA POLITICA PER AVERE UN TRATTAMENTO PREFERENZIALE DALLA COMPAGNIA AEREA ALL’AEROPORTO DULLES[1]
Il rabbino Levi Shemtov (a destra), con il vice-Presidente Joe Biden. Biden ha il braccio appoggiato sul padre di Shemtov, il rabbino Abraham Shemtov
Di Michael Hoffman
Nota bene: la “spinta” politica esercitata dal rabbino Levi Shemtov che ha facilitato l’asserita partenza celere di Aaron Teitelbaum, all’aeroporto Dulles, da un aereo atterrato per cattivo tempo sul quale gli altri passeggeri si sono attardati per tre ore, e il suo veloce passaggio alla dogana americana, è solo una piccola nota a piè di pagina della più vasta storia del potere sionista in America, e della collusione incostituzionale tra la sinagoga e lo stato, di cui è improbabile che leggerete o ascolterete dal Tea Party, da Glenn Beck e da altri vigilantes all’insegna dello slogan “l’Islam e la Sharia minacciano l’America”!
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 “E ultimamente, quest’inverno, il rebbe di Satmar[2] – il rabbino Aaron Teitelbaum – che doveva recitare il Kaddish[3] per la mamma, stava su un volo dell’Aeromexico, dal Messico a New York, costretto ad atterrare a Dulles dopo che pesanti nevicate avevano intasato il traffico dentro e fuori New York City.
“È stato fatto andar via dall’aereo atterrato a Dulles con l’aiuto del rabbino Levi Shemtov di Washington, D. C. Il rabbino Shemtov è stato contattato dai chassidim Satmar di Kiryas Joel e si è avvalso dei suoi contatti governativi per disporre la partenza anticipata del rebbe dall’aereo e un passaggio molto rapido alla dogana, sebbene l’aereo e i suoi (altri) passeggeri siano stati trattenuti sulla pista dopo l’atterraggio per circa tre ore”.
Fonte: “Meeting Admurim on Schlichus” del rabbino Y. Shmuelevitz, 22 marzo 2011
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“Il rabbino Shemtov è ben conosciuto nelle sale del Congresso, e Sue Fishkoff, autrice di The Rebbe Army: Inside the World of Chabad-Lubavitch [L’esercito del Rebbe: dentro il mondo dello Chabad-Lubavitch], scrive: ‘Non basta che l’uomo dello Chabad[4] conosca il nome e il numero di telefono di proprio tutti i deputati, i senatori, e gli ambasciatori stranieri della capitale – conosce anche i loro assistenti legislativi, le loro segretarie e le persone che puliscono i loro uffici…Pranza con primi ministri e naviga nelle giungle della politica con solido buon umore’.
“Funzionari e membri di staff di ogni ceto e professione sostengono che il rabbino Shemtov è straordinariamente apprezzato e che ha un rapporto fantastico con un ampio spettro di leader politici. Poiché il rabbino Shemtov ha una rete di relazioni così vasta, ha il polso della situazione dell’odierno potere ebraico”.
Fonte: “Spiritual Strenght and Political Muscle: Rabbi Levi Shemtov Discusses Influence and Yiddishkeit on Capitol Hill” [Forza spirituale e muscoli politici: il rabbino Levi Shemtov parla dell’influenza e dell’”yiddishkeit”[5] a Capitol Hill”
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I siti di Michael Hoffman:
@HoffmanMichaelA (Twitter)
Il bollettino Revisionist History (per le copie cartacee)

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