Egitto: due piccoli segnali di discontinuità rispetto a Camp David

Egitto: due piccoli segnali di discontinuità rispetto a Camp David

Due piccoli segnali di discontinuità del nuovo Egitto, rispetto agli ultimi 30 anni di fedeltà sionista.
Il primo: l’Egitto sta cercando di rivedere gli accordi per le forniture di gas a Israele.
Il secondo: Egypt Air, la compagnia aerea di bandiera ha cancellato Israele dalle sue destinazioni.
Riguardo al primo punto: il 18 marzo è giunta la notizia che un gruppo di attivisti egiziani – quelli che fanno riferimento alla Campaign against Gas Export to Israel – hanno vinto una causa concernente tali forniture di gas. “Il tribunale ha ordinato al ministero del petrolio di non esportare neanche una singola quota di gas senza aver prima soddisfatto i bisogni locali”[1]. Ricorda in proposito PressTV che “le forniture di gas dell’Egitto a Israele sono state una delle principali condizioni economiche del trattato di pace del 1979 sponsorizzato dagli Stati Uniti”, e che “in base ad un accordo di 2.5 miliardi di dollari con Tel Aviv sulle esportazioni, firmato nel 2005, il regime israeliano riceve circa il 40% delle sue forniture di gas dall’Egitto, ad un prezzo molto basso”. Il portavoce dei Fratelli Musulmani, Walid Shalaby, ha aggiunto che “Questo accordo venne fatto nell’oscurità, lontano dalla vista degli enti legislativi e di controllo. Deve essere sottoposto al nuovo parlamento, che deciderà a chi esportare e il prezzo da fissare del gas esportato”. Dal canto suo, il Ministro del Petrolio Abdullah Ghorab ha dichiarato che “vi è attualmente un negoziato in corso per correggere gli accordi sul gas firmati con vari paesi, in particolare Israele, con lo scopo di ottenere un migliore ritorno per l’Egitto”.[2]
Riguardo al secondo punto:
“il sito web di Egypt Air non presenta più lo stato sionista tra le sue opzioni di volo[3]. Secondo il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, “i viaggiatori israeliani in procinto di volare all’aeroporto Ben-Gurion di Lod non hanno trovato ‘Israele’ tra le destinazioni della compagnia aerea egiziana mentre le capitali Amman, Beirut e Damasco apparivano sulla cartina; tutto ciò nonostante la vicinanza dell’Egitto a Israele”. Il quotidiano ha fatto notare che Egypt Air è stata la prima compagnia importante a rimuovere Israele dalle sue destinazioni e che sia Turkish Airlines che Royal Jordanian Airways continuano a mantenere voli per il paese”.

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