Ernst Zündel: lettera del 4 dicembre 2010

Ernst Zündel: lettera del 4 dicembre 2010

Ecco una lettera, inviata ad una nostra corrispondente francese, del revisionista tedesco-canadese Ernst Zündel, “liberato” il 1 marzo 2010 dopo 7 (sette) anni di carcerazione per aver diffuso le tesi revisioniste un po’ in tutto il mondo; è datata 4 dicembre 2010:

Lei voleva qualche riga da me su quello che sto facendo?

Ho cercato disperatamente, dal mio rilascio, di abituarmi a vivere in Germania e in Europa, con tutte le loro trappole e le loro illegalità; dove le garanzie costituzionali esistono, in gran parte, solo come graziose decorazioni, come menzogne con cui inganniamo i nostri figli. Non diversamente dalle storie di Babbo Natale o della cicogna che porta i bambini che nostra madre ci raccontava quando eravamo piccoli.

Tristemente, è tutto fin troppo simile!

Naturalmente, ho dovuto riabituarmi alla vita fuori dal carcere. 7 anni rinchiuso in 6 prigioni di 3 paesi in 2 continenti hanno lasciato tracce, sia nella psiche che nel mio stato di salute, in generale.
Non sono ancora stato accettato dal servizio sanitario nazionale tedesco, così non ho coperture mediche di nessun genere, nel caso mi ammalassi o avessi un incidente. La notte scorsa, mentre ero uscito per raccogliere più legna da ardere, sono scivolato sulle pietre ghiacciate e coperte di neve davanti casa, scivolato e caduto pesantemente a terra. Mi sono crudamente reso conto di quanto uno sia vulnerabile alla mia età, senza nessuna assicurazione sanitaria ecc. !

Così, la mia vita è diventata una sorta di primordiale modo di sopravvivere: essere prudenti, scaldarsi, chiudere bene la mia casa colonica avita in modo tale che, una volta al sicuro, possa dare ancora una volta un contributo alla società civile e promuovere i nostri antichi valori europei tradizionali di verità di giustizia e di progresso sociale nella LIBERTÀ. A tale scopo, leggo avidamente: gli amici mi hanno mandato molti articoli e libri interessanti di cui non avevo mai saputo l’esistenza quando stavo in carcere.

Sono sbalordito dalla quantità di informazioni che specialmente gli scrittori e i ricercatori tedeschi hanno scoperto, e su cui dissertano in modo coraggioso e anche intelligente, con lo sguardo al futuro. I tedeschi si stanno tirando fuori dalle macerie intellettuali, vagliano accuratamente le menzogne e gli inganni in molti campi. E sono sicuro: SUPEREREMO QUESTA CRISI ATTUALE – e andremo avanti!

Siamo un popolo con un destino!

3 Comments
    • Anonimo
    • 17 Dicembre 2010

    Neanche al peggior terrorista, una volta uscito dal carcere, è negata la copertura sanitaria. E' proprio vero: quando la cosiddetta società civile si sente minacciata nelle sue credenze fondamentali, rivela la sua natura crudele e vendicativa.
    Massimo

    Rispondi
    • Anonimo
    • 11 Gennaio 2011

    Dal processo di Norimberga in poi non è ancora cambiato nulla: una volta che una cosiddetta verità è stabilita guai a chi afferma il contrario.
    Zundel è un eroe dei nostri giorni che ha pagato in modo assurdo il coraggio di pubblicare le proprie idee (peraltro assolutamente convincenti e fondate su dati di fatto).
    La persecuzione dei revisionisti dimostra ancora di più (se mai ce ne fosse bisogno) che la storiografia ufficiale (conforme) non è in grado di controbatterne le tesi.
    Speriamo che Zundel possa continuare…
    Luciano

    Rispondi
    • Anonimo
    • 29 Settembre 2011

    zundel e` un eroe dei nostri giorni un grande uomo che combatte per la liberta` contro i sionisti e le loro macchinazioni ma lo conoscono 4 gatti

    Rispondi

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