Davutoglu: lo scudo antimissile contro l’Iran non ci piace

Davutoglu: lo scudo antimissile contro l’Iran non ci piace

DAVUTOĞLU: LA TURCHIA È UN PROPRIETARIO, NON UN PARTNER DELLA NATO[1]

Il Ministro degli Esteri Ahmet Davutoğlu ha rappresentato con decisione le nostre discussioni e i nostri argomenti – che considerano la Turchia come un comproprietario che deve essere convinto dalla NATO su certe questioni, quali il previsto sistema NATO di difesa antimissile – affermando che la Turchia non è un partner dell’alleanza, ma uno dei proprietari della medesima.

Lo stato d’animo in Turchia è quello di chiedersi se “c’è una guerra missilistica” e se la domanda è “da quale parte starà la Turchia in questa guerra”, ha detto sabato Davutoğlu, parlando ad un gruppo di giornalisti a bordo di un aereo diretto a Shangai, da Xian, durante la sua visita di sei giorni in diverse città cinesi.

Davutoğlu ha rievocato una riunione NATO di livello ministeriale che ha avuto luogo a Bruxelles il mese scorso, quando il segretario generale della NATO ha esortato gli stati membri ad approvare il proposto sistema antimissile, che proteggerebbe l’Europa e l’America del Nord. La riunione è stata sede di un acceso dibattito sui rapporti tra la NATO e l’Unione Europea, ha detto Davutoğlu ai giornalisti. “Dopo che un ministro degli esteri della UE aveva detto, ‘Consideriamo la Turchia un partner molto importante’, ho preso la parola e ho detto, ‘Qui non siamo un partner, siamo uno dei proprietari. Siamo uno dei proprietari della NATO e non un partner’”, ha spiegato, criticando i funzionari della UE che parlano “in doppia veste” alle riunioni della NATO.

A quanto pare, Davutoğlu si riferiva ai problemi sorti per l’adesione alla UE dell’amministrazione greco-cipriota, che non è riconosciuta da Ankara. La Cipro greca, che rappresenta l’intera isola come membro a tutti gli effetti della UE dal 2004, blocca la partecipazione turca alle istituzioni per la difesa europea quali l’Agenzia europea per la difesa (EDA), l’ente preposto a sovrintendere la politica di difesa della UE. La Turchia ha risposto impedendo al governo greco-cipriota l’utilizzo delle strutture della NATO e, più in generale, la cooperazione della Cipro greca con la NATO sulle questioni della difesa e della sicurezza.

In viaggio verso Shangai, il ministro ha ribadito i principi fondamentali della Turchia rispetto al proposto sistema difensivo antimissile. La Turchia afferma di non essere contraria alla costituzione di un sistema difensivo antimissile per gli alleati europei della NATO ma sostiene nei colloqui con gli Stati Uniti che il sistema dovrebbe essere costruito per scopi difensivi, non offensivi. Ogni riferimento chiaro all’Iran, o a qualunque altro paese confinante, quale minaccia rispetto al proposto sistema di difesa antimissile, si muove contro il principale obbiettivo della politica estera di Ankara: zero problemi con i vicini.

“Innanzitutto, la Turchia non è un paese fuori della NATO che sta per conto suo e che deve essere convinto dalla NATO. È un paese che sta al centro della NATO e questa caratteristica è fin troppo ovvia. Per esempio, costoro chiedono se la NATO sta perdendo la Turchia”, ha detto Davutoğlu, riferendosi a quanto pare alle affermazioni secondo cui la Turchia sta perdendo i suoi sostenitori americani e deve dimostrare il proprio attaccamento all’Occidente.

Una tale richiesta è umiliante per la Turchia e la Turchia non è un oggetto da perdere o da trovare, ha detto Davutoğlu, ribadendo che tale richiesta non deve essere posta da nessuno, se le parti sono associate in un’alleanza e in un’unione. “Quando tu dici ‘noi’, significa che consideri la Turchia un outsider. Ogni questione deve essere discussa tutti insieme, nella NATO. Anche in questo caso, bisogna tenere conto della posizione della Turchia. La NATO, nel suo complesso, rivede periodicamente il proprio concetto di minaccia e prende di conseguenza – come organizzazione per la sicurezza – le dovute misure. L’obiezione della Turchia a queste misure è fuori discussione. Poiché questa è un’organizzazione per la sicurezza dove i piani vengono fatti a seconda dei rischi possibili, non c’è nulla di più naturale di tutto ciò”, ha detto Davutoğlu.

“I missili balistici sono una minaccia nel mondo; vi sono minacce nucleari e vi sono anche minacce terroristiche”, ha detto, aggiungendo che, basilarmente, le discussioni su queste questioni vengono fatte all’interno della NATO e che le misure tecniche vengono prese secondo i risultati di queste discussioni. “La Turchia fa parte di questo [processo] ed è attivamente impegnata in queste discussioni”, ha spiegato.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.todayszaman.com/tz-web/news-225970-davutoglu-turkey-an-owner-not-partner-of-nato.html

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