La baronessa Jenny Tonge, una vera amica della Palestina

La baronessa Jenny Tonge, una vera amica della Palestina

ASCESA E CADUTA DELLA BARONESSA JENNY TONGE, UNA VERA AMICA DELLA PALESTINA[1]

Inghilterra, 14 Febbraio 2010 (Pal Telegraph) – È con grande tristezza che vediamo una fedele sostenitrice del popolo palestinese rimossa dal suo incarico di portavoce dei Liberaldemocratici per la Sanità alla Camera dei Lord. Questo è un chiaro segno del potere politico che la Israel lobby esercita su tutti i leader politici e sui loro partiti. Tale potere non è limitato all’Inghilterra ma si estende sia agli Stati Uniti che all’Unione Europea. E allora, cos’è che ha provocato un provvedimento così duro da parte dei Lib Dem?

Suppongo che la cara Jenny abbia combattuto per diverso tempo i traditori di tutti i partiti politici, e in particolar modo quelli che sembrano prestare maggiore attenzione ai fondi delle loro campagne elettorali che a tenere un comportamento etico e morale nelle Camere del Parlamento. Costoro sembrano proteggere quelli che li supportano finanziariamente in cambio del sostegno o dell’approvazione di tutto ciò che aiuta la causa israeliana. I Friends of Israel [Amici di Israele] non sono certo un gruppo che va preso alla leggera e se vi scontrate con loro potete aspettarvi dure ripercussioni, proprio come ha scoperto ora Jenny.

Qualche tempo fa scrivevo su chi controlla il potere politico in occidente, ed ero scioccato nel vedere la quantità di denaro impiegata nelle subdole manipolazioni del nostro cosiddetto sistema democratico. Esaminiamo in breve il gioco sporco della mano che lava l’altra. Osserviamo innanzitutto i tre partiti politici principali e vediamo come tutto faccia brodo, per i potenziali candidati, per ottenere un seggio alla Camera dei Comuni o alla Camera dei Lord. Tutti i tre principali partiti dispongono di un’organizzazione specifica che li protegge finanziariamente e nello stesso tempo promuove buone relazioni pubbliche a favore di Israele. Se si leggono i discorsi che vengono fatti è facile capire che anche se siete l’avvocato del diavolo Israele può cavarsela impunemente per i suoi brutali omicidi o per i suoi stermini fino a quando fornirà sufficienti donazioni per coprire le spese elettorali dei candidati.

L’associazione dei Conservative Friends of Israel (CFI)[2] riunisce circa l’80% di tutti i deputati conservatori, e fornisce il denaro per le loro rispettive campagne elettorali, denaro che ovviamente viene concesso a certe condizioni! Si possono arguire tali condizioni dalla seguente dichiarazione di David Cameron, leader del Partito Conservatore, fatta il 3 Ottobre del 2006 al Congresso del Partito:“Il Partito Conservatore è un vero amico di Israele perché guardiamo Israele e vediamo una democrazia, vediamo una democrazia che ha il diritto di esistere e di difendere sé stessa e che è una forza che sta dalla parte del bene, e voglio dire tutto ciò nel modo più chiaro possibile”.

Era lo stesso David Cameron che comparve al pranzo dei CFI qualche mese dopo l’operazione Piombo Fuso e non disse nulla per condannare le azioni del governo israeliano: in realtà fece da contraltare a Israele dicendo che “Israele si sforza di proteggere le vite degli innocenti”, e proseguì dicendo che “Se divento Primo Ministro, Israele avrà un amico che non volgerà mai le spalle a Israele”.

L’Ambasciatore di Israele, Sua Eccellenza Zvi Heifetz, disse una volta: “So per esperienza che posso contare sui membri dei CFI per sostenere le ragioni di Israele…Il Partito Conservatore è da tempo la casa di alcuni dei più importanti sostenitori di Israele. Per tutto ciò, avete la mia profonda gratitudine e i miei ringraziamenti”.

Com’era prevedibile, nel briefing settimanale del 22 Ottobre 2009 comparve il seguente titolo:

“I Conservatori appoggiano il rifiuto della risoluzione delle Nazioni Unite sul Rapporto Goldstone”.

Non c’è dubbio che tutto ciò abbia attirato più fondi per le successive elezioni del 2010!

Esaminiamo ora i Labour Friends of Israel (LFI)[3]. Sul loro sito web possiamo leggere la seguente dichiarazione: i Lfi cercano di promuovere una stretta relazione bilaterale tra Inghilterra e Israele. Operiamo con il governo, i parlamentari, i consulenti, e gli attivisti di tutto il movimento laburista. I Lfi rafforzano anche i legami tra i partiti laburisti inglese e israeliano, organizzando riunioni in entrambi i paesi tra dirigenti, funzionari e la base del partito. “Siamo fondamentalmente solidali con la posizione di Israele, che è una liberaldemocrazia posta di fronte a continui dilemmi sulla sicurezza e a minacce esistenziali”.

È chiaro che sia i CFI che i LFI beneficiano di enormi donazioni fin tanto che hanno la capacità di corrispondere nel modo giusto alle aspettative dei donatori. La cosa incredibile della scena politica – in Inghilterra e negli Stati Uniti – è che se dite la cosa sbagliata il vostro portafoglio ne risentirà e potreste persino essere rimossi dall’incarico da coloro che detengono il potere. Da questo punto di vista, si può dire che l’intero sistema è totalmente corrotto. Non è ironico che Obama, Brown, Cameron e Clegg siano stati molto critici con il governo afghano sul tema della corruzione e tuttavia le loro mani sono levigate con l’oro, come e quando è necessario?!

Tutti i politici sfruttano alla grande questo rapporto…vengono regolarmente ospitati in Israele e conducono una vita che la maggior parte di noi non sarebbe in grado di sostenere. Vengono pagati fondamentalmente per lasciarsi alle spalle da deputati i loro doveri morali e per continuare a sostenere Israele ad ogni costo. Ci si aspetterebbe che la priorità più alta dei nostri leader eletti sia quella di affrontare innanzitutto le questioni del nostro paese. Se, politicamente parlando, si disapprova il comportamento di un altro paese, dovreste essere liberi di criticare quanto volete. La democrazia è libertà di parola e capacità di dire ciò che è moralmente o eticamente sbagliato. La caratteristica principale di questo tipo di fondi è che hanno un prezzo e perciò impediscono sia a voi, come deputati, che al vostro partito di attuare lo scopo vero, che è quello di rappresentare il popolo.

Infine, passiamo ai Liberaldemocratici, che hanno aspramente attaccato Jenny Tonge in altre occasioni anche se lei non aveva detto nulla che non avrebbe detto ogni altro cittadino responsabile. È chiaro, in una società democratica, che se qualcuno ti accusa di aver fatto qualcosa di sbagliato tu poi chiedi un’inchiesta per dissipare tali accuse. Ma prima di entrare in queste questioni esaminiamo per l’appunto i Lib Dem e i loro rapporti con Israele.

Gli obbiettivi dei LDFI[4] sono:

1. Massimizzare il sostegno allo Stato di Israele dentro i Liberaldemocratici e il Parlamento.
2. Sviluppare un rapporto di fiducia e rispetto reciproci tra i Liberaldemocratici e la comunità ebraica.
3. Sostenere e promuovere una politica che conduca alla pace e alla sicurezza di Israele nell’ambito di un accordo di pace globale e durevole in Medio Oriente.
4. Incoraggiare un’ampia conoscenza della posizione politica unica di Israele come la sola democrazia del Medio Oriente.

Diamo anche uno sguardo ai loro scopi:

1. Influenzare la politica mediorientale del Partito in modo da porre un’alta priorità sul diritto di Israele alla pace e alla sicurezza.
2. Assicurare che i parlamentari liberaldemocratici siano aggiornati sugli sviluppi della situazione in Medio oriente.
3. Fornire ai parlamentari relazioni informative per i dibattiti parlamentari, per le interrogazioni ai Ministeri e per le apparizioni pubbliche.
4. Confutare gli attacchi a Israele sui media, in Parlamento e nel Partito.
5. Mantenere i contatti con i politici e con il governo israeliani.
6. Mantenere un dialogo con altri gruppi parlamentari interessati al Medio Oriente.
7. Assicurare che la comunità ebraica inglese sia informata sulle attività dei LDFI.
8. Sviluppare e conservare una larga adesione ai LDFI dentro e fuori il Parlamento.
9. Organizzare e accompagnare delegazioni dei LDFI in Israele.
10. Organizzare eventi collaterali ai congressi del Partito.
11. Tenersi in costante contatto con l’Ambasciata di Israele.

Come possiamo dedurre da quanto appena visto, questo sistema corrotto è fortemente radicato nella politica di Westminster e girano enormi somme di denaro, in particolare quando si avvicinano nuove elezioni in Maggio/Giugno. Si possono vedere tutti questi politici girare intorno alle lobby pro Israele per guadagnare “note di merito”.

Se torniamo indietro al 2006, vediamo Jenny Tonge evidenziare proprio questo fatto ad un congresso dei Lib Dem, quando disse: “La lobby pro Israele ha messo le grinfie sul mondo occidentale, le sue grinfie finanziarie. Penso che abbiano una certa presa sul nostro partito”. Gli Amici Liberaldemocratici di Israele saltarono in piedi quando Ming Campbell disse: “Questa volta ho agito con tutto il potere a mia disposizione. Ho scritto alla baronessa Tonge prendendo le distanze – sia personalmente che a nome del partito – dai suoi commenti profondamente offensivi e da quelle che considero delle chiare connotazioni antisemite. Ho chiesto una revisione dei poteri disciplinari a disposizione dei leader liberaldemocratici, sia nella Camera dei Lord che nei Comuni”. Sono sicuro che quando Ming Campbell ha fatto questo annuncio i fondi del suo partito saranno aumentati in modo significativo.

Tornando al presente, la povera Jenny è di nuovo finita in cattive acque in occasione delle numerose accuse, fatte dai media, secondo cui gli israeliani avrebbero trafficato con organi umani quando stavano ad Haiti. Normalmente, ci si aspetterebbe che se qualcuno è fatto oggetto per diverso tempo di accuse del genere cerchi di dissipare tali accuse svolgendo una qualche inchiesta e questo è quanto Jenny ha cercato di far notare quando ha espresso il seguente commento al Jewish Chronicle: “Per impedire che accuse del genere – che sono state già messe su You Tube – proseguano, l’esercito israeliano e l’Associazione dei medici israeliani[5] dovrebbero immediatamente avviare un’inchiesta indipendente per discolpare la squadra che ha lavorato ad Haiti”.

In una dichiarazione rilasciata venerdì sera, Nick Clegg ha detto che le accuse erano “altamente offensive”. “I commenti erano sbagliati, sgradevoli e provocatori e capisco il profondo e comprensibile disagio che hanno causato alla comunità ebraica”, ha detto. “Mentre non credo che Jenny Tonge sia antisemita o razzista, considero i suoi commenti del tutto inaccettabili. Jenny Tonge si scusi senza riserve per l’offesa che ha causato”.

Non è la prima volta che la baronessa Tonge viene estromessa da un incarico nel partito.

Nel 2004, quando era ancora deputata, l’allora leader Lib Dem Charles Kennedy le chiese di dimettersi da portavoce per le questioni dell’infanzia in seguito ai commenti da lei fatti sugli attentatori suicidi palestinesi: Ella disse a un gruppo di pressione pro palestinese: “Se dovessi vivere in quella situazione – e dico questo a ragion veduta – potrei pensare di diventarlo anch’io”.

Ella si dimise da deputata dopo l’incidente ma entrò nella Camera dei Lord.

Bisogna guardare più a fondo i commenti fatti nel 2004 e valutare quello che stava cercando di dire. Se a te e a me venisse presa la nostra terra, se la nostra casa fosse rasa al suolo da un bulldozer, se forse hai anche vissuto l’uccisione di tua madre o tuo padre e in qualche caso hai perso l’intero nucleo familiare…se poi devi subire quotidianamente intimidazioni e umiliazioni…cosa ti rimane da vivere? È in tali momenti che ti rivolgi all’unica speranza rimasta, che è quella della tua religione e paghi il prezzo supremo diventando un Martire e portando via con te quelli che ti hanno causato tanta sofferenza. Se si guarda a tali eventi da questa prospettiva poi forse si può capire esattamente quello che Jenny stava cercando di dire.

La baronessa Jenny Tonge si è comportata davvero da persona di elevata morale ed etica e da vera amica della Palestina. Ha compiuto il sacrificio di parlare col cuore mentre tutte le altre maggiori figure politiche strisciano in cerca di fondi pro Israele per puntellare le proprie campagne elettorali. Penso che Jenny ora si dovrebbe presentare alle prossime elezioni da candidata indipendente e sono sicuro che qualcuno con il suo coraggio non sopporterebbe affatto di ricevere donazioni da coloro che cercano di manipolare la politica.

Sii benedetta, Jenny, e per tutto quello che hai fatto per il popolo di Gaza e della Palestina.

Peter Eyre – esperto del Medio Oriente – 13.2.2010.
[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.paltelegraph.com/columnists/peter-eyre/4152-the-rise-and-fall-of-baroness-jenny-tonge-a-true-friend-of-palestine
[2] Amici Conservatori di Israele
[3] Amici Laburisti di Israele.
[4] Amici Liberaldemocratici di Israele.
[5] http://it.wikipedia.org/wiki/Israel_medical_association

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