Mons. Williamson ritratterà se troverà le prove dell’Olocausto

Mons. Williamson ritratterà se troverà le prove dell’Olocausto

Dispaccio dell’AFP di oggi, 7 Febbraio.

Negazionismo: Richard Williamson ritratterà se troverà delle “prove storiche” dell’Olocausto ( http://fr.news.yahoo.com/3/20090207/twl-allemagne-vatican-holocauste-william-0ef7422.html ).

“Se troverò delle prove allora correggerò le affermazioni già fatte”, ha detto il Vescovo. “Ma tutto questo prenderà del tempo”, ha aggiunto. Mons. Williamson ha inoltre affermato: “Poiché vedo che vi sono molte persone intelligenti e oneste che la pensano diversamente, dovrò esaminare di nuovo le prove storiche. E’ una questione di prove storiche, non di emozione”.

“Basandomi sulle ricerche che avevo condotto negli anni ’80, ero convinto che le mie osservazioni fossero giuste”, ha dichiarato il prelato al settimanale tedesco Der Spiegel. “Dovrò riesaminare tutto”, ha aggiunto.

Il Vaticano aveva affermato questa settimana, in un comunicato, che Richard Williamson dovrà “prendere senza equivoci e pubblicamente le distanze” dalle sue precedenti dichiarazioni sulla Shoah, se vuole essere riammesso alle proprie funzioni episcopali nella Chiesa cattolica. Il comunicato del Vaticano aveva egualmente posto come “condizione indispensabile a un futuro riconoscimento della Fraternità S. Pio X il pieno riconoscimento del Concilio Vaticano II e dei papi che lo hanno portato avanti”.

Mons. Williamson ha però rinnovato le sue critiche al Vaticano II, ritenendo che è proprio questo concilio che ha provocato “il caos teologico che noi abbiamo oggi”.

3 Comments
    • Anonimo
    • 7 Febbraio 2009

    Oltre ad essere un grande uomo di fede , è un uomo molto intelligente.

    Daltanius

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  1. Io,invece,non mi schiero perche’ appartiene a qualcosa ma per il coraggio che dimostra nella ricerca della verita’,e’ la storia che deve trionfare.

    Rispondi
  2. Su Mons. Williamson non metterei la mano sul fuoco (vedi il Blog di Virgo Maria, che ne auspica l’espulsione dalla FSSPX non certo per le camere a gas ma per altri motivi, assai più gravi).
    Quest’ultima uscita mi sembra singolare: il revisionismo nasce proprio dalla critica alla vulgata, quindi che senso ha dire che adesso leggerà la vulgata?
    Forse che leggendo Hilberg o Poliakov scoprirà improvvisamente la verità? E poi se non era sicuro perché ha parlato?

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