Le forze israeliane impediscono ai cristiani palestinesi di entrare in chiesa e aggrediscono il clero

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LE FORZE ISRAELIANE IMPEDISCONO AI CRISTIANI PALESTINESI DI ENTRARE IN CHIESA E AGGREDISCONO IL CLERO

La violenza contro i fedeli cristiani arriva mentre le forze di occupazione effettuano attacchi violenti contro i fedeli musulmani nella vicina moschea di Al-Aqsa.

Di News Desk, 23 aprile 2022

Le forze israeliane hanno bloccato le strade vicino all’ingresso della Chiesa del Santo Sepolcro la mattina del 23 aprile, impedendo ad un grande gruppo di fedeli cristiani di visitare la chiesa nella Gerusalemme occupata.

In preparazione alla Pasqua Ortodossa del 24 aprile, i fedeli cristiani palestinesi stavano cercando di partecipare alla cerimonia del Sacro Fuoco il giorno prima della Pasqua Ortodossa, ma è stato loro impedito di partecipare alla cerimonia dalle forze israeliane.

Parlando a Al Mayadeen, l’Arcivescovo Atallah Hanna della Chiesa Greco Ortodossa ha detto che le forze di occupazione “hanno spudoratamente violato la santità della Chiesa del Santo Sepolcro, in un attacco senza precedenti alla presenza cristiana nella città”.

“Questo è un grido alle chiese cristiane in oriente e al mondo intero affinché prestino attenzione alla presenza cristiana nella Al-Quds[1] occupata”, ha continuato l’arcivescovo ortodosso.

L’arcivescovo Hanna ha detto che l’occupazione israeliana sta sabotando le feste cristiane, e ha definito tale sabotaggio come un crimine contro tutti i cristiani.

Nonostante le restrizioni, ad alcuni fedeli è stato permesso di entrare nel sacro sito in base a quote molto limitate stabilite dalle forze di occupazione, e hanno potuto compiere la cerimonia del Sacro Fuoco, nonostante il loro piccolo numero.

Le forze israeliane sono state schierate anche all’interno del sacro sito, per impedire con la forza al clero di partecipare alla cerimonia.

La repressione della libertà di culto nella Palestina occupata colpisce sia i musulmani che i cristiani palestinesi, ma negli ultimi tempi si è intensificata.

Dall’inizio del mese di Ramadan, le forze israeliane hanno intrapreso violenti raid nella moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme occupata. Il secondo giorno dei raid, e ogni giorno da quel momento, le forze israeliane hanno permesso ai coloni estremisti di entrare nel sacro sito islamico e di compiervi rituali provocatori.

Il 18 aprile, le fazioni della resistenza palestinese hanno lanciato missili come rappresaglia contro gli insediamenti che circondano Gaza, dopo che diversi avvertimenti erano stati indirizzati alle autorità israeliane che le violazioni compiute ad Al-Aqsa non sarebbero rimaste senza risposta.

A questo ha fatto seguito un attacco aereo israeliano contro Gaza nelle prime ore del 19 aprile.

Ulteriori escalation hanno avuto luogo tra la resistenza palestinese di Gaza e l’esercito israeliano.

I cristiani palestinesi sono sottoposti a discriminazioni e violenze continue da parte delle forze israeliane e dei coloni estremisti.

Le chiese cristiane e i sacri siti vengono spesso profanati. Nel giugno 2015, estremisti ebrei appiccarono il fuoco alla Chiesa della Moltiplicazione dei Pani e dei Pesci, ritenuta il luogo dove Gesù compì alcuni dei suoi miracoli.

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[1] Nota del traduttore: Al Quds è il termine arabo che designa Gerusalemme.

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