Il Primo Ministro pachistano elogia l’India (e finisce nel mirino degli Stati Uniti)

Pakistani PM commends India

IL PRIMO MINISTRO PACHISTANO ELOGIA L’INDIA

Nessun paese sarà “rispettato” se non è “autonomo”, ha detto Imran Khan

2 aprile 2022

Il Primo Ministro pachistano Imran Khan si è complimentato con la propria rivale regionale, l’India, per aver mantenuto una “politica estera indipendente” di fronte alle pressioni degli Stati Uniti e dei loro alleati finalizzate a far adottare una presa di posizione più dura verso la Russia.

Parlando venerdì, dopo avere accusato Washington di “interferenza” negli affari interni del Pakistan, Khan ha proseguito elogiando l’indisponibilità di Nuova Delhi ad uniformarsi ad una serie di sanzioni e di restrizioni economiche contro Mosca.

“[L’India] protegge la sua politica estera indipendente che è centrata sul suo popolo”, ha detto, secondo quanto riportato dai media nazionali.

Dovendo fronteggiare domenica una mozione di sfiducia dopo aver perso la sua maggioranza parlamentare in seguito a numerose defezioni dal suo partito, il commento di Khan è stato rapidamente bersagliato dai suoi oppositori politici, con il leader dell’opposizione all’interno dell’Assemblea Nazionale, Shehbaz Sharif, che lo ha attaccato per aver elogiato l’approccio politico del primo nemico del Pakistan.

Il suo elogio ricorrente della politica estera del [Primo Ministro indiano] Narendra Modi è un insulto ai sacrifici dei coraggiosi abitanti del Kashmir che fronteggiano gli Hindutva[1]”, ha twittato, riferendosi ad una popolazione in maggioranza musulmana dell’India settentrionale e ad una forma di nazionalismo indù. “Tra le altre cose, il danno fatto alla nostra politica estera è incalcolabile”, ha aggiunto Sharif.

Khan, tuttavia, ha velocemente ribattuto, dicendo che i suoi rivali credono che le sue “dichiarazioni faranno arrabbiare l’America” e che “il Pakistan non può sopravvivere senza il loro sostegno”.

Loro [gli Stati Uniti] ci danno ordini. Dicono che se la mozione di sfiducia non avrà successo, ci saranno conseguenze per il Pakistan”, ha proseguito il Primo Ministro, sostenendo che la sua amministrazione non si unirà al “blocco politico che condivide gli stessi obbiettivi” contro la Russia.

Il leader pachistano aveva detto in precedenza che un “paese straniero” sta cercando di rimuoverlo dalla sua carica e sta guidando il voto di sfiducia, facendo apertamente il nome di tale paese: l’”America”, nominata apparentemente per caso, durante un discorso trasmesso dalla televisione giovedì. Il governo ha anche convocato venerdì l’inviato americano a Islamabad a causa della presunta interferenza politica, che esso ha denunciato come una “spudorata interferenza”.

Khan in precedenza aveva elogiato la politica “indipendente” dell’India alla fine di marzo, affermando che il suo paese, come Nuova Delhi, non si sarebbe “piegato” alle pressioni occidentali per unirsi alle sanzioni comminate contro Mosca. Nonostante le pressioni internazionali e le critiche per essere rimasta neutrale, l’India ha adottato un approccio pragmatico e ha continuato a comprare petrolio russo, persino con un prezzo scontato, per assicurare la propria sicurezza energetica.

https://www.rt.com/news/553154-pakistan-india-foreign-policy/

  

[1] Nota del traduttore: gli “Hindutva” sono gli indiani nazionalisti.

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