Quale sarà il contraccolpo delle sanzioni contro la Russia?

Putin risponde alle sanzioni: la Russia agirà su società e materie prime -  la Repubblica

I PREZZI CHE ESPLODONO, LA CRISI DELL’ENERGIA E DELL’AVIAZIONE: QUALE SARÀ IL CONTRACCOLPO DELLE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA?

La recessione minaccia le economie occidentali mentre esse isolano Mosca

Le sanzioni occidentali senza precedenti a causa della guerra in Ucraina hanno avuto un impatto sostanziale sull’economia russa. Ma il tentativo di isolare Mosca finanziariamente ora minaccia gli stessi paesi che le hanno imposte. L’economia globale sta già sentendo l’impatto negativo mentre i prezzi di prodotti cruciali come il petrolio, il gas ed il grano schizzano alle stelle. Le sanzioni che prendono di mira la Russia stanno iniziando ad avere un costo economico importante per le economie statunitensi ed europee, e per altri paesi del mondo, dicono gli economisti.

  1. L’impennata dei prezzi dell’energia danneggia i consumatori globali e le famiglie

L’impatto più grande e più immediato delle sanzioni viene sentito nei settori del petrolio e del gas naturale, dove la Russia è uno dei primi esportatori. I prezzi dell’energia stanno ora aumentando al tasso più veloce degli ultimi 50 anni, mettendo pressione alle attività e alle finanze delle famiglie. I prezzi del petrolio sono saliti al loro massimo livello in oltre un decennio, superando i 130 dollari al barile questa settimana. I costi del gas naturale all’ingrosso sono già a livelli record, con prezzi che in Europa hanno superato i 3,900 dollari per 1,000 metri cubi per la prima volta nella storia. I prezzi della benzina sono i più cari nella storia degli Stati Uniti, con il prezzo per un gallone di benzina tradizionale che ha raggiunto i 4,17 dollari martedì, secondo i dati dell’American Automobile Association. I prezzi alle pompe in Europa sono anche più alti. Essi sono quasi raddoppiati da quando le sanzioni contro la Russia sono state introdotte raggiungendo circa i 2 euro al litro (8,25 dollari al gallone). I costi dell’energia potrebbero presto arrivare a livelli insostenibili nonostante l’emissione di riserve strategiche da parte di un certo numero di paesi, avvertono gli analisti.

  1. Una vera e propria crisi dell’energia potrebbe condurre alla recessione globale

Un’interruzione dell’industria dell’energia della Russia potrebbe significare conseguenze gravi non solo per l’Europa ma anche per gli Stati Uniti e per il resto del mondo. Washington ha annunciato questa settimana la messa al bando degli idrocarburi russi, portando i prezzi del greggio a livelli quasi record. Anche l’Europa ha detto che progetta di tagliare il consumo del gas naturale russo quest’anno mentre si prepara ad una rottura completa con il suo più grande fornitore di energia. La Russia ha lasciato intendere che potrebbe tagliare le esportazioni di petrolio e gas se la guerra economica continua a intensificarsi. Una tale mossa potrebbe scatenare una vera e propria crisi immediata dell’energia, avvertono gli esperti. Le conseguenze economiche dei prezzi dell’energia in vertiginosa ascesa sono già “molto serie”, secondo il Fondo Monetario Internazionale. Gli analisti dicono che non c’è modo per cui gli Stati Uniti e l’Europa potrebbero sostituire le forniture del petrolio e del gas russi nel giro dei prossimi 12 mesi o assorbire le conseguenze di un ulteriore aumento dei prezzi senza entrare in recessione. Le economie europee, che dipendono pesantemente dalle forniture dell’energia russa, sono particolarmente a rischio di finire in recessione, avvertono [gli analisti].

  1. La minaccia dell’inflazione

Nel corso degli ultimi due anni, i governi di tutto il mondo hanno stampato massicce quantità di denaro per affrontare l’impatto del rallentamento dell’economia dovuto alla pandemia Covid-19. La conseguente inflazione, particolarmente in paesi occidentali come gli Stati Uniti, ha raggiunto livelli quasi record. L’ultima cosa di cui l’economia globale aveva bisogno durante la ripresa era costituita da prezzi più alti dell’energia. Lo scompiglio nei mercati dell’energia globale e il conseguente aumento dei prezzi del petrolio e del gas a causa della pressione economica sulla Russia significa che il prezzo di tutti i beni di consumo continuerà a salire vertiginosamente.

  1. L’aumento dei prezzi alimentari globali

Le sanzioni contro Mosca potrebbero far deragliare le già ridotte esportazioni di cibo e i prodotti cruciali dell’agricoltura dei granai globali Ucraina e Russia. I due paesi rappresentano il 30% delle esportazioni globali di grano. Gli esperti avvertono che le forniture di fertilizzanti agricoli potrebbero parimenti decrescere in tutto il mondo a causa delle sanzioni contro la Russia e la Bielorussia, che insieme controllano più di un terzo della produzione mondiale di potassa, un ingrediente chiave dei fertilizzanti. La Russia controlla anche il 14% della produzione alimentare vegetale basata sull’azoto, secondo l’istituto di ricerca CFRA. Alla fine, l’impatto sarà di costi più alti del cibo in tutto il mondo, dicono gli esperti.

  1. L’industria dell’aviazione globale sente l’impatto delle sanzioni contro la Russia

La messa al bando dei voli imposta da oltre 30 paesi sulle linee aeree russe e la risposta a specchio di Mosca sta avendo un effetto a catena sui viaggi globali e sull’industria aerea, che è già malridotta dalla pandemia del coronavirus. Produttori, locatori, assicuratori e fornitori di servizi di manutenzione a vettori russi come Aeroflot e S7 Airlines sono tra coloro fuori dal territorio della Russia che sono colpiti direttamente dalle sanzioni. Le linee aeree sono attualmente afflitte da prezzi del petrolio più alti e da tragitti più lunghi necessari per bypassare lo spazio aereo russo. Si prevede che questi fattori faranno ulteriormente salire i prezzi dei biglietti e le tariffe di trasporto. Inoltre, l’Unione Europea ha dato tempo alle compagnie di leasing fino al 28 marzo per liquidare i contratti di noleggio in Russia. Questo potrebbe essere un compito impegnativo per le compagnie europee che hanno affittato centinaia di aerei alle linee aeree russe e che ora devono trovare il modo di farli volare tra i divieti dello spazio aereo e i piani del governo russo di nazionalizzare la flotta per conservare la capacità domestica. L’enorme numero di aerei che devono essere collocati altrove potrebbero deprimere i prezzi di noleggio globalmente, dicono gli analisti. Inoltre, importanti costruttori occidentali di aerei, Airbus e Boeing, verranno danneggiati dall’isolamento russo. Non solo stanno perdendo un mercato enorme, ma la Russia fornisce componenti cruciali come il titanio per la produzione dei loro aerei, la cui realizzazione ora costerà di più.

  1. I prezzi di altri prodotti stanno esplodendo

La Russia è un importante esportatore di altri prodotti che sono cruciali per l’economia globale. I prezzi di questi prodotti stanno parimenti schizzando alle stelle, e hanno raggiunto i loro massimi livelli da molti anni in qua danneggiando la crescita economica globale. I prezzi schizzati alle stelle dei metalli hanno colpito duro i fabbricanti di automobili, poiché le forniture russe sono a rischio. L’alluminio e il palladio hanno raggiunto livelli record lunedì mentre, martedì, il nickel che è anche necessario per l’acciaio inossidabile ha superato i 100,000 dollari la tonnellata per la prima volta in assoluto. Il prezzo del carbone è schizzato a livelli senza precedenti, superando i 400 dollari alla tonnellata questa settimana mentre alcuni paesi europei vogliono mettere al bando le forniture russe. Il costo delle terre rare, che è cresciuto a partire dalla seconda metà del 2021 in mezzo a preoccupazioni per l’incertezza delle forniture e la forte domanda, è parimenti in ascesa.

  1. L’isolamento della Russia danneggia i business europei

La Russia ha goduto di stretti legami economici con paesi europei, così ogni sanzione commerciale e finanziaria danneggerà probabilmente entrambe le parti. Ma la perdita del mercato russo, con una popolazione di oltre 144 milioni di abitanti, è un enorme colpo per gli affari europei. Durante il 2021, il volume dei commerci tra la Russia e i paesi dell’Unione Europea è cresciuto del 42.7% in termini annuali superando i 247 miliardi di euro. La Russia era il quinto partner più grande per le esportazioni di beni dell’Unione Europea (4.1%) e il terzo partner più grande per le importazioni di beni dell’Unione Europea (7.5%). La UE ha già imposto diversi round di sanzioni dure contro Mosca, prendendo di mira il settore bancario e il settore industriale del paese, congelando le sue riserve estere, e provocando un esodo di massa dei business stranieri dal paese.

  1. Chi soffrirà di più dalle sanzioni occidentali?

Gli analisti dicono che i paesi e i business europei pagheranno il prezzo delle sanzioni occidentali, e aggiungono che se la Russia riorienta sé stessa verso paesi amici come la Cina, “L’Europa sarà quella che soffrirà di più”. La Casa Bianca ha detto recentemente che i commerci della Cina con la Russia non sono sufficienti a compensare l’impatto delle sanzioni americane ed europee contro Mosca. Tuttavia, i commerci tra i due paesi stanno registrando un boom nonostante gli eventi in Ucraina. Secondo le informazioni doganali cinesi diffuse lunedì, il volume degli scambi commerciali tra i due paesi è aumentato di quasi il 39% nei primi due mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, superando i 26 miliardi. Mosca e Pechino hanno la meta ambiziosa di portare la cooperazione economica bilaterale a 200 miliardi entro il 2024.

https://www.rt.com/business/551578-russia-sanctions-west-blowback/

 

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