Cosa succede nei negoziati tra la Russia e l’Ucraina?

Guerra in Ucraina, Mosca rilancia: "russi stringiamoci attorno a Putin.  Zelensky è fuggito" - LaRampa

COSA SUCCEDE NEI NEGOZIATI TRA LA RUSSIA E L’UCRAINA?[1]

Zelensky può rafforzare l’indipendenza dell’Ucraina ma dovrà pagare un prezzo pesante, hanno detto le fonti.

Di Ben Caspit/MAARIV, 9 marzo 2022

Tre giorni dopo l’incontro del Primo Ministro [israeliano] Naftali Bennett con il Presidente russo Putin a Mosca, i dettagli iniziano ad emergere. Secondo le persone che erano al corrente dei dettagli sull’incontro, la situazione attuale è che la Russia ha offerto una versione “finale” della sua offerta per far terminare la crisi, che il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky deve accettare o rifiutare.

La proposta è stata ritenuta “difficile” ma non “impossibile”, hanno detto le fonti. È peggiore di quella che Zelensky avrebbe ottenuto prima dell’invasione ma “le distanze tra le parti non sono grandi”.

Putin ha ordinato alle sue forze di fermarsi – ed è stato impartito l’ordine di un cessate il fuoco – per aspettare la decisione di Zelensky, hanno detto le fonti.

Se il presidente dell’Ucraina rifiuta la proposta, l’assunto del Presidente francese Emmanuel Macron secondo cui “il peggio è davanti a noi” sta per materializzarsi. In questo scenario, Putin ordinerà di accelerare le operazioni e di cambiare la faccia dell’Ucraina.

Zelensky è lacerato, hanno detto le fonti. Da un lato, gode di una popolarità immensa ed è diventato il perfetto Che Guevara. Dall’altro, egli sa molto bene quale è stata la fine del leader rivoluzionario e guerrigliero argentino.

Zelensky può rafforzare l’indipendenza dell’Ucraina ma dovrà pagare un prezzo pesante, hanno detto le fonti. Le ipotesi sono che egli sarà costretto ad abbandonare la contestata regione del Donbas, a riconoscere ufficialmente i dissidenti filo-russi in Ucraina, a impegnarsi che l’Ucraina non si unirà alla NATO, a ridimensionare il suo esercito e a dichiarare la neutralità. Se rifiuta la proposta, l’esito potrebbe essere terribile: migliaia, forse decine di migliaia di ucraini moriranno e c’è un’alta probabilità che il suo paese perderà completamente la propria indipendenza.

Secondo le fonti al corrente dei contenuti dei colloqui, il viaggio di Bennett a Mosca non aveva lo scopo di mediare tra le parti e nessuna proposta di arbitrato è stata ufficialmente offerta. Piuttosto, il viaggio aveva lo scopo di venire a conoscenza di qual è la posizione di Putin, di qual è il suo stato d’animo e di quali sono le sue linee rosse, e di riferirne all’Occidente.

I veri negoziati, secondo le fonti, si svolgono direttamente tra la Russia e l’Ucraina e sono molto più seri di quanto l’Occidente dice. Kiev non ha condiviso con l’Occidente quello che sta succedendo nei negoziati poiché non vuole smorzare il clima mondiale di emergenza.

Ma in realtà gli ucraini sanno molto bene quali sono le richieste di Putin e sanno di dover prendere una drammatica decisione nei prossimi giorni.

Nessuno farà pressione sugli ucraini, hanno detto le fonti; la decisione spetta a Zelensky.

Una cosa tuttavia è certa: Putin è determinato, e le crescenti complicazioni dell’invasione non lo scoraggeranno. Al contrario, non può fare marcia indietro, così più la guerra diventa difficile e le vittime crescono, più sarà costretto a ottenere dei veri risultati.

L’impressione è che, nonostante il fatto che le previsioni di una rapida vittoria sull’esercito ucraino si sono dimostrate false, Putin sia determinato come sempre.

 

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: https://www.jpost.com/international/article-700677

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