Perché la Russia ha riconosciuto le Repubbliche di Donetsk e di Lugansk?

Donetsk e Luhansk: le due repubbliche separatiste del Donbass che Putin ha riconosciuto

Dalla giornalista Silvia Cattori ricevo – via Facebook – e traduco:

PERCHÉ LA RUSSIA HA RICONOSCIUTO LE REPUBBLICHE DI DONETSK E DI LUGANSK?

“Il Consiglio di sicurezza dell’ONU ha tenuto una riunione d’urgenza su richiesta dell’Ucraina dopo che il Presidente russo Vladimir Putin ha riconosciuto l’indipendenza della Repubblica popolare di Donetsk e della Repubblica popolare di Lugansk”.

“Dichiarazione di Vasily Nebenzya, Rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite:

Cari colleghi,

Abbiamo ascoltato un certo numero di dichiarazioni molto emotive, di valutazioni dogmatiche e di conclusioni di portata considerevole legate alla firma odierna da parte del Presidente russo di decreti che riconoscono le Repubbliche popolari di Donetsk (DPR) e di Lugansk (LPR). Lascerei le aggressioni verbali senza risposta per il momento, perché adesso è importante concentrarsi sul modo in cui si può evitare una guerra e costringere l’Ucraina a fermare i bombardamenti e le provocazioni contro Donetsk e Lugansk.

Secondo le dichiarazioni di un certo numero di nostri colleghi, si può avere l’impressione che il riconoscimento della DPR e della LPR da parte della Russia sia stato fatto all’improvviso, senza alcuna ragione. Invece, non è affatto così. Bisogna ricordare che la DPR e la LPR hanno proclamato la loro indipendenza di fronte all’Ucraina nel 2014. Noi le riconosciamo solo ora, malgrado l’alto livello di sostegno affinché lo facessimo sia nelle repubbliche stesse che nella società russa, fin dall’inizio.

All’epoca, si sperava che il regime ucraino riconsiderasse la sua posizione e cessasse di parlare ai propri cittadini all’Est con il linguaggio dei cannoni, dei colpi, dei bombardamenti e delle minacce. A più riprese, abbiamo fermamente chiesto a Kiev di ascoltare le aspirazioni degli abitanti del Donbas e dei residenti russofoni del paese, di rispettare il loro desiderio legittimo di utilizzare la loro lingua materna [il russo] e di insegnare ai loro figli in questa lingua, e di onorare la memoria di coloro che hanno liberato la terra dai fascisti piuttosto che di coloro che hanno combattuto a fianco dei fascisti e che hanno partecipato all’assassinio di centinaia di migliaia di persone durante la seconda guerra mondiale.

Dopo che le avventure militari ucraine si sono scontrate con la determinazione degli abitanti di Donetsk e di Lugansk a difendere le loro terre, gli Accordi di Minsk sono stati firmati e un insieme di misure sono state adottate con lo scopo di metterli all’opera. C’era di nuovo una speranza di pace, una speranza che per le autorità di Maidan era ragionevole, avendo esaurito il loro desiderio di sommergere Donetsk e Lugansk nel sangue. L’elezione nel 2019 di un nuovo Presidente dell’Ucraina aveva suscitato una speranza particolarmente grande. Egli aveva promesso di stabilire finalmente la pace nel Donbas.

Tuttavia, coloro che speravano che le autorità ucraine adottassero un atteggiamento pacifico si sono purtroppo sbagliati. Kiev è tornata molto presto alla sua retorica bellicosa e a perseguire i bombardamenti dei civili, e ha egualmente fatto di tutto per sabotare e infine per distruggere gli Accordi di Minsk. Ancora più importante, sottolineiamo il rifiuto categorico da parte di Kiev di parlare direttamente con i rappresentanti di Donetsk e Lugansk, allorquando questa esigenza è un elemento centrale e strutturale dell’insieme delle misure”.

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L’ambasciatore russo alla Nazioni Unite Vasily Nebenzya

One Comment
    • Fakour90
    • 22 Febbraio 2022

    Ottima mossa quella russa. Non dimentichiamoci che l’Occidente ha usato questo pretesto per attaccare e fare a pezzi Paesi sovrani,con la scusa di difendere poi i civili da guerre scatenate dagli stessi occidentali. L’unica differenza è che la Russia sta effettivamente difendendo dei civili. L’esercito ucraino gli ha dato il pretesto buono. La Russia sta agendo per lo stesso motivo per cui la NATO ha fatto questo già altrove e per lo stesso motivo che ha nel difendere il territorio della Russia dalla proiezione militare occidentale. Come si comporterebbero gli Usa, se in Venezuela avessero armi nucleari? Eccessiva, invece, la Germania nel sospendere il progetto North Stream 2. Questo significa che l’Europa, incarnata da una potenziale potenza tedesca non ha alcun peso politico e decisionale. Ridicola, invece, è l’America di Biden che firma sul tavolo i documenti per impedire i rapporti commerciali con le piccole zone diventate indipendenti. Dispiace molto che Paesi come la Finlandia, da sempre valida alternativa ad una impostazione diretta della NATO, rischiano di essere inglobati in maniera diretta. L’Ucraina rischia di diventare come una nuova Polonia da spartire e con una nuova divisione dell’Europa in due parti. L’acquisto recente degli F35 da parte della Finlandia non è un buon segno,ma una scelta fin troppo politica, sembra, come dichiarato anche dalla Saab.

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